Prigionieri - Dispositivi di sicurezza e il processo a Nicola e Alfredo
Apprendiamo dalle veline pubblicate sui quotidiani locali che diverse attenzioni repressive e precauzionali si stanno attivando come corollario alla prigionia e al processo a carico di Nicola e Alfredo, sotto inchiesta e incarcerati per il ferimento dell'AD di Ansaldo Nucleare.
In seguito ad alcune riflessioni e critiche di Nicola sulle pratiche di lotta alla società carceraria, scritti che i carcerieri cercarono di censurare al fine di evitarne la diffusione, scopriamo che oltre alla denuncia del compagno anarchico per "istigazione a delinquere e a compiere atti di terrorismo", i vertici di diverse strutture detentive sarebbero stati posti sotto scorta, oltre all'incremento della sorveglianza intorno alle stesse carceri [1].
Per quanto concerne il processo, il procuratore aggiunto Nicola Piacente e il sostituto Silvio Franz, i magistrati che hanno coordinato le indagini e richiesto le condanne a 12 e 10 anni per Alfredo e Nicola, sarebbero posti sotto tutela per salvaguardarne l'incolumità [2].
[1] fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/09/29/AQ91cbX-minacce_anarchiche_allarme.shtml
[2] fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/11/02/AQ1vGKq-scorta_processo_anarchici.shtml
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