Svizzera - Ministro di Pinochet a Lugano, ignoti devastano la sala

dai media

LUGANO - Dopo le minacce, le vie di fatto. A cinque giorni dallo spostamento della conferenza di José Piñera dal Canvetto luganese all'Hotel Pestalozzi, nel centro cittadino, sconosciuti - come conferma la Polizia cantonale in un comunicato - quest'oggi, venerdì 29 maggio, hanno "effettuato dei danneggiamenti all'interno della sala conferenze" che avrebbe dovuto ospitare l'ex ministro cileno di Augusto Pinochet.

Lo spostamento della conferenza, che avrebbe dovuto sviluppare il tema "Pensioni una riforma per sopravvivere", era stato deciso a causa delle minacce ricevute (via mail) da simpatizzanti dell'estrema sinistra. L'evento era stato organizzato dall'Associazione liberisti ticinesi. Anche Ignazio Cassis, consigliere nazionale PLRT, avrebbe dovuto essere presente in veste di relatore.
Sempre nel comunicato della Polizia cantonale, è specificato come "su un muro è stata eseguita una scritta con vernice nera, mentre mobili e suppellettili dell'albergo sono stati imbrattati con escrementi animali". Gli autori del gesto sono per ora sconosciuti, spetterà all'indagine stabilire l'esatta dinamica dei fatti.

La condanna dei comunisti

Il Partito comunista, con un comunicato, "condanna severamente quanto avvenuto all'Albergo Pestalozzi per mano di persone che usano mezzi assolutamente incivili". Oltre che distanziarsi da questi fatti, il partito rimarca inoltre che "simili azioni non fanno parte del modo di agire dei suoi militanti" e che queste ultime "gettano solo fango sulla sinistra". Senza sottacere, comunque, che i comunisti ticinesi continuano a denunciare "la banalizzazione che i liberisti fanno della dittatura di Pinochet rinnovando la propria solidarietà ai profughi cilieni e alle loro famiglie".

Vandalismi al Pestalozzi. I comunisti: 'Non siamo noi'
Annullata la conferenza dei Liberisti con José Piñera Echenique, che avrebbe dovuto tenersi all'Hotel Pestalozzi di Lugano (FOTO)

"E' incredibile - ci dice Rivo Cortonesi, uno dei promotori della serata organizzata dall'Associazione Liberisti Ticinesi - hanno rovesciato tavoli e sedie e hanno imbrattato la sala della conferenza con degli escrementi. Ora la sala è inutilizzabile. E a questo punto non possiamo fare altro che annullare la conferenza. Anche perché la gerente dell'albergo è sotto shock".

A poche ore dall'inizio della conferenza di José Piñera Echenique, ex ministro del dittatore cileno Augusto Pinochet, la sala dell'Hotel Pestalozzi di Lugano è stata attaccata da un gruppi di vandali. "Durante la giornata - precisa con una nota stampa la polizia cantonale - ignoti autori hanno effettuato dei danneggiamenti all’interno della sala conferenze di un albergo di Lugano. Su un muro è stata eseguita una scritta ("Piñera fascista", ndr.) con vernice nera, mentre mobili e suppellettili sono stati imbrattati con escrementi animali. Come detto gli autori del gesto sono sconosciuti: spetterà all’indagine stabilire l’esatta dinamica dei fatti".

L'attacco segue tutta una serie di polemiche legate all'arrivo in Ticino per una conferenza pubblica di un personaggio controverso come Echenique. Ma l'ex ministro cileno - ci dicono dall'albergo - alla fine all'Hotel Pestalozzi non c'ha nemmeno messo piede. "Sono amareggiato - aggiunge Cortonesi - ma spero davvero che in futuro, anche con questi ragazzi che si macchiano di certi fatti, si possa avere un dialogo civile".

Il partito comunista: 'Ci distanziamo dagli atti vandalici'

"Il Partito Comunista - si legge in una nota stampa inviata ai media - condanna severamente quanto avvenuto all’Albergo Pestalozzi per mano di persone che usano mezzi di comunicazione assolutamente incivili".

