Mercoledì 4: presidio dei precari della scuola in via Mannelli

Segnaliamo il presidio dei docenti precari della scuola, fissato per mercoledì 4 settembre in tutta Italia e, a Firenze, di fronte all’ufficio scolastico provinciale in via Mannelli 11 alle 10,30. Il nuovo ministro dell’istruzione Carrozza li ha incontrati alla festa del Partito Democratico, fingendo di interessarsi alla loro situazione, ormai sempre più livellata al ribasso, come quella della maggior parte dei lavoratori. Segnaliamo un interessante contributo dei compagni napoletani del CAU, che ha il merito di mettere in chiaro, fin da subito, chi è e cosa rappresenta il ministro dell’istruzione. Di seguito il comunicato:

Nella giornata del 4 settembre, in tutte le città italiane, i precari della scuola manifestano con presidi di sensibilizzazione, davanti le sedi degli uffici scolastici provinciali e delle Prefetture. La scelta di manifestare il proprio disappunto è legata alle drammatiche condizioni lavorative e di vita dei precari e della scuola tutta.

Malgrado gli altisonanti e roboanti proclami del Ministro Profumo,che indice un concorso per una manciata di immissioni in ruolo e della attuale ministro Carrozza, che sbandiera un numero irrisorio di immissioni in ruolo (autentiche briciole) a fronte della richiesta reale delle scuole , nulla è cambiato nella scuola italiana.

Nessuno ha avuto il coraggio, ovvero la volontà politica di annullare quello che era previsto dalla riforma Gelmini-Tremonti.

I tagli alla scuola, in maniera trasversale, sono accettati da “destra” a “sinistra” con eguale entusiasmo.

La situazione nelle scuole italiane non è dunque cambiata con la fine del governo Berlusconi. Il governo Monti e l’attuale governo Letta non vogliono, ancora una volta, dire basta ai tagli, non vogliono investire sulla ricerca, sul futuro, non intendono garantire il diritto allo studio (dalle materne all’università). Questa politica decisamente anti-egalitaria penalizza, soprattutto i disabili, i migranti, chi vive in territori disagiati

La situazione di continua emergenza (evidentemente voluta da chi ci governa) spinge ancora una volta i precari della scuola a scendere in piazza per chiedere:

1. il ritiro immediato dei tagli, risalente alla Gelmini;

2. immissione in ruolo su tutti i posti liberi e vacanti.

Ministro Carrozza non ci può illudere con le sue briciole, i conteggi statistici e le altre amenità che giustificano l’esiguo numero di immissioni in ruolo non può convincere nessuno, soprattutto chi vive la scuola. Ancora una volta troveremo all’inizio dell’anno, cattedre vuote e ore e ore di lezione negate agli studenti.

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