“L’inceneritore di Selvapiana non si farà più” (se non converrà….)

Abbiamo trovato questo articolo del Corriere Fiorentino, dove si parla di un possibile passo indietro delle istituzioni rispetto alla ri-accensione dell’inceneritore di Selvapiana, che si trova alla Rufina.

Tutti i soggetti citati nell’articolo pongono l’accento sull’eventuale scarsa “redditività” dell’inceneritore, andando poi a parlare di raccolte differenziate, attenzione all’ambiente ecc..ecc. E’ interessante notare come le figure istituzionali mettano sempre al primo posto il fattore economico e poi, forse, la qualità della vita delle persone, è un perfetto indicatore del livello di disumanità della politica degli interessi dominanti.

Noi, in ogni caso, continueremo a seguire la questione, consapevoli che, di fronte ad una crisi ormai stagnante, le politiche di Regione, Provincia e Comune (in linea con quelle nazionali) vanno sempre nella stessa direzione: potranno anche scegliere di non riaprire il piccolo inceneritore di Selvapiana ma, purtroppo, hanno altri assi nella manica e tutti nella stessa direzione. Basti pensare alle pressioni di Enrico Rossi e dei dirigenti toscani del Pd per l’approvazione del piano di indirizzo territoriale, che riguarda l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, così come la conferma dell’inceneritore di Case Passerini, a Campi Bisenzio. Insomma, l’eventuale chiusura dell’inceneritore di Selvapiana sarebbe sicuramente una buona notizia, ma c’è da stare in guardia, parecchio.

«L’inceneritore di Selvapiana non si farà più»
Giulio Gori
PONTASSIEVE – L’inceneritore di Selvapiana non s’ha da fare: a dirlo è stato il vice sindaco di Pontassieve, Alessio Mugnai, intervistato ieri mattina da Lady Radio. «Ho visto i piani finanziari – ha detto, esprimendo una posizione personale – industrialmente parlando (l’impianto, ndr) non raggiunge un punto di equilibrio, non è redditivo». «E un ciclo industriale sovradimensionato rispetto alle necessità di un territorio che sta diminuendo la produzione di rifiuti e sta aumentando al differenziata – ha aggiunto – Per questo il Piano interregionale dei rifiuti è tutto da rifare, per questo la Regione ci sta mettendo mano». Raggiunto dal Corriere Fiorentino, Mugnai ha spiegato che l’impianto «non sta in piedi, a meno che non si decida di raddoppiare le bollette, perché i rifiuti costano più della bistecca».
Per un piccolo inceneritore come quello di Rufina (6o.ooo tonnellate di rifiuti l’anno, meno della metà di Case Passerini), il rischio è di non riuscire a giustificare gli investimenti iniziali. Proprio ieri si è tenuto il consiglio direttiva di Ato Centro (il servizio di gestione dei rifiuti): «Non è stata presa alcuna decisione ufficiale, perché dobbiamo consultarci con la Regione – spiega il presidente Alessandro Petretto ma Mugnai ha posto un problema reale: è necessario rifare valutazioni complessive sul sistema di smaltimento dei rifiuti, per verificare, quantità, costi e necessità degli impianti». Selvapiana alla fine si farà o no? « É una valutazione del tutto personale – aggiunge Petretto – ma a mio avviso non si farà»

Leggi anche:

Castello: nuovo inceneritore e ampliamento aeroporto. Un dossier per capire cosa si muove

Il nuovo inceneritore di Selvapiana: fra interessi politico economici e loschi affari di palazzo

Piana: il Pd vuole ampliare l’aeroporto e costruire un altro inceneritore

Tav, autostrada, cemento, appalti e Pd a Firenze: un po’ di memoria storica

Facebook

YouTube