Spagna - FAI-FRI rivendica azioni con lettera al quotidiano genovese Secolo XIX

fonte: Secolo XIX

Un messaggio siglato Federazione Anarchica Informale (Fai Fri) è arrivato questa mattina per posta alla redazione genovese del Secolo XIX. Nella lettera si fa riferimento agli anarchici che in questo momento si trovano in carcere in Italia, alla “repressione” della magistratura italiana, e si annuncia l’unione alla galassia Fai Fri del gruppo Neomaquis Caotico, una sigla che richiama i gruppi di uomini armati della resistenza francese, detti appunto “maquis” (letteralmente macchia).

Un gruppo di cui si trova traccia in rete che nell’aprile del 2005 firmò la decapitazione della statua di un generale franchista a Saragozza, José Millán Astray. Come mittente viene indicata la sede spagnola di un’azienda nata in Italia, la Lombardini (www.lombardinigroup.it). Sembra che lettere simili siano state recentemente recapitate a un quotidiano dell’Aquila.

La polizia scientifica ha sequestrato il documento che sarà analizzato dall’antiterorrismo della questura. Ecco la traduzione: Non sappiamo né ci interessa sapere quanto colpevoli o innocenti siano i compagni detenuti nel corso degli ultimi mesi dallo stato italiano.

Quello che sappiamo è che sono le facce conosciute e l’incarnazione dell’ala rivoluzionaria del movimento anarchista e per quello stanno pagando. Ciò nonostante siamo coscienti di quanto è piacevole per i magistrati italiani e i loro sbirri apparire sotto i riflettori. Anche se in tante occasioni persino i giudici hanno minimizzato i loro trionfi, fa poca differenza nel mezzo di questa ubriacatura mediatica. Ci uniamo a quelli che nel mondo non lasciano passare questa offensiva repressiva con indifferenza.

Saluti fraterni a coloro che nel mondo vogliono farla finita col sistema delle classi e altre ingiustizie collegate. Allontanati da quei cittadini benpensanti che “lottano” sotto la bandiera dei diritti e della mistificazione dei governanti al servizio dei sudditi di un capitale umanizzato . Saluti fraterni a quelli che dopo anni, lustri, decenni di presidio continuano a mantenere la loro dignità rivoluzionaria. Neomaquis caotico Barcelona, Gasteiz, Madrid, Valencia Fai - Fri




Segue la traduzione di estratti da un articolo del quotidiano spagnolo La Vanguardia:

I Mossos investigano sull'anarchismo italiano per l'invio di pacchetti bomba

Un studio di commercialista ed una banca italiani sono stati l'obiettivo del collettivo FAI-FRI | La polizia vigile del "serio rischio" delle azioni di anarchici italiani e greci in Catalunya

L'anarchismo italiano violento resta presente e molto attivo in Catalunya. I Mossos d'Esquadra investigano il recente invio di vari pacchi bomba a due imprese radicate in Catalunya - uno studio di commercialista situato nel viale Generale Mitre e la Banca Mediolanum della Diagonale - e un'impresa con sede a Valencia, tutte con proprietà o connessioni italiane. La polizia della Generalitat, che lavora in collaborazione stretta con altri corpi di sicurezza, ha accumulato numerosi indizi e dati che indicano che gli autori di questi atti terroristici sono legati al gruppo FAI-FRI (Federazione Anarchica Informale), un gruppo di anarchici di italiani che hanno realizzato diverse azioni e attentati in Cile, Messico, Italia, Argentina e Grecia, e che hanno iniziato una campagna in Spagna contro gli interessi del loro paese.

Mesi fa, la polizia nazionale diede l'allarme dell'infiltrazione di questi gruppi violenti italiani e greci - rappresentanti di quello chiamato “anarchismo insurrezzionalista„ - in movimenti sociali come quello di quelli indignati, nelle proteste dei minatori asturiani o in piattaforme sociali create contro la riforma di lavoro e le espulsioni. Il loro obiettivo, indicano le fonti poliziesche, è di radicalizzare ed organizzare le azioni, reclutare nuovi attivisti ed aumentare la notorietà mediatica e l'attività di proselitismo.
Barcellona è precisamente uno dei punti dove sono radicati questi gruppetti anarchici, molto presenti nei gruppi antisistema e nella rete di case squatter.  [...] Nelle indagini dei Mossos sulle recenti spedizioni di pacco bomba ad imprese con interessi italiani a Barcellona e Valenza - dove l'ordigno non era reale ma simulato, si è individuato che questi sono stati inviati inizialmente da Sant Cugat delle Clôtures ed erano elaborati con materiali molto simili.

Tuttavia, la polizia non afferma per il momento che quest'organizzazione abbia inviato i  pacchetti bombe a Madrid e a Siviglia, come pure il legame di questi gruppi con “il crimine organizzato„
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La spedizione di una lettera al giornale genovese Secolo XIX, che rivendica alcune azioni condotte a termine a Barcellona, Saragoza e Valenza, ha finito per confermare alla polizia autonomo l'implicazione di anarchici italiani [...].

Ven, 27/09/2013 – 19:23
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