Prigioniere | Germania - Aggiornamento sul processo per rapina ad Aachen contro compagna anarchica estradata dai Paesi Bassi

Riceviamo e diffondiamo:

Aggiornamento sul processo ad Aachen contro la compagna accusata di rapina

Primo giorno di processo:
Il 4 novembre si è svolta la prima seduta nel  processo contro la compagna anarchica di Amsterdam arrestata, accusata di una rapina ad una banca ad Aachen nel 2013.
Nonostante la presenza presso il tribunale di una buona quantità di sbirri di diverse unità ed uniformi (reparti antisommossa nel cortile ed all'interno dell'edificio, controlli di documenti per tuttx coloro che hanno presenziato al processo e controlli polizieschi alle persone in strada) una trentina di compagnx ed amicx solidali erano presenti. All'esterno dell'edificio è stato appeso uno striscione in sostegno della liberazione incondizionata della compagna.
La seduta è durata nemmeno un'ora, semplicemente per sbrigare le formalità: la lettura delle accuse e la stesura del calendario delle udienze processuali. La prossima udienza si terrà il 17 Novembre alle 10:30.  Ricordiamo che per coloro che volessero presenziare il puntello è entro le 9:45, considerate le tempistiche dei controlli per accedere al tribunale.




Solidarietà con le anarchiche accusate di rapina.

La storia inizia in un caldo giorno dell'estate del 2015, quando una compagna viene arrestata al confine tra Grecia e Bulgaria, in seguito ad un mandato emesso dalla procura di Aachen (Germania) per un'accusa nei suoi confronti di rapina ai danni di una banca avvenuta nel 2013. Dopo 5 mesi di detenzione la compagna viene rilasciata, con le accuse cadute e senza nessuna condizione per il rilascio. Il pm, molto indispettito, avvia di conseguenza un ricorso alla corte suprema, la quale da seguito con un processo che ha avuto inizio il 4 novembre 2016.
Lo stesso procuratore ha arrestato altrx due anarchicx barcellonesi per una rapina avvenuta alla Pax Bank nel 2014.
Per quanto questi siano due casi separati, siamo solidali con questix tre anarchicx che non hanno piegato la loro dignità, la loro etica e le loro idee all'ondata repressiva. Non è importante per noi sapere se sono o meno colpevoli, questa è una logica binaria usata dal sistema legale per imporre le proprie leggi che mirano a determinare una vita fatta di lavoro, alienazione, obbedienza e rassegnazione.
Non ci sono paramentri legali o limiti strategici per gli/le anarchicx nel basare le loro espressioni di solidarietà nei confronti di compagnx colpitx dalla repressione. Questi non sono i metri nè i principi che ci muovono. Per contro, la solidarietà è parte integrale delle nostre lotte, la quale risponde al bisogno di rimanere al fianco di amicx ed affini che affrontano le raffiche dello Stato, senza scendere a compromessi nella loro sete di libertà e ribellione contro un mondo basato sullo sfruttamento e sull'autorità. [...]
Seguiranno aggiornamenti sulla situazione legale, testi di analisi sulla repressione e il carcere, corrispondenze e azioni in solidarietà con i/le compagnx implicatx e contro il sistema-carcere.
Toccano unx di noi, toccano tuttx noi. Fino a che non saremo tuttx liberx!

Mer, 23/11/2016 – 12:01
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione