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DISTILLERIA BERTOLINO 18/05/2004
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Storia di una distilleria impossibile

Quando nel 1970 la "s.p.a. Distilleria Bertolino" aprì i battenti nessuno si sarebbe aspettato che lo stabilimento, con un fatturato annuo di appena 100 milioni di lire, sarebbe diventato nel giro di 15 anni il più grande d' Europa con un volume di alcool distillato di 2.700 ettolitri al giorno. La storia dell'espansione della distilleria comincia nel biennio 1975/76 in cui la titolare amplia l'impianto con una licenza edilizia illegittima. La distilleria infatti, classificata come industria insalubre di 1^ classe, dovrebbe sorgere in una zona ben distante dal centro abitato, cosa che non avviene affatto vista la sua posizione troppo a ridosso di un centro urbano. Le concessioni edilizie illegali e l'ecomafia a questo punto entrano in scena con proroghe comunali infinite e allargamenti dell'impianto assolutamente illegali e senza alcuna autorizzazione.
Qualcosa sembra muoversi all'inizio degli anni 90 quando la magistratura ordina la chiusura temporanea della distilleria e sequestra scorie industriali prodotte dall'impianto stesso e ritenute pericolose per le zone del partinicense.
Ma passano pochi anni e basta una scandalosa sentenza del TAR a far riaprire i battenti alla distilleria: la sentenza dichiarava infatti che qualora Antonina Bertolino avesse realizzato un depuratore che potesse far fronte agli scarichi dell'impianto, sarebbe potuta ricominciare l'attività industriale. L'attività infatti non tardò a riprendere, ma del depuratore nessuna traccia, grazie ad una sanatoria su un impianto di depurazione ancora non costruito.
La mobilitazione dell'Associazione dei Genitori e del "Patto per la Salute e l'Ambiente" di Partinico, portata avanti visto il preoccupante incremento del tasso di inquinamento e l'aumento delle malattie legate all'apparato respiratorio, ha dato i suoi frutti all'inizio di quest'anno, quando si è decisa una diffida cui è seguita una nuova chiusura dell'impianto. Stavolta però, l'intervento tempestivo del presidente della regione siciliana Totò Cuffaro (su cui pendono tre avvisi di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa), ha permesso la riapertura della distilleria, tra l'incredulità della società civile partinicense e non solo.

>>>continua in categoria [ecologie]

CINISI 2004 03/05/2004
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Forum Sociale Antimafia 2004

Per il terzo anno consecutivo a Cinisi, nei giorni 7-8-9 maggio si e' tenuto il Forum Sociale Antimafia, un incontro in memoria di Peppino Impastato e della sua lotta antimafia, che è divenuto un appuntamento per tutte le realtà siciliane e non che si impegnano per la lotta alla mafia nelle sue molteplici forme, dall'eco mafia che devasta il territorio ad una mafia più "istituzionale" che vede protagonisti nomi illustri del panorama politico siciliano.
Anche quest'anno come per le scorse edizioni del Forum [ 1 - 2 ], Indymedia Sicilia e' stata presente per tutta la durata della tre giorni per garantire una copertura totale agli eventi del Forum Antimafia. Grazie alla collaborazione con RadioLina, che da mesi trasmette nell'etere napoletano, con l'hacklab palermitano hAcktuNg! e l'associazione RadioAut - con cui Indymedia porta avanti da tre anni il progetto Indy-Aut - , e' stato allestito un Media Center all'interno del quale durante la tre giorni ha preso vita il progetto di Radio QanatLina, una radio on line che per tre giorni ha raccolto gli interventi e le testimonianze dei protagonisti del forum sui temi dell'antimafia sociale.

>::MediaCenter @ Associazione Peppino Impastato - Cinisi (zona stazione ferroviaria)::

::Approfondimenti dai forum::
.: Il calendario della tre giorni
.: Catania: Cento passi tra dire e fare informazione
.: Uso sociale dei beni confiscat alla mafia | Mafia e devastazione ambientale: report dal forum | Storia della distilleria Bertolino [ 1 | 2 | 3]
Corteo contro la Bertolino [ 1 | 2]
.: Mafia, precariato e reddito sociale

::Audio::
Salvo Vitale: scuola e cultura antimafiosa e antifascista
Le iniziative dell'associazione Radio Aut nelle scuole
Una poesia per ricordare Peppino Impastato nell'era di Bondi e Schifani
Precariato e lotte sociali in Sicilia
Distilleria Bertolino: [ L'ultima chiusura dello stabilimento | La storia dello stabilimento ]
Contro l'inceneritore a Bellolampo
La lotta contro la terza pista dell'aeroporto di Punta Raisi
No al ponte sullo stretto
Salvo Vitale su Badalamenti

::Foto:: [1 - 2 - 3 - 4 - 5 ]

::Indymedia Print::
*Forum antimafia 2003/2004
*Le attività al MediaCenter
*Dalla terza pista al ponte sullo Stretto: mafia e devastazione ambientale

::Info::
Peppino Impastato | Forum Sociale Antimafia | L'Erroneo | Girodivite

SUD MAYDAY PARADE '004 30/04/2004
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Il Sud precario si ribella

Sud May Day 2004 - La festa del precariato che si ribella. Contemporaneamente a Milano, Barcellona e altre citta' d'Europa [Dublino - Stoccolma], anche il Sud si rende protagonista costruendo opposizione sociale al neoliberismo e collegando le diverse frammentazioni del precariato. La flessibilita' assume nella vita di tutti i giorni connotati diversi: dagli operaratori dei call-center, ai migranti, agli studenti, ai ricercatori universitari, ai co.co.co., ai disoccupati.
Per questi soggetti il Primo Maggio diventa il momento per dar voce alle lotte che vengono portate avanti contro la precarieta' nelle sue innumerevoli manifestazioni. In un stato di guerra permanente, si chiede il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, l'azzeramento delle spese militari e la ridistribuzione delle ricchezze.
Contemporaneamente a Portella della Ginestra si ricordano le vittime della prima strage dell'Italia repubblicana, quando il Primo maggio del 1947, durante il tradizionale raduno del movimento contadino, vennero uccise undici persone e ne furono ferite diverse decine.

::Report::
[ Aggiornamento audio ] [ Terminata la street parade ]
::Immagini ::
[ 1 - 2 - 3 ] [ Foto da Portella della Ginestra ]

::Approfondimenti::
L'appello della SudMayDay '004
"Wind. Sono matilde, in cosa posso esserle utile?": intervista ad un'operatrice di call center

::Appuntamenti::
Primo Maggio:
ore 10.00 > concentramento davanti la Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi, via G. Kastriota
ore 10.30 > picchetti davanti i call-center: "ALICOS", via F. Cordova & "CosMed", via T. Marcellini
ore 17.00 > partenza SudMayDay parade, concentramento piazza Politeama
ore 21.00 > arrivo a piazza Massimo con stand informativi, sportello di supporto legale, mostre fotografiche, infoshop e stand gastronomici

IL GOVERNATORE TALPA 20/04/2004
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Non c'è due senza tre!

Non passerà molto prima che anche questa notizia sarà rifilata in secondo piano nella scaletta dei media siciliani asserviti al potere, anche se rimarrà come una istantanea a fotografare la situazione politica siciliana, in totale connivenza con una mafia sempre più "istituzionale". Cerchiamo di ricostruire il cammino giudiziario di Totò Cuffaro all'indomani del suo terzo avviso di garanzia:

07-2003: Arriva in piena estate il primo avviso di garanzia al governatore siciliano Salvatore Cuffaro, accusato di collusione con gli ambienti mafiosi del quartiere Brancaccio di Palermo tramite un gancio, Giuseppe Guttadauro, medico che sostenne la candidatura dello stesso Cuffaro a presidente della regione e di altri esponenti della Casa delle Liberta' come l'assessore Domenico Miceli

02-2004: All'inizio di febbraio Totò Cuffaro viene tirato in ballo per la seconda volta, stavolta nel ruolo di talpa in una rete di informatori creata all'interno della procura di Palermo al fine di "tenere aggiornato" l'imprenditore Michele Aiello sull'indagine in corso a suo carico per corruzione.

18-04-2004: La procura di Messina emette il terzo avviso di garanzia nei confronti di Cuffaro a cui fa compagnia un esponente del centro sinistra, il vicepresidente dell'assemblea regionale siciliana, Vladimiro Crisafulli. L'accusa ancora una volta è di divulgazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento nei confronti di una società di raccolta rifiuti accusata di aver lievitato i costi delle sue operazioni e di non aver rispettato leggi sulla salvaguardia dell'ambiente. Ancora una volta il governatore della Sicilia è incredulo anche se "fiducioso nella giustizia e nei siciliani che lo hanno democraticamente eletto". Alla vigilia delle prossime elezioni europee a cui lo stesso Cuffarò prenderà probabilmente parte "per il bene del suo partito", aspettando le sue dimissioni che siamo sicuri non arriveranno, ci chiediamo perchè queste notizie cadano puntualmente nell'oblìo dei media siciliani.

PROTESTE UNIVERSITA' 22/03/2004
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Una riforma da dimenticare

In molte università italiane, studenti, ricercatori e docenti sono in mobilitazione per protestare contro il DDL Moratti, che introduce logiche di precarizzazione nei confronti dei ricercatori, sostituendo il contratto a tempo indeterminato con contratti a tempo, di durata decennale. Ma non solo: vengono ridotti i fondi, già esigui, destinati alla ricerca e si assiste alla subordinazione della ricerca pubblica nei confronti di finanziamenti privati, marginalizzando il ruolo della ricerca ad interessi di parte.
A Palermo, dopo la giornata di protesta nazionale in cui è stato occupato simbolicamente il rettorato, è iniziato un percorso di protesta che vede uniti docenti, ricercatori e studenti nel dire no al ddl Moratti e al decreto-legge Zecchino.

Aggiornamenti
.: Corteo del 6/3/2004 [foto]
.: Assemblea di ateneo del 11/3/2004 [report] e del 18/3/2004 [report]
.: Facoltà di lettere e filosofia di Palermo in assemblea permanente [ 1 ] [ 2 ]
.: 26/03 Sciopero generale [foto]
.: 29/03: Occupata la facoltà di lettere e filosofia di Palermo
aggiornamenti: [1] - [2] - [3]

Prossimi appuntamenti:
::16/4/2004:: Assemblea d'ateneo - Facoltà di Lettere e Filosofia occupata
::23/4/2004:: Sciopero in tutte le università italiane e manifestazione nazionale a Roma


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