Operazione razzista della Questura di Firenze

Ieri (25 aprile ndr) è stata effettuata un’allucinante operazione congiunta tra Ataf e questura, realizzando una serie di controlli a tappeto per “pizzicare” viaggiatori senza biglietto, il tutto  reso speciale dalla caccia al clandestino. La maxi-operazione infatti, è stata voluta proprio dalla questura al fine di “contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina”.

L’obiettivo principale era proprio colpire le persone non aventi il permesso di soggiorno.
Una ragazza di origine marocchina è stata addirittura denunciata per interruzione di pubblico servizio dopo essersi rifiutata di scendere dall’autobus, mentre altri 6 sono stati portati in questura. Un’azione razzista e degna del peggior regime di aparthied. Sarebbe questa la Firenze aperta, capitale d’Europa, costruita dal sindaco Renzi? Non bastavano gli sfratti, l’esclusione da qualsiasi servizio sociale, adesso la popolazione migrante, che sia rifugiata o meno, si deve sentire braccata costantemente, anche sul Bus!
Chissà se all’ormai prossima convention “The State of Union”, la conferenza con i maggiori rappresentanti politici sulla scena internazionale europea che si riunisce ogni anno e che, stavolta, parlera anche di immigrazione, si discuterà di realizzare posti separati sugli autobus…

Qui i due articoli di Repubblica e La Nazione, che si limitano ad una sterile cronaca:

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/04/25/news/senza_biglietto_sul_bus_169_multati_in_una_mattina-57423920/

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/04/25/879004-sul-bus-senza-biglietto-multe-verificatori-ataf.shtml

Di seguito il comunicato dei Cobas dell’Ataf

“Evasione 0” o “caccia al migrante?”

Non ci era piaciuto nell’ambito del progetto “Evasione 0” l’accanito accertamento dei titoli di viaggio che è stato effettuato, nella settimana che andava dal 15 al 21 aprile, sulla linea 30 nel tratto tra la fermata “Oasi wwf” e “Magrini”, guarda caso il tratto dove sale il maggior numero di extracomunitari. La disposizione data al personale di verifica di permettere di salire a bordo solo a chi è già munito di biglietto, alla faccia della possibilità di comprarlo dal conducente, ci era e ci è tutt’ora sembrata un vero e proprio attacco al diritto della mobilità. Ma sulla scia di quanto accaduto nella passata settimana, il “maxi controllo” avvenuto in Piazza Puccini giovedì 25 aprile, festa della liberazione vergognoso.

Prestare la manodopera dei lavoratori Ataf Gestioni, con la scusa di verificare i titoli di viaggio, ad una vera e propria caccia al migrante clandestino voluta dalla questura di Firenze, non ha niente a che fare con la lotta all’evasione tariffaria (e su questo tema avremmo molto da dire e da obbiettare) ma fa parte di una azione razzista e degna di quel regime che il 25 aprile 1945 ne decreto la fine.
Non possiamo accettare che si sospenda, in nome del guadagno e del profitto del nuovo proprietario privato di Ataf (leggasi Moretti), il diritto alla mobilità e alla libera circolazione di tutti cittadini, che siano questi fiorentini, italiani o extracomunitari.

Cobas Ataf

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