Careggi: no a sfruttamento e tagli della Regione. Venerdì 8 sciopero e corteo

Ven 8 Febbraio sciopero e corteo  con concentramento al Ponte Nuovo (via delle Oblate)
ore 10

Dopo i tagli alla sanità della spending review del Governo Monti, la Regione Toscana ha pensato di “razionalizzare”, come va di moda definire i tagli ai fondi e l’aumento dello sfruttamento sul posto di lavoro. I lavoratori stanno portando avanti da tempo una lotta contro tutto ciò, in quanto la salute, come si legge nello striscione, non è profitto; mentre istituzioni e aziende (come quella di Careggi e non solo) pensano esattamente l’opposto. Hanno la necessità di garantire una quota sempre crescente di profitto, su tutto, sanità e “derivati” compresi. Di seguito i comunicati dei sindacati che sostengono la lotta dei lavoratori, nonostante le pressioni dell’azienda ospedaliera, la quale, durante i tre giorni di presidio davanti all’ospedale, aveva fatto pressioni sui lavoratori per evitare di dar visibilità alla loro lotta. Una lotta da sostenere, da estendere, e con la quale solidarizzare: perchè, usando come scusa la crisi cronica di questo sistema disumano, le istituzioni ripetono il copione di sempre, sacrificando in nome del profitto sia la salute che il lavoro, in barba alla retorica del “modello toscano”.

8 febbraio 2013

SCIOPERO INTERA GIORNATA di tutti i lavoratori di Careggi contro
• LA NUOVA TURNAZIONE
• LA DEMOLIZIONE DELLA SANITA’ PUBBLICA

Nonostante la netta opposizione dei lavoratori, i quali nell’assemblea dell’11 gennaio scorso hanno chiaramente e ampiamente descritto cosa concretamente questa nuova turnazione comporterà, la direzione aziendale ha deciso di procedere con la modifica dell’orario di lavoro e delle ferie. Le Organizzazioni sindacali COBAS, USI, UIL e FIALS, che da sempre si sono espresse in maniera nettamente contraria, si vedono costrette a proseguire e aumentare il livello di mobilitazione. La direzione aziendale, con la compiacenza e la complicità di alcuni sindacati che hanno inteso legittimare un presunto tavolo tecnico arbitrariamente composto dall’azienda, non si illuda di voler governare Careggi con l’arroganza e l’autoritarismo. Tramite l’alibi del contesto di crisi generale, la Direzione ha deciso di aggredire alcuni elementi fondamentali del rapporto di lavoro, in particolare l’orario di lavoro e le ferie.

Con l’indizione dello sciopero vogliamo ribadire alla direzione aziendale che non accetteremo di veder negati i nostri diritti, né di essere umiliati, né di veder peggiorare le condizioni di assistenza, né di lavorare in condizioni di rischio. I tagli e le riduzioni, sia di posti letto che di personale, sono giunti a livelli insostenibili e pesano inevitabilmente sia sulla qualità che sulla quantità delle prestazioni assistenziali che vengono fornite. Da mesi i lavoratori sono in stato di agitazione con una vertenza aperta per contrastare decisioni aziendali che, oltre a colpire le tutele contrattuali, determinano disorganizzazione delle attività assistenziali. La sanità è un bene che non può essere distrutto, oggi stiamo assistendo ad un processo che, degenerato nel corso del tempo, si palesa oggi in tutta la sua mostruosità: la conversione della salute in merce, un nuovo modello di sanità commerciale basato su forme di assicurazione privata che fanno della malattia e della sofferenza, della vita e della morte meri oggetti di profitto.

UIL – Cobas – USI – Fials

Venerdì 8 febbraio faremo il secondo sciopero aziendale sulla vertenza che ci vede contrapposti all’azienda sul cambio della turnazione h 24. Si stà giocando una partita importante a Careggi che aprirà la strada ad una nuovo modo di lavorare dentro gli ospedali toscani all’insegna di uno sfruttamento maggiore e di una peggiore qualità dell’assistenza. L’operazione stà tutta dentro la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria in Toscana (delibera 1235/12 votatta il 28 dic 2012 dalla giunta regionale) condotta dalla giunta Rossi che in seguito ai tagli del governo Berlusconi e della spending rewiev taglia circa 2000 posti letto e opera tagli ai tagli portando la percentuale posti letto per mille abitanti da 3.7 % (prevista dalla Spending rewiev) a 3.15 % (la più bassa d’Italia). Dal territorio Toscano scompare il 118 (da 12 a 3) scompaiono i laboratori di analisi (da 12 a 3) chiuderanno le maternità com meno di 500 nascite all’anno e poi quelle con meno di 1000 nascite all’anno, saranno accorpati servizi e ambulatori, gli ospedali si specializzeranno nella cura di patologie specifiche… introduzione massiccia del privato sociale. Non è solo una questione di tagli, assistiamo al passaggio da un modello di sanità ad un altro segnato dalla presenza di soggetti privati. Tutto questo nella Toscana di Rossi che ha visto lo scandalo dell’asl di massa (300 milioni di buco) dell’Asl di Siena (dieci milioni scomparsi) delle consulenze milionarie delle retribuzioni d’orate a manager e dirigenti senza parlare di Mps ….

ven. 8 Febbraio sciopero e corteo con concentramento al ponte nuovo
ore 10 partecipate se volete e se potete con striscioni solidali per
il diritto alla salute …la sanità è di tutti non solo di chi ci
lavora ma anche della cittadinanza/ utenza

Cobas AOU Careggi

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