Solidarietà agli arrestati del 10 giugno
Il 10 giugno i cani da guardia dello stato e dei padroni, su mandato della procura di Roma, perquisiscono decine di persone indagandone 20 per banda armata.
5 di loro vengono arrestate, 4 delle quali attualmente imprigionate nel carcere di Rebibbia e una agli arresti domiciliari.
Nel contempo, sciacalli di mestiere, armati di tastiere, telecamere, microfoni e macchine fotografiche hanno compiuto il loro sporco lavoro, quello di costruire ad arte i personaggi e storie utili solo ad ingrassare il mercato dell'informazione e a puntellare e legittimare l'azione repressiva.
Con due degli arrestati, Massimo e Giancarlo, abbiamo condiviso discussioni e momenti di lotta, grasse mangiate e pratiche di mutuo soccorso, sempre uniti dal disgusto che proviamo verso l'impero della merce e dalla passione per la libertà.
Per noi tutto rimane chiaro e immutabile.
Il solo terrorista è chi bombarda i popoli, massacra,sfrutta, imprigiona, tortura e ferisce a morte il pianeta per profitto e potere.
Sosterremo i compagni colpiti e cercheremo di impedirne l'isolamento nell'attesa di riabbracciarli.
Al più presto invieremo i riferimenti necessari per chi volesse supportarli economicamente.
Solidarietà agli arrestati.
Per la demolizione di ogni galera e del mondo che ne ha bisogno.
Tifiamo rivolta.
Alcuni anarchici dell'Appennino Ligure
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