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Cortona, Viareggio, Massa 23/05/2003
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Dalla provincia con furore!

In questi giorni in Toscana sono stati liberati tre spazi: uno a Cortona-Camucia , un piccolo comune di 20000 abitanti vicino al confine umbro, roccaforte dell'eco-turismo, l'altro a Viareggio, esclusiva meta turistica della ricca Versilia ed il terzo a Massa.
Finalmente anche nel cuore della provincia Toscana si aprono centri autogestiti sottratti alla speculazione o al totale abbandono. Anche dove le dinamiche sociali non offrono grandi possibilità di espressione, qualcosa si muove. Luoghi mete di villeggiatura dove gli abitanti si vedono sempre più spesso rubare spazi pubblici da destinare al consumo turistico. A farne le spese sono soprattutto giovani che rinchiusi tra costosi pub e discoteche alla moda sono spesso costretti ad andarsene, in cerca della "libertà", nella grande città.

aggiornamenti:
Viareggio: [1] [2] [3] [4] [5] [6] | Foto
Cortona: [1] [2] [3][4] |Foto[1] [2]

Non solo dalla piccola provincia il movimento toscano torna ad occupare. A Pisa nasce un nuovo centro socilae [1]

Forum donne a Firenze 16/05/2003
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Donne verso il Forum Sociale Europeo

Il 17-18 maggio si svolge a Firenze un'assemblea-seminario di reti, associazioni, strutture, collettivi femministi e singole donne, che insieme discuteranno e decideranno forme e contenuti della partecipazione al Forum Sociale Europeo di Parigi, in modo particolare della giornata del 12 novembre, che apre il FSE.

Per documentare le due giornate si e' costituita una rete di collaborazione e scambio di strumenti e metodi con la associazione multietnica de "Gli Anelli Mancanti" e la loro Tv di Strada e con la fiorentina Novaradio del circuito di RadioGap.

[ Documento e adesioni | Programma | Riunione di Berlino 24/27 Aprile 2003 ]

Aggiornamenti: Le interviste | Foto | Audio | Comunicati, Documenti e Relazioni
Rassegna stampa: Liberazione | Il Manifesto
Approndimenti: womenews.net/esf2003

In contemporanea, per la mobilitazione mondiale contro la wto e le privatizzazioni, si sono tenute manifestazioni fiorentine contro il modello "Martini": ascolta i contributi audio dal corteo e dalle piazze tematiche
Sotto Accusa 17/09/2002
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Memoria libera tutti

L'informazione e la memoria "ufficiali" sono gestite da sempre e nella loro totalita' da un pugno di grandi agenzie e potentati massmediatici. Si moltiplicano pero' nel frattempo, anche attraverso Internet, iniziative tese a ricostruire memoria e informazione fuori dal coro. Tali esperienze, che garantiscono una molteplicita' di fonti informative, che ci fanno sperare in uno sviluppo di una coscienza collettiva non omologata subiscono oggi continui attacchi.
E' il caso di Caradonna, noto "mazziere fascista" che chiede in nome di un inedito diritto all'oblio di rimuovere il suo passato dalle pagine su Internet all'indirizzo http://www.ecn.org/inr/caradonna/destra/destra13.htm, oltre ad un altissimo risarcimento economico per la presunta diffamazione subita. Ma è anche il caso di Stragi di Stato, tentativo di ricostruire una memoria collettiva che rischia di scomparire o di essere appannaggio di pochi relativa alle vicende italiane inerenti ad attivita' dei servizi segreti, stragi, trame nere, interdipendenza fra mafia, stato e potere economico, tentativi di colpo di stato, relazioni fra logge massoniche e poteri dello stato, ingerenze dei servizi segreti occidentali nella politica italiana, attivita' dei gruppi fascisti e nazisti dal 1942 ad oggi. Per queste ragioni vogliamo moltiplicare gli sforzi per far conoscere, sostenere e difendere tali iniziative come quella di Venerdi 20 a Firenze, proprio "Sul ruolo della memoria in Rete".

Rivendichiamo il diritto alla memoria!
Rivendichiamo il diritto di poter costruire informazione utilizzando Internet!


