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Dopo KEEP CALM AND FIGHT JOBSACT, proseguono gli Aperitivi Succosi a cura di SUC, San Precario e Rete Redattori Precari, con un nuovo incontro-dibattito a tema #PartitaIva.
Ci vediamo mercoledì 18 marzo alle 19 per l’aperitivo.
Alle 20 apriamo le danze col commercialista!
@ Piano Terra, via Confalonieri 3, Milano
#freelance #coworking #rerepre #precari #Jobsact #gestioneseparata
Breve aggiornamento su un’identità in via di definizione e nuovi compagni di ventura
Dopo l’incontro di Venezia del 25 Ottobre 2014, che aveva sancito l’inizio di un nuovo anno di attività della Rete Nazionale degli Operatori Sociali, i lavori non si sono mai fermati nelle tante realtà locali di cui è animata la rete.
Torino, Napoli, Milano, Monza, Bologna, Venezia, Genova hanno continuato in questi mesi a dar vita ad una serie di iniziative tra cui una campagna per il riconoscimento della professionalità dell’educatore senza titolo a Bologna e a Milano la pubblicazione del libro “La Rivolta del Riso”. Le frontiere del lavoro nelle imprese sociali tra pratiche di controllo e conflitti biopolitici. (Sensibili alle foglie).
Ma il 28 febbraio 2015 c’è stato un inatteso e frizzante appuntamento ad Ancona: la sala Anpi di via Palestro era gremita di lavoratori e lavoratrici. Un grande risultato per la prima assemblea pubblica della neonata “Rete Diritti Operatori/trici Sociali” di Ancona che, insieme agli “Educattivi” di Rimini, sono entrati con entusiasmo nella Rete Nazionale. In questa occasione i diversi interventi hanno ribadito con forza la necessità di uscire dalla solitudine e la ricerca di un’identità collettiva che sia in grado di tornare a riaffermare e difendere i propri diritti. Alcune proposte concrete sono state messe sul piatto: una campagna per il riconoscimento della professionalità che vada oltre il titolo di studio, la creazione di un “manualetto di autodifesa”, una battaglia per il riconoscimento del lavoro estivo, l’unificazione dei diversi contratti che regolano il mondo del sociale, la diffusione della Piattaforma Nazionale della Rete…
Insomma un incontro molto positivo che rilancia il percorso su scala nazionale e che si arricchisce di nuovi compagni di strada. Avanti tutta!
Link alla petizione regionale dell’Emilia
Link alla Piattaforma Nazionale
Ancona – Report dell’assemblea operatori/trici Sociali
Il Jobs Act è sulla bocca di tutti da mesi, ma in pochi hanno capito davvero cosa sia. Il governo ha presentato diversi provvedimenti, ma nel caos di annunci e smentite non è facile vederci chiaro… Quali saranno i nuovi contratti? quali diritti e tutele? che cosa cambia per le p.iva? E soprattutto: come ci si può difendere ai tempi del Jobs Act?
Il punto San Precario e Spazio Ufficio Condiviso vi invitano a Piano Terra per parlarne insieme, con l’aiuto di due addetti ai lavori:
Massimo Laratro, avvocato, e Andrea Annoni, commercialista.
Mercoledì 25 febbraio @ Piano Terra, via Confalonieri 3, Milano
Aperitivo dalle 19, incontro ore 20
thx Quaderni di San Precario – di Andrea Fumagalli
Non passa giorno che il nuovo governo Renzi, forte del 40% ottenuto alle elezioni europee, non emani una declamatoria in nome della semplificazione e delle riforme (Costituzione, Giustizia, Tasse, Legge elettorale, ecc.). Finora alle parole non sono seguiti i fatti. Con un’eccezione significativa: il mercato del lavoro. In questo campo, l’attivismo del governo – bisogna riconoscerlo – è stato particolarmente vivace e la trasformazione del decreto Poletti in legge, come prima parte del Jobs Act, ne è la testimonianza. E’ quindi necessario analizzare dove questo attivismo vada a parare. E il quadro che si prospetta non promette nulla di buono per i precarie e le precarie (siano essi/e occupati/e in modo stabile, in modo atipico o disoccupati/e). Nulla di nuovo sotto il sole, anzi d’antico….
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L’attacco questa volta non viene dalla Magistratura e nemmeno dai Comitati contro le Vie d’acqua, ma dai lavoratori del Comune, l’ente coinvolto più di ogni altro in Expo spa.
Critiche clamorose, se si consideri il ruolo di preminenza di palazzo Marino in Expo spa, si levano da tutte le rappresentanze sindacali che in una partecipate assemblea dello scorso 4 luglio hanno votato una mozione che denuncia le ricadute finora negative dell’esposizione universale sia sulla cittadinanza, che sui dipendenti comunali, precari compresi.
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