Torino - Sicurezza Partecipativa: la città diventa smart, la sorveglianza diventa social

Riceviamo e diffondiamo:

Sicurezza Integrata, Videosorveglianza e Mondo Social

"Le tecnologie hanno modificato il nostro quotidiano, le nostre abitudini ed il nostro rapporto con lo spazio. Sono cambiati il modo in cui comunichiamo, ci muoviamo e l'attenzione che rivolgiamo a quanto accade intorno e a noi stessi, anche grazie all'attitudine alla condivisione
attraverso i social network.
Nel Living Lab, pubblico e privato, territorio fisico e spazio digitale, possono congiungersi e diventare territorio comune. Da guardare e salvaguardare. Il progetto ParSec, presentato e selezionato all'interno del Torino Living Lab sul quartiere Campidoglio, estenderà il territorio alla sfera digitale, per creare nuove relazioni in termini di tutela e protezione."



_PARSEC–PARTICIPATORY SECURITY_


A Torino si gioca, si gioca da tempo e sempre di più. Si gioca con la la vita di chiunque, gioca la questura, giocano le istituzioni, l'università, le start-up, le spin-off e chi più ne ha, più ne metta. Giocano tuttx. Si riaprirà anche lo zoo, ops! fattoria didattica e bioparco e, a qualche isolato di distanza, a breve, verrà anche inaugurato un avveniristico stabulario nel nuovo super complesso di
medicina traslazionale.

Ma appunto, si gioca con tutto e tuttx, non facciamo distinzioni.

E il bello, quanto tragico o forse tragi-comico, viene quando a partecipare al gioco contribuisce entusiasta la cittadinanza, con la sua superficialità cittadinista e la bramosia di esser coinvolta, senza neanche far caso alle regole, nell'illusione perenne di quella democrazia partecipata.

Ma d'altronde, con una nuova prima cittadina che vorrà estendere il potere decisionale al popolo urbano tutto attraverso facebook, cosa chiedere di più?

Stendendo veli pietosi sul niente di nuovo, anzi, il sempre peggio, qualcunx di noi resta comunque, ancora e sempre, basitix e incazzatx perchè non c'è limite al baratro.

In questi giorni, tra gli altri giochi, si respira nuovamente aria "smart".

Sulla scia e eredità lasciata dalla giunta PD e accolta, senza batter di ciglio, anzi!, dalla nuova giunta, nonché da associazioni "eco" locali, nel borgo Campidoglio, in quel centro città che non è più tanto centro ma nemmeno periferia, in quell'angolo che pare un micro paesino timidamente quasi nascosto al resto dell'insediamento urbano, si gioca alla smart-city. E Torino Living Lab [1] prende forma, giorno dopo giorno. Una sfilata di progetti a concorso dietro i quali si mescola il capitalismo sfrenato con arte, tecnologia, innovazione, progresso e soprattutto...sostenibilità, senza dimenticare la sicurezza e l'immancabile tocco green.

Poco importa se dietro e dentro gli smart-orti, tanto per fare un esempio, la terra usata è ricca di brevetti bio-tech e c'è chi, collaborando con il fior fior israeliano della tecnologia applicata alla colonizzazione, si sta facendo strada anche in Brasile con la prima smart-city a tutto tondo, poco importa se ogni mossa, ogni scelta sarà oggetto di studio e/o osservazione sarà veicolata attraverso apps, sensori e telecamere. Trentatrè progetti che si amalgamano e giocano a confondere, specie chi non vuol vedere oltre, nella speranza, magari, che questo esperimento sia reclamato a furor di popolo e replicato in ogni quartiere, in ogni dove.

Un gran bel gioco, ma a qualcunx questo gioco non piace e, alternati ai murales sulle case del vecchio borgo operaio che danno ormai quella fasulla e posticcia immagine di luogo un po' anomalo, si son visti comparire volantini qua e la'...

Links:
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[1] http://torinolivinglab.it/


Mer, 10/08/2016 – 09:21
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