Sull'incontro antispecista "Azioni e Parole"

Perché un incontro fra antispecisti? Perché è nostra convinzione che sia necessario confrontarsi, in modo approfondito e beneficiando di una comunicazione diretta, sul termineantispecismo, in quanto evoluzione del concetto di animalismo. La storiografia del movimento per la difesa degli animali illustra una successione di fasi che appaiono una come la continuazione dell’altra, quando a ben vedere contengono aspetti tra loro contrastanti. Si è assistito nel tempo da parte degli attivisti ad un arroccamento su posizioni da difendere, quasi si trattasse di aver a cuore interessi personali, piuttosto che ad una disponibilità collettiva a indirizzare le istanze verso l’ampliamento della consapevolezza delle idee, dei problemie delle difficoltà. Riassumendo brevemente questo excursus, che ha avuto attuazione pressoché internazionale, dal semplice sentimento zoofilo è nato un atteggiamento pragmatico di tipo protezionistico.

L’aspettativa di veder riconosciuti i diritti degli animali all’interno degli impianti legislativi, ha rivelato una profonda inconsistenza, a causa della sua natura conforme al sistema dominante; l’effettiva origine dello sfruttamento pone le sue radici nel ricorso alla gerarchia, che è figlia della domesticazione e mai strumento per porvi rimedio. E’ così che rivendicazioni di stampo liberazionista hanno aperto un varco di critica radicale alla società in cui ci troviamo a vivere, da animali umani insieme ad animali non umani. La lotta per la liberazione animale è apparsa così meno isolata dal contesto generale, sapendo porre le basi per non percepire sé stessa come una causa singola.

Paradossalmente, mentre il concetto di animalismo trovava lo sviluppo utile a ridefinire sé stesso, aumentava l’identificazione da parte dei suoi osservatori esterni nelle modalità con le quali si era fallacemente generato. Di fronte all’equivoco che presentava il rischio di veder confuse e ridimensionate rivendicazioni di carattere rivoluzionario, alla luce della strenua opposizione al paradigma antropocentrico, è emersa l'esigenza di utilizzare e discutere il termine antispecismo nell'ambito di una teoria e prassi radicali.

Sono in corso d’opera lavori di analisi e caratterizzazione, che intendono costruire una piattaforma teorica rigorosa che funga da stimolo e riferimento tanto nelle parole quanto nelle azioni. Un riferimento che non vuole essere intellettualmente fine a se stesso, bensì culturalmente funzionale al conseguimento di un cambiamento reale. Con questo incontro confidiamo di poter stabilire insieme un solido e proficuo ponte di comunicazione e collaborazione tra la teoria e la pratica che, ad oggi, ci appaiono poco sintonizzate reciprocamente, alle prese con andamenti delle volte a sincronici e autoreferenziali. Desideriamo creare una stretta connessione consequenziale tra il cosiddetto antispecismo di tipo pratico che, nella prospettiva di un significativo incremento, consentirebbe di rompere gli schemi imposti dalla società specista, e una teoria antispecista fiorente che s'impegna ad analizzare origini, modalità e finalità dello specismo, effettuando quei collegamenti concettuali indispensabili per rinforzare l'opposizione all'ideologia e alla discriminazione che accompagnano e generano lo sfruttamento degli animali, umani e non umani. La ricerca di uno sviluppo in questo senso prevede l'assunzione di una consapevolezza politica collettiva, oltre che morale e individuale nelle idee e nelle azioni della quotidianità, per tanto auspichiamo la nascita di un ambito di cooperazione allargata in cui realizzare un'identità di movimento e perseguire progetti di intervento. Per costituire un movimento antispecista unitario, nel rispetto delle diversità e delle prerogative dei singoli gruppi e individualità, dobbiamo persuaderci della necessità di creare strutture che non dipendanodai personalismi o dalle peculiarità di assembramenti ridotti; unirci in organismi rappresentativi della totalità e complessità della situazione in cui versa il cosiddetto animalismo radicale; istituire momenti di incontro periodico in cui prendere decisioni e dotarci di un metodo organizzativo che, per quanto orizzontale e rivolto al coinvolgimento dal basso, consenta di avanzare nella direzione dell'affermazione incrementale dei principi antispecisti.

Possiamo convergere su principi condivisi stilando fin da ora un manifesto antispecista d'intenti che presupponga nuovi sviluppi e applicazioni. Questa prima 'quattro giorni' vuole fungere da apri pista di una tale nuova collaborazione, che, una volta compresa e scelta, può cominciare a concretizzarsi. Proporremo di aderire a successivi incontri, da stabilire insieme nelle sedi e nelle modalità; confidiamo di influenzare positivamente il movimento antispecista che al momento, più che variegato, è problematicamente disgregato. Cooperazione tra attivismo teorico e pratico, AZIONI E PAROLE, in reciproca relazione: il fine è esplicitato; ora non resta che riconoscerci, metterci nelle condizioni di interagire ed evolvere insieme verso l'agognato traguardo di trasformazione della società specista che violenta, affama, sfrutta, tortura, inquina, distrugge, uccide.

24 aprile

25 aprile

26 aprile

27 aprile

per ulteriori informazioni:

info line 331-5987078

per conoscere il programma, richiedere le locandine, per avere i codici del banner della 4 giorni, contatti ed informazioni: azionieparole08@libero.it

invitiamo tutti gli interessati a partecipare e a far circolare, nelle mailing lists e attraverso i passa-parola, la notizia dell'incontro

per commenti e suggerimenti visita il sito http://antispecismo.wordpress.com/incontri-antispecisti/

***Laboratorio Antispecista***
via De predis 9 20155 Milano
Mail: laboratorioantispecista@yahoo.it
Infoline: 340-6368139

Gio, 10/04/2008 – 09:57
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