Effetto Snowden in Italia. A/I sommersi da richieste di iscrizioni

autistici-inventati23 ago. – “Non vogliamo diventare la Google de no’altri“: con una battuta Ginox sintetizza le difficoltà che il suo collettivo, Autistici Inventati, si è trovato ad affrontare dopo il caso Snowden. La fuga di notizie su Prism, il sistema controllo della rete da parte della Nsa statunitense, ha portato centinaia di utenti a cercare una soluzione per proteggere la propria privacy. Dopo la decisione di chiudere, presa da servizi commerciali di mail protette come Lavabit (il provider utilizzato da Snowden), alcuni giornali statunitensi hanno citato come possibile alternativa il collettivo di hacktivisti Autistici Inventati, che da sempre si rifiuta di conservare i file log, le tracce nel web, dei propri utenti.

Di fronte all’ondata di richieste A/I, che ha già 20mila iscritti, ha deciso temporaneamente di sospendere le nuove attivazioni, per difficoltà tecniche e di tempo nel gestire le centinaia di nuove richieste, ma non solo. Ginox ci spiega che il problema è la centralizzazione dei servizi, l’abitudine a delegare la sicurezza e privacy in rete ad altri: “Ci siamo trovati a relazionarci con soggetti ai quali dovevamo per spiegare per prima cosa che il problema è pensare che basti pagare per tutelare un tuo diritto, una tua libertà”.
Concentrare tutto il traffico protetto su un unico server, inoltre, non protegge in nessun modo i contenuti delle mail da possibili sequestri dei server, di cui A/I è stata più volte oggetto.

Ora i servizi sono tornati attivi, ma gli hacktivisti continuano a lanciare l’appello di non delegare la propria sicurezza ad altri. La proposta è decentrare la fornitura dei servizi: uno dei servizi che ci consiglia Ginox è Leap, un pacchetto che permette ad un gruppo o associazione di creare le proprie mail e decidere dove conservarle. Il problema resta la formazione informatica, la conoscenza del funzionamento della rete, purtroppo ancora troppo poco diffuse. “La soluzione immediata al momento non c’è” ammette Ginox, che però sottolinea “è un problema politico e va affrontato come problema politico non tecnico”.

L’intervista a  Ginox di Autistici/Inventati

Tratto da Radio città del Capo

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