Ataf, “nuova” gestione= licenziamenti e sfruttamento

Come da copione, le “nuove” gestioni un po’ ovunque in Italia e non solo, si traducono in licenziamenti, aumento dello sfruttamento sul posto di lavoro per chi rimane e meno pause. Il tutto a vantaggio degli interessi di chi “compra” un’azienda svenduta e spacchettata, come nel caso di Ataf (ma non solo) a Firenze, interessi che vogliono dire necessità di aumentare i profitti, diminuendo il famigerato “costo del lavoro”. Il che, a sua volta, si traduce in servizi scadenti, disoccupazione e drammi sociali. Di seguito un articolo da La Nazione, che riguarda la situazione dei lavoratori in appalto della mensa Ataf.

ATAF Servizi in appalto

La mensa chiude
Tagli alle pulizie
Quaranta addetti rischiano il posto

«CHIEDIAMO un incontro urgente con Ataf Gestioni perchè la situazione è preoccupante: 40 lavoratori, tra addetti alla mensa e alle pulizie, rischiano il licenziamento». Maurizio Magi (Filcams Cgil) monitora con Cisl e Uil i due servizi che Ataf ha da tempo appaltato. La gestione della mensa aziendale è affidata da marzo 2012 a Ladisa, che ha annunciato di sospendere il servizio a fine mese. La procedura di mobilità, già aperta, riguarda 10 lavoratori. Situazione simile per gli addetti alla pulizia di mezzi e immobili. L’appalto è affidato alla Dussmann, che ha già avviato una procedura di mobilità per 30 lavoratori su 55. «Dal 1 gennaio 2013 – spiega Magi – sarebbe dovuto partire il nuovo appalto, bandito dalla vecchia Ataf, che prevede la riduzione del 50% del servizio di pulizia. Invece, la nuova proprietà (Ataf Gestioni di Busitalia Sita Nord, Autoguidovie e Cap) ancora non ha dato il via libera. Dussmann perciò sta andando avanti secondo le condizioni economiche del precedente appalto, ma, in prospettiva della riduzione del servizio, ha aperto la procedura di mobilità per i lavoratori». Ieri intanto la Rsu ha siglato l’accordo sulla nuova organizzazione dei turni di lavoro: la guida continuativa sale da 4 a 4 ore e mezzo, le pause scendono da 25 a 15 minuti.

Seguici su

Facebook

YouTube