No Tav Firenze: “In Val Susa accusato chi resiste a mafia e dittatura del profitto”

COMUNICATO STAMPA

Stoccarda, 29 luglio 2013

Mentre i cantieri TAV sono ovunque infiltrati da tutte le Mafie si accusano i valligiani resistenti di essere “terroristi”. Incredulità in Europa per tale assurda sproporzione.

Mentre Comitati e gruppi da tutta Europa si sono ritrovati dal 25 al 29 luglio a Stoccarda nel 3° Forum Contro le Grandi Opere Inutili e Imposte a discutere di questo grande fenomeno che ormai interessa molti paesi, in Italia, in val di Susa, è in atto una enorme operazione di polizia: sono state effettuate perquisizioni con sequestro di computer e telefoni sia in valle che a Torino.

L’accusa, per alcuni attivisti NO TAV, sarebbe di “attentato con finalità di terrorismo ed eversione”.

Parrebbe che i fatti più gravi siano lancio di sassi e di petardi! La sproporzione tra i fatti e le accuse è assurda. Opporsi alla distruzione del territorio e ai profitti di pochi costruttori e delle banche è considerato “terrorismo” ed “eversione”.

È un momento molto grave per la democrazia italiana, ma anche per l’intera Europa di cui l’Italia fa parte. In Italia è in atto un processo di disgregazione morale e politica; si sta affermando con violenza e senza pudore la “dittatura del profitto”.

Noi sappiamo che terroristi ed eversori sono loro quando difendono interessi di una piccola élite a scapito delle popolazioni, quando difendono cantieri infiltrati da Mafia e ‘Ndrangheta, come ormai è documentato troppo spesso in ogni parte d’Italia, compresa la Val di Susa. Alla delegazione del Comitato fiorentino risulta difficile far comprendere alle delegazioni straniere e ai Tedeschi presenti come cose del genere possano avvenire.

Comitato NO TUNNEL TAV Firenze

338 3092948

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