Spagna | Repressione - Cassa di solidarietà e aggiornamenti sull'Op. Pandora
In attesa di maggiori dettagli e indirizzi dei prigionieri, apprendiamo che sette degli undici arrestati nel corso dell'operazione anti-anarchica denominata Pandora, sono stati trasferiti in carcere.
CASSA DI SOLIDARIETA' PER SOSTENERE COMPAGNI E COMPAGNE ARRESTATI A BARCELLONA E MADRID:
ES68 3025 0001 19 1433523907 (Caixa d'Enginyers)
Per maggiori info: solidaridadylucha@riseup.net
Riceviamo e diffondiamo:
Operazione dell’Audiencia Nacional spagnola e i Mossos d’Esquadra contro il movimento libertario.
Oggi la polizia ha arrestato undici persone, alcune nei loro domicili. Continuano le perquisizioni .Secondo fonti giudiziarie i Mossos hanno previsto transferire le persone detenute a Madrid ( procedura standard per gli accusati di terrorismo) in tempi molto rapidi.
In questo contesto, durante la mattinata, una cinquantina di persone ha bloccato per mezz’ora la circonvallazione di Barcelona, in una azione spontanea in solidarietà con la casa occupata, finché gli agenti antisommossa li hanno dispersi pochi minuti dopo le otto. Più tardi il gruppo di solidari si ha spostato a una piazza vicina dove si é stato lanciato un concentramento. Dal esterno di la casa, situata nel quartiere Salut della zona di Gràcia, si sono potuto sentire diversi petardi e si potevano vedere le luci delle torce degli sbirri che perquisivano la casa.
Gli antisommossa imbracciabano fucili a pallottole Foam e identificavano tutti i giornalisti che s’avvicinavano a seguire gli eventi.
Secondo assalto a Kasa de la Muntanya
Non è la prima volta che un corpo poliesco accede all’interno di Kasa de la Muntanya. Il 18 luglio 2001, l’allora prefetto di Barcellona, , Júlia Garcia Valdecasas, ordinava lo sgombero dell’edificio e inviava i reparti antisommossa della PoliciaNacional. Valdecasas lo giustificò dichiarando che gli abitanti di Kasa de la Muntanya stavano aggredendo gli agenti impegnati nello sgombero dell’adiacente Can Nyoki. Quell’operazione è finita nel nulla, il: il giudice di guardia ordinò la ritirata degli agenti, considerando che si trattava di uno sgombero illegale. A posteriori, il giudice di guardia mise sotto inchiesta il comandante dei reparti antisommossa di Barcellona, Silverio Blanco, accusandolo di sgombero illegale e furto. La causa finì archiviata.
Seguiranno aggiornamenti
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