Dopo la quarta udienza per il reintegro di Riccardo Antonini, il comunicato

Riceviamo il comunicato post udienza riguardante il reintegro di Riccardo Antonini (licenziato da Fs dopo la strage di Viareggio), il quale a suo tempo rinunciò alla “conciliazione” con Ferrovie dello Stato. Il diktat era semplice: se lasci perdere ti riassumiamo. Antonini non ha rinunciato a far valere le proprie ragioni, ora è importante essere solidali e lottare al fianco di questo lavoratore.

Reintegrare Riccardo. Licenziare Moretti.

Lunedì 11 marzo, al Tribunale di Lucca si è tenuta la quarta udienza per la reintegrazione di Riccardo Antonini. Fallito ogni tentativo di conciliazione è iniziato il processo predisposto dal giudice del lavoro, Luigi Nannipieri.
Sentiti 4 testimoni per parte. Quelli di Riccardo: due presenti in Regione a Firenze il 14
settembre 2009 quando Moretti dichiarò, di fronte al presidente della Regione, al vice
presidente della provincia di Lucca, al sindaco di Viareggio e ad altre autorità ed istituzioni, che “l’Antonini lo avrebbe licenziato”. Gli altri testimoni, una ferroviera di Genova ed un familiare che erano con Riccardo durante la contestazione a Moretti alla Festa del Pd a Genova il 9 settembre 2011.
Quelli di Moretti: l’addetto stampa (Direttore centrale media) dello stesso Moretti, l’autista (addetto alla Protezione aziendale di Milano) di Moretti e due della Protezione aziendale di Bologna. Erano a Genova, assieme ad altri di ‘Protezione aziendale’, come scorta a Moretti.
Questi hanno testimoniato che Riccardo pronunciò innumerevoli e presunte offese a Moretti nei (pochi) secondi che non teneva il megafono alla bocca, visto che nei filmati visionati non si sentono le offese che avrebbero artatamente e strumentalmente “giustificato” il licenziamento. Non sapendo, allora, come motivare il licenziamento, gli avvocati di Moretti hanno costruito una versione fasulla e menzognera mettendo in bocca a questi frasi che non avevano udito perché non pronunciate, ma che i loro superiori avevano scritto per “legittimare”, in qualche modo, il licenziamento.
Ora non parlano più di incidente probatorio e di consulenza a familiari e al sindacato come
motivo della sospensione e del licenziamento, perché hanno chiaro che quell’“accusa” è debole oltre che ridicola. Giocano tutte le carte su “Genova” attraverso testimonianze costruite ad arte.
Con il triste risultato di aver trasformato la tragedia del 29 giugno 2009 in farsa. Del resto
c’era già riuscito molto bene Moretti quando aveva dichiarato, a più riprese, che nelle ferrovie non esiste un problema di sicurezza (e i 35 lavoratori morti sui binari dal 2007 sono anch’essi spiacevoli episodi?!) e che a Viareggio si era verificato uno “spiacevolissimo episodio” (32 Vittime e feriti gravissimi apostrofati in questo modo!).
Nonostante il giudice abbia deciso di non sentire altri testimoni, gli avvocati di Riccardo hanno insistito affinché fossero ammessi anche gli altri presenti il 9 settembre 2011 a Genova.
Il giudice ha fissato la data del 17 maggio per la presentazione delle memorie difensive degli avvocati e la prossima udienza martedì 4 giugno alle ore 10.00 per la sentenza.

Anche questa volta, nonostante una pioggia insistente, numerosa è stata la partecipazione di Assemblea 29 giugno, dell’Associazione “Il mondo che vorrei”, di familiari delle Vittime,
di Medicina Democratica di Viareggio, della Rete Ambientale della Versilia, di ferrovieri in
servizio ed in pensione, di delegati Rsu ed attivisti sindacali (di Filt-Cgil, Fiom, Orsa …), di
lavoratori e cittadini, al presidio di fronte al Tribunale (dalle ore 09.30 alle ore 13.00).

L’udienza preliminare del processo per la strage ferroviaria di Viareggio inizia lunedì 25
marzo. Anche in questa occasione sarà promossa ed organizzata una forte mobilitazione.

Postscriptum. Mentre i familiari delle Vittime e cittadini chiedono le dimissioni di Moretti con una petizione che ha raccolto oltre 10.000 firme a Viareggio, l’Ad delle ferrovie incassa in questi giorni l’ennesimo premio “manager infrastrutture 2012” assegnato da Mui, rivista leader in Italia nel settore dei servizi di pubblica utilità, per aver contribuito all’Alta velocità ferroviaria.

14 marzo 2013

- Assemblea 29giugno
- Associazione “Il mondo che vorrei”
- Medicina democratica – Sezione di Viareggio

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