Livorno, dossier Olt-Il Tirreno: un gigantesco spot pubblicitario per il rigassificatore

tirreno_oltE’ apparso ieri 29/7/13, in 15 pagine con foto a colori, un enorme inserto che promuove l’arrivo del rigassificatore offshore al largo della costa di Livorno e Pisa.

Un gigantesco spot pubblicitario mascherato da iniziativa redazionale (ma solo dei gonzi possono crederci) che deve essere costato parecchio alla OLT. Si potrebbe dire un notevole spreco di carta ma l’operazione è evidentemente più fine. Da una parte si finanzia lautamente il principale organo di stampa della zona, che si è sempre schierato dalla parte del rigassificatore (e non poteva essere diversamente visto che il rigassificatore è stato voluto dal centro-sinistra), dall’altra si lanciano una serie di messaggi comunicativi precisi.

Utilizzo di foto a colori che cercano di impressionare con la loro maestosità il lettore del giornale, ma soprattutto di titoli ad effetto, visto che saranno ben pochi quelli che avranno la pazienza di leggersi il finto dossier. Ecco allora che le menzogne vengono propinate in dosi massicce: “Il terminale opera a circuito chiuso” si legge a pagina 4 (si, l’acqua clorata utilizzata nelle serpentine dell’impianto se la berranno i marinai!), “125 posti di lavoro” si titola pagina 6 (peccato che fra questi siano citati i 70 lavoratori impiegati sul terminale che arriveranno in gran parte dall’estero assunti dalla società “Exmar” e i fantomatici 27 addetti assunti – ma quando? – dalla Fratelli Neri), ma l’elenco potrebbe essere lungo.

Per colpire il lettore di titoli non manca la rituale intervista all’esperto di turno che ammette il crollo dei consumi di gas – e come potrebbe fare altrimenti – ma spara una serie impressionante di stupidaggini sul ruolo dei rigassificatori (“ce ne vorrebbero almeno dieci” blatera fra l’altro) e soprattutto sulla capacità di quello di Livorno di moderare i prezzi del gas in Italia. Come farà un impianto che importerà, ammesso che riescano ad utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità, al massimo il 5% del gas consumato in Italia ad abbassare i prezzi questo espertone ce lo dovrebbe spiegare. Ma forse è meglio di no. Magari l’espertone potrebbe spiegarci il crollo delle importazioni di gas attraverso l’impianto di Rovigo, quello che nel settembre 2009, quando fu inaugurato, venne dipinto come il salvatore dall’emergenza gas italiana. Pochi sanno che dal maggio 2011 al maggio 2013, dati freschissimi forniti dal Ministero dello sviluppo economico, si è registrato un  drammatico -31% delle importazioni di gas passate da Rovigo!

In conclusione: una manovra squallida, degna della propaganda mussoliniana dei cinegiornali Luce. Una pena. Un motivo di più per impegnarsi nella lotta a questo mostro.

Comitato No Offshore: “Arriva il mostro. Domenica 4 agosto corteo e funerale del mare”. Appello alla cittadinanza

VERTENZA LIVORNO / COMITATO CONTRO IL RIGASSIFICATORE

30 luglio 2013

Tratto da Senzasoste, leggi anche:

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