Trento - "Forza Nuova a Trento? Non crediamo proprio"

Riceviamo e diffondiamo:

Forza Nuova a Trento? Non crediamo proprio

Venerdì pomeriggio abbiamo saputo che l’indomani ci sarebbe stata una marcia di Forza Nuova a Trento. La cosa ci ha un po’ sorpreso perché in tutta la regione tale organizzazione neofascista non ha mai svolto alcuna attività (fosse pure qualche scritta o qualche manifesto). Da una ricerca in internet abbiamo capito che lo scopo della “marcia” era proprio questo: annunciare la nascita di un “nucleo” forzanovista nell’unica regione in cui le merde di Fiore non hanno sedi né “nidi”.
Il pretesto dichiarato era reagire – con mesi di ritardo… – ad alcuni scontri che avevano coinvolto degli immigrati in Piazza Dante. Il luogo del concentramento era una piazza periferica, ma l’intento sembrava quello di raggiungere proprio Piazza Dante. La zona attorno al concentramento è stata militarizzata (oltre a varie pattuglie, mobilitati una decina di camionette e persino un elicottero dei carabinieri). In una trentina di compagne e compagni abbiamo deciso di aspettare i fascisti in Piazza Dante e intanto spiegare ai presenti – soprattutto immigrati – chi sono e cosa vogliono questi servi dei padroni.
Per evitare problemi, i fascisti sono stati fatti sfilare in tondo nella piazza periferica senza che si avvicinassero al centro (circondati, oltre che dalla polizia, dalle numerose scritte contro di loro). Erano in 68, camicia bianca d’ordinanza, di cui sessanta giunti da Veneto e Lombardia. (Scommettiamo che il “nucleo” trentino avrà qualche problema ad organizzare le proprie attività…).
Giunta la notizia che alcuni fascisti sarebbero partiti in treno, compagne e compagni (ai quali nel frattempo si erano aggiunti alcuni solidali) si sono diretti verso la stazione. La celere si è schierata dentro e fuori, mentre un gruppo di sbirri faceva entrare i fascisti da un’entrata secondaria e li scortava fin sopra il treno. Non c’è che dire: una bella marcia! Partiti i fascisti, i compagni se ne sono andati in corteo. Per poi raggiungere il carcere di Spini di Gardolo, dove è stato organizzato un presidio di solidarietà con il nostro amico e compagno Rasta e con tutti i detenuti.
A quelli che sono scesi in strada con noi va tutto il nostro plauso. È stata una scelta coraggiosa, perché in tali giornate non si sa mai come va a finire (tre anni fa, a Rovereto, il tentativo di impedire un corteo di Fiamma Tricolore era costato una carica, diversi feriti e qualche arresto – ma ha fatto anche sì che nessun altro corteo fascista si sia ripetuto in città). All’antifascismo istituzionale va invece il nostro disprezzo di sempre. Così come ai giornalisti che hanno cercato di far passare per dei bravi ragazzi dei fascisti che parlano apertamente di “diritto di sangue” per vivere in Italia. Che dire, infine, di chi, sapendo che Forza Nuova vuole scendere in strada, si limita a “proteggere” il proprio centro sociale? Niente. A ciascuno il suo.
Il ruolo dei fascisti, soprattutto di questi tempi, non va trascurato. Valga per tutti l’esempio della vera e propria sovrapposizione in atto in Grecia tra sbirri e Alba Dorata. Se non vogliamo perdere molto più tempo ed energie domani – sottratti alla ben più necessaria lotta contro Stato e capitale –, contrastiamo la presenza fascista oggi, metro per metro.

anarchiche e anarchici di Trento e Rovereto         

Mar, 07/05/2013 – 20:59
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