[ Programma e locandina della serata | Appello ECN-Isola nella Rete | Il caso Caradonna ]
25/10/2002
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Cinquanta anni bastano

Il 16 novembre 1952 veniva ufficialmente aperta a Tombolo (Livorno) la base militare di Camp Darby, nata da un accordo segreto tra Usa e governo italiano. La base che occupa circa 2 mila ettari del Parco di Migliarino-S. Rossore (Pisa) e' gestita dall'esercito statunitense che la utilizza come deposito di stoccaggio di armi di ogni genere.

La base di Camp Darby in questi anni ha fatto spesso capolino nelle inchieste della magistratura: é stata chiamata in causa a proposito di vendita d'armi all'Iran e a gruppi fascisti dell'America latina, ed é stata citata nelle indagini sulla strategia della tensione in Italia, per i suoi collegamenti con il terrorismo nero.

Per i militari Usa e' poi anche un bel posto (circa 50 mila ospiti all'anno) dove trascorrere un'economica vacanza al mare. Ma per noi, da mezzo secolo, questa base non rappresenta solo il sequestro armato di una parte di territorio, ma anche un centro logistico e strategico del vero terrorismo internazionale. "Chiudere Camp Darby" e' - da sempre - una delle parole d'ordine del movimento antimilitarista ed internazionalista che ha organizzato in questi anni numerose mobilitazioni per chiederne il definitivo smantellamento.

Il 6 novembre prossimo, giorno di apertura del Forum Sociale Europeo, e' stata indetta una manifestazione contro le militarizzazione del territorio e delle nostre vite.

Appello del Comitato promotore

[ Aggiornamenti ]
06/11 - 13:45: Primi filtri della polizia
06/11: foto
05/11: E' cambiato il luogo del concentramento | elenco strade chiuse


Problema casa 01/11/2002
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Prima la vita e poi l'affitto!

La Firenze che descrivono i giornali, soprattutto in questo periodo di attesa del Social Forum, e' piena di fascino, disponibile e aperta al mondo. Peccato che, nella realta', questa citta' sia chiusa ai suoi abitanti, invivibile, e soprattutto inabitabile!
Nonostante la cortina demistifacatrice che la stampa ufficiale, soprattutto quella locale, ha architettato negli ultimi mesi in occasione del Social Forum Europeo e del pericolo devastazioni, i veri problemi di questa città sono altri.
L'emergenza abitativa è forse il suo problema più grande: l'affitto di un appartamento costa 1000 euro, una stanza singola 350 euro e un letto in stanza doppia o tripla 250 euro. Migliaia di case sfitte a fronte di migliaia di senza casa, vendite del patrimonio di edilizia pubblica e sua immisione nel mercato speculativo.
L'emergenza abitativa dunque a Firenze investe tutte le fasce sociali più deboli, dagli immigrati agli studenti (per 20000 studenti fuori sede, solo 918 sono i posti letto messi a disposizione dall' A.R.D.S.U. - Azienda Regioanle per il Diritto allo Studio Universitario), ai lavoratori dipendenti. Interminabili e bloccate sono le liste delle famiglie o dei singoli in attesa di un alloggio di edilizia popolare. Come se non bastasse la giunta regionale toscana, in coerenza con la tendenza nazionale, ha deciso di avviare la privatizzazione delle case popolari, sciogliendo l'attuale azienda pubblica (A.T.E.R), in Casa s.p.a.
Per non parlare dei migliaia di sfratti che devono essere eseguiti entro pochi mesi: più di 7000 in totale e già si viaggia con un ritmo di sfratti eseguiti di due o tre al giorno [ 1 | 2 | 3 | 4 ].
Siamo in una situazione di privatizzazione e vendita del patrimonio immobiliare pubblico, di sgomberi di case occupate e centri sociali, di atti repressivi per mettere a tacere chi lotta contro la mercificazione di un diritto primario come quello della casa e con risposte assolutamente inefficaci da parte dell'amministrazione pubblica come il contributo in affitto. Proprio per questo a Firenze nei giorni del 2-3 novembre si terrà il meeting internazionale per il Diritto alla casa, un luogo di incontro e di discussione fra i soggetti che lavorano sulla soluzione di un problema di assoluta impellenza come questo.
Nella terza tappa dell'Indymedia Tour saremo presenti al meeting con l'intenzione di raccogliere materiale e testimonianze sopratutto sulla situazione abitativa a Firenze. Proveremo a dare anche una copertura del meeting insieme alle stesse persone che partecipano/costruiscono il meeting.


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