Livorno: sciopero nel trasporto pubblico

Da clashcityworkers.org

