Non è vero Mauro!
Tu hai ragione ad essere determinato nella tua lotta che è la lotta non solo tua ma di tutti coloro che sono emarginati , rimossi e relegati in questa società infame.
Io non oso chiederti di smettere, mi sembrerebbe di tradirti.
Però non è vero Mauro che un compagno conta solo se ha la forza di prendere un fucile.
Un compagno conta sopratutto per il futuro di salvezza e di riscatto che" indica" secondo le sue possibilità, le sue forze, le sue capacità, le sue passioni.
Un compagno vale per il dono che fa di se e per il futuro di liberazione per l'umanità a cui aspira.
Prendere un fucile è più facile, più semplice di fare quello che fai tu e tanti altri compagni, Mauro.
Gli ideali non muoiono con i nostri corpi materiali, gli ideali continuano a vivere nel corpo collettivo che è la classe.
E quando alla fine della nostra vita terrena i compagni vengono a deporre fiori sulla nostra tomba e a coprire con un drappo rosso la nostra bara, questo vuol dire che noi siamo vivi nel loro ricordo che continuano il nostro percorso.
Questo nelle nostre vite travagliate è il nostro valore, il vero reale valore.
LA LOTTA CONTINUA
ti abbraccio
a pugno chiuso
vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org
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