PARABOLA DELLA VITA: IL GIOVINE(INGENUO) E IL MAESTRO(DI SUCCESSO)

PARABOLA DELLA VITA:

IL GIOVINE(INGENUO) E IL MAESTRO(DI SUCCESSO)

Nel caos e nella confusione che dominano il nostro mondo la vista si offusca e non riusciamo più a mettere bene a fuoco ciò che ci circonda, nella infinita ricerca della felicità e della propria realizzazione. Ecco le risposte che il giovane ingenuo riceve nella quodianità dettata dal nostro esistere e nel conversare con chi, invece, è riuscito a trovare la propria via di realizzazione.

Maestro illustrami la via. Sono alla ricerca della felicità.

 Quella ultraterrena non mi ha mai affascinato, mi è sempre sembrata come un contentino facilmente propinabile ai disgraziati di questo mondo, una sorta di premio di consolazione. <figliolo non ti preoccupare dei tuoi guai, della tua vita di merda, del padrone che ti sfrutta e di tutto quello che accidenti ti capita. Tu sii umile e porgi sempre l’altra guancia. La grazia di Dio è grande. Lui ti ricompenserà per la tua condotta e sarai beato per l’eternità>.

Magnifico! Sembra facile! Tu ama Dio, obbedisci a chi fa le sue veci in terra e alle sue regole. Credi in questo dogma e in quell’altro, già che ci sei rispetta le autorità e tutto andrà bene. GARANTITO! Se proprio vuoi essere sicuro della grazia eterna ogni domenica lavati dal peccato e alle elezioni sostieni l’UDC. Cos’è un voto in cambio di un posticino in paradiso?

Ma oggi le risposte ai problemi della gente non vengono più da parte del Vaticano. Dopo secoli e secoli di repressione del pensiero, autocastrazione della mente, roghi di streghe, roghi di eretici, inquisizioni varie, conversione di massa degli indios, aspirazione al potere temporale, collusioni col potere, alleanza col fascismo, pedofilia e altre tante brutte storie, hanno perso il controllo della situazione. Il terzo millennio lascia ben poco spazio a bigotti, pretaioli e moralisti, le cose sono cambiate profondamente, non saprei dirti se in meglio o in peggio.

Nella nostra generazione non crede più nessuno. I nostri genitori ci hanno insegnato che nell’era moderna le chiese più che altro son belle da guardare, perché il vero Dio si chiama denaro e i suoi sacerdoti stanno nelle banche. E’ un vero e proprio culto e i fedeli sono milioni di milioni tutti divisi tra chi ha tutto e quelli che vogliono somigliare il più possibile ai primi in attesa del miracolo: la scalata sociale, l’american dream che si presenta sotto nuove forme.

Se cristo moltiplicava il pane a beneficio dei poveri, le banche moltiplicano il denaro per accumulare capitale, a danno di chi? Guardati allo specchio. In che modo? Rubando a tutti.

<Ma il furto non è un reato?> Si, ma solo sei un pezzente che si fa beccare al supermercato. Se sei ricco puoi investire, speculare, devastare, sfruttare e fare qualsiasi cosa serva al tuo profitto. E in questo siamo tutti uguali, basta aver avere soldi da investire, ecco l’uguaglianza tanto proclamata dalla democrazia. E se proprio non hai soldi da investire, c’è sempre l’enalotto. E se non c’hai manco du’ spicci per comprarti la schedina allora sei proprio un fallito, lascia che te lo dica.

<E una volta che arrivano i primi profitti che ci faccio?>

Qualsiasi cosa, è questo il bello, non eri tu che cercavi la felicità terrena? eccotela servita!

Nella vita devi rincorrere il business, è questo che ti realizza veramente. Abbiamo fatto del nostro presente il migliore dei mondi possibili saccheggiando i vocabolari e derubando le menti della capacità di giudicare liberamente.

