Sempre in fuga per la libertà
Due di noi sono tornati in libertà.
Dopo due anni e quattro mesi di prigionia sono stati scarcerati dal lager di Alessandria per scadenza termini nonostante la condanna a quattro anni per rapina.
Gli altri indagati per associazione sovversiva sono stati prosciolti in udienza preliminare.
Due di noi sono di nuovo in "prima linea", di nuovo tra i compagni, di nuovo contro questo intollerabile esistente.
E' superfluo rimarcare quanto la loro presenza sia preziosa per noi e quanto la loro assenza abbia pesato in qesti anni.
Questo momento atteso da troppo non è da intendersi come qualcosa che chiude il conto con il nemico, tuttaltro. Nulla da festeggiare, nessuna vittoria si ottiene in un' aula di tribunale.
Il nostro pensiero oggi è rivolto necessariamente a Leo ancora lontano da noi, in fuga per la libertà, rinviato a giudizio per rapina (la prima data del processo si terrà il 5 marzo). E va anche a tutti gli altri compagni e compagne rinchiusi/e che tuttora pagano con la galera la coerenza del pensiero rivoluzionario, la voglia di lottare concretamente contro questa società.
Noi siamo con Leo , con questi compagni che quotidianamente affrontano a testa alta le difficoltà di un percorso rivoluzionario e sono anche un esempio per tutti che ricorda ai compagni che ribellarsi, seguire i propri sogni di libertà vuol dire necessariamente affrontare la controparte in galera, in strada, ovunque.
SOLIDARIETA' A LEO
LIBERTA' PER SERGIO E ALESSANDRO
LIBERTA' PER ALFREDO E CHRISTOS
Anarchici e anarchiche di via del cuore
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