Milano - Attentato alla moschea
Un ordigno è stato fatto esplodere la scorsa notte, verso l'una e mezza, davanti all'ingresso laterale della moschea e centro culturale islamico di via Quaranta a Milano, in cui a suo tempo fu imam Abu Omar.
L'esplosione si è verificata in via Passo Pordoi, e ha danneggiato la vetrata dell'ingresso laterale. Secondo le prime informazioni, un rudimentale ordigno era stato collocato vicino alla porta a vetri.
Nel pomeriggio è arrivata una rivendicazione alla sede milanese de 'Il Giornale', diretto da Mario Giordano. La chiamata, durata una quindicina di secondi, è delle 17.30 ed è stata 'girata' dal centralino a Giuseppe De Bellis, responsabile della redazione delle Cronache Nazionali.
Una voce maschile, senza alcuna inflessione straniera, e quindi molto probabilmente di una persona italiana ha detto: “Rivendichiamo gli ordigni esplosi questa notte all'1.01 alla moschea di Via Quaranta”. L'uomo, come ha spiegato de Bellis, non ha aggiunto altro e non ha nominato alcuna sigla.
Polemico Abdel Hamid Shaari, portavoce dell' Istituto Culturale Islamico di viale Jenner, dove ha sede la più frequentata moschea di Milano: "Questo è il risultato di una campagna razzista e anti-islamica che a Milano e, non solo, va avanti da anni".
"Noi faremo di tutto per tenere i nervi saldi e non rispondere. Chiediamo, però, alle persone che cercano il dialogo e alle organizzazioni democratiche la solidarietà contro queste provocazioni continue alimentate solo dall'odio".
fonte: RaiNews24
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