In questo modo il pensiero dominante porta a pensare che con Libertà si intenda la libertà di impresa, con Meritocrazia la predisposizione a stare muti e accettare lo smantellamento dei diritti di studio e lavoro, con Uguaglianza l’uguaglianza delle opportunità, ma non delle condizioni di partenza, con Lavoro non certo una passione, ma il regalo che i grandi del mondo ti offrono per permetterti di campare. La neolingua non è certo patrimonio esclusivo dei libri di fantascienza, ma è il mezzo attraverso il quale si può arrivare ad accettare l’inaccettabile. E’ lo sviluppo della lingua volto a plasmare le menti di ognuno di noi, perlomeno nei nostri schemi di pensiero.

Ancora sei giovane e magari non lo capisci, ma questo è un processo che comincia già nei banchi di scuola, da quando sei bambino, alto poco meno di un metro, ma già sei inquadrato come attuale consumatore e futura carne da macello.

Capirai ben presto che l’apparenza è fondamentale. Forse avrai visto cartelloni pubblicitari a giro per la città, uomini palestrati e donne anoressiche, cerca di assomigliare loro il più possibile, magari indossando i loro vestiti, guidando le loro auto, odorando del loro profumo, assumendo quell’espressione imbambolata che ti assicurerà che ormai sei uno di loro.

L’immagine è proprio tutto ed è per questo che le persone passano la maggior parte del loro tempo a migliorarla. Come si fa? Tu cura l’apparenza che tanto saranno in pochi a guardarti più nel profondo, cerca di essere popolare sui social network, cerca di piacere a tutti,cerca di assomigliare agli altri, questo ti sarà sempre di grande conforto. Se sei una donna e non hai almeno un seconda, beh mi dispiace per te, verso i vent’anni potrai rifarti le tette.

E nei banchi di scuola oltre a comprendere tutte queste cose scoprirai ancora altro.

DEVI ESSERE IL MIGLIORE.

Proprio così, perché se vuoi ottenere un qualcosa di decente nella tua vita devi competere con gli altri, e dimostrare a tutti che sei tu che ti meriti di avere tutto ciò che possiedi. Sei proprio tu che hai fatto certi sacrifici per essere ciò che oggi sei. Sei proprio tu che hai sudato sangue e ingoiato tanti bocconi amari, e in certi casi qualcosa di più di un semplice boccone.

Sei proprio tu che ce l’hai fatta!

Le cose non hanno un’anima, ma eppure ti possiedono. Non importa chi sei, importa ciò che hai. E questo ti sarà ribadito ogni volta che cammini per il centro, e lì ci saranno negozi di orologi che non ti puoi permettere, centri commerciali di abbigliamento, ma che comunque sono troppo costosi, case in cui non potrai mai abitare, perché il tuo posto è la periferia, è lì che devi stare, a meno che tu non provi a tentare la scalate verso il successo. <E se fallirò?>

Rimpiangerai di non aver studiato abbastanza a scuola, di non aver leccato abbastanza il culo prima ai tuoi professori e poi ai tuoi superiori, di non esserti venduto abbastanza, di non aver fatto abbastanza sacrifici, di non aver fatto abbastanza compromessi, di non aver conosciuto le persone giuste, di non avere gli agganci giusti. E’ così che il sogno della scalata sociale va in frantumi e tu ti confonderai nel grigiore di un quartiere di periferia dove non sei nessuno e non conti un cazzo.

E’ per questo che è bene adeguarsi, e anche alla svelta, per scongiurare tutto questo, e devi anche sapere che le persone intorno a te hanno il tuo stesso obbiettivo, ma non tutti voi potrete raggiungerlo. Così dovrete lottare tra di voi, nella cosiddetta guerra tra poveri, e decimati, chi riuscirà a sopravvivere potrà dire: ce l’ho fatta.

Naturalmente dovrai scegliere l’università giusta. Se sei un perdigiorno potrai dedicarti a facoltà umanistiche o comunque a stronzate che ti faranno guadagnare poco. Con la cultura non si mangia, e neanche si tromba. Pensa a Papi, che lui gliene dava secche, ora si limita a guardare le ragazzine mentre fanno le birichine, ma nella vita non si è mai fatto mancare niente. L’università conta molto, qualche sinistroide comunista la pensa come un luogo di sviluppo del pensiero, oltre che di capacità inerenti al lavoro, a quelli come noi basta capire come guadagnare tanti soldi in poco tempo.              Ti consiglio economia aziendale, lì troverai solo tuoi pari, ma dovrai dimostrare loro che sono inferiori, visto che il posto migliore deve essere  tuo. E quando saprai commerciare, vendere, barattare, scambiare, tutto sarà facilissimo. Non esisteranno più difficoltà! Scoprirai che tutto si può comprare, non solo le cose, anche le persone, non intesi come esseri umani, ma come consumatori.