Ma non solo. Il Partito Comunista, "oltre che distanziarsi da questi fatti, comunica che simili azioni non fanno parte del modo di agire delle sue militanti e dei suoi militanti. Simili azioni hanno lo scopo di creare unicamente fango nei confronti della Sinistra e dei comunisti . Rende attenti gli organizzatori di questo fatto e li invita a non strumentalizzare politicamente contro gli antifascisti". Infine il Partito "continua a denunciare la banalizzazione che i liberisti fanno della dittatura di Pinochet e rinnova la propria solidarietà ai profughi cileni e alle loro famiglie. Sarà sempre attento a segnalare con determinazione alle istanze adeguate e con i mezzi opportuni le proprie convinzioni".

 

LUGANO
La sala ricoperta da escrementi animali, annullata la conferenza con il ministro di Pinochet
LUGANO - È stata annullata la prevista conferenza pubblica di questa sera all'albergo Pestalozzi, in cui avrebbe dovuto essere presente Jose Pinera Echenique, ex ministro del defunto dittatore cileno Augusto Pinochet. Gli organizzatori sono stati costretti ad annullare la serata a causa della sala messa fuori uso da alcuni ignoti che evidentemente non gradivano la presenza di Pinera a Lugano. La sala della conferenza è stata ricoperta di escrementi animali, e per eliminare l'odore nauseabondo saranno necesarie diverse ore.Come abbiamo riferito nel pomeriggio, un gruppo di sconosciuti si è introdotto nell'albergo devastando la sala. "Su un muro è stata eseguita una scritta con vernice nera, mentre mobili e suppellettili sono stati imbrattati con escrementi animali" riferisce la Polizia la quale aggiunge: "Gli autori del gesto sono sconosciuti". L'indagine di Polizia avrà il compito di stabilire l'esatta dinamica dei fatti e di risalire agli autori del gesto.

 

'I vandali erano bene organizzati'

Parla la direttrice dell'Hotel Pestalozzi, dopo gli atti di vandalismo di venerdì

Non nasconde il suo stupore e la sua amarezza Manuela Fadani, la direttrice dell’Hotel Pestalozzi di Lugano, teatro ieri di un episodio di vandalismo che ha preso di mira la sala delle conferenze. Proprio la sala dove la sera stessa l’Associazione Liberisti Ticinesi aveva in programma un incontro aperto al pubblico con Josè Piñera Echenique, ex ministro del dittatore cileno Augusto Pinochet. La sala è subito stata ripristinata, ma l’incontro è stato annullato.

“Verso le 14 sono salita per installare gli ultimi mezzi tecnici per la conferenza”, ci racconta la direttrice dell’albergo, “e ho subito visto che le tapparelle erano abbassate. Il che mi è sembrato strano”. Poi quell’odore particolare, indecifrabile.

“Ho acceso la luce”, prosegue il racconto, “e la prima cosa che ho visto è stata la scritta sullo schermo”. Quella scritta fatta con vernice nera: “Piñera fascista”.

“Mi sono guardata in giro e ho visto escrementi e prodotti non ben definibili sui tavoli, sui pavimenti, lanciati contro le tende e i muri”, prosegue la signora Fadani, che prima della scoperta non aveva notato persone o movimenti sospetti. “Quello di ieri era per l’hotel un pomeriggio molto movimentato, con un grande viavai di gente, con vari imprevisti”. Per la direttrice del Pestalozzi, l’operazione era stata ben studiata, scegliendo il momento adatto.

“In oltre 80 anni di esistenza dell’Hotel, una cosa del genere non ci era mai capitata. L’albergo ha sempre manifestato una neutralità assoluta, per tutti e per tutto. Non ci siamo mai mischiati alla politica”, conclude Manuela Fadani. “Una cosa del genere non ce l’aspettavamo assolutamente”.

Dom, 31/05/2009 – 14:31
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