Pensa alle case farmaceutiche, investono più nella ricerca di cure dimagranti che nella cura del cancro. Sono a conoscenza del fatto che ci sono più obesi o complessati che malati di cancro, più consumatori = più entrate. I primi perderanno i chili, i secondi sopravvivranno, ma solo se potranno permetterselo. Perché di soldi si tratta, non certo di vita. QUESTO E’ IL CAPITALISMO.

E se hai il capitale vedrai presto che ci puoi fare qualsiasi cosa, perché le democrazie, pensa che nome eufemistico, sono succubi delle potenze economiche e delle leggi di mercato, quindi magari ti spuntano fuori leggi come la Bossi-Fini che permettano a quelli come noi di diventare sempre più ricchi. Pensa che svolta incredibile, ricreare la condizione dello schiavo nel terzo millennio. Fai conto che sti’immigrati che scappano dai loro paesi, una volta arrivati in Italia, non hanno la possibilità di essere “regolari” a meno che non trovino lavoro qui ancora prima di essere arrivati, cosa pressoché impossibile. E in tutto questo sono braccati dalle forze dell’ordine perché se sono clandestini hanno come programma un bel po’ di mazzate in un CIE , una bella dose giornaliera di psicofarmaci e il ritorno a calci nel culo fino al paese da cui provengono. E così chi riesce a non farsi beccare è  continuamente ricattabile essendo sempre a rischio, non avendo mai certezze, mai una sicurezza. Cosa ne conseguirà mai? Le condizioni che gli offri sono indiscutibili, o accetti o sono cazzi tuoi. <Scusa maestro ma io quando parlavo di felicità terrena non mi riferivo a tutto questo, come si può essere felici provocando tutto ciò, danneggiando altre persone per il tuo profitto?> Ma è evidente! Basta fregarsene! C’è una regola non scritta che dice che comandi o sei comandato, io ho già scelto da che parte stare, tu fai come ti pare. Ti garantisco che ci sono vari modi per non farsi troppi problemi, neanche così complessi, visto che, per quanto possibile, certe cose sono nascoste, o almeno non le vediamo perché il nostro cervello è tenuto impegnato da qualcos’altro. Ci sono moltissimi dispositivi che svolgono questa funzione, è sufficiente assecondarli e lasciarsi distrarre. La televisione a cosa credi che serva? I mezzi mediatici di regime? I dibattiti tra politici che perseguono tutti lo stesso interesse? Le tette e i culi che vedi in due programmi su tre? Gli psicofarmaci e il resto dello schifo con cui siamo imbottiti? A cosa pensi che servano?

A COSTRUIRE LA REALTA’ APPARENTE PER NASCONDERE QUELLA EFFETTIVA.

E’ questo che siamo riusciti a fare. Il capitalismo tiene buono un quarto della popolazione mondiale con le briciole degli immensi profitti dei grandi capitali internazionali. Ci siamo lobotomizzati col nostro stesso benessere, nessuno ci ha costretti, abbiamo semplicemente accettato ciò che vi veniva posto davanti, con la sola preoccupazione di ottenere il più possibile. Questa è la squallida realtà, con la sola differenza che l’inasprimento della crisi sta mandando in tilt i dispositivi di controllo basati sul panem et circensem, che devono sempre più mostrare il loro lato autoritario e brutale. Niente più carote, solo bastoni per chi si ribella e alza la testa.

Puoi sempre girarti dall’altra parte e trovare scuse, giustificazioni. Sì ma non sono metodi giusti, i violenti vanno isolati, se avessero veramente le palle starebbero a volto scoperto, fanno bene a protestare, ma così passano dalla parte del torto. Puoi sempre giudicare dall’alto, con distacco, e identificarti in quello che ti viene propinato dai media.

Vedrai, il mondo delle favole ti piacerà un sacco!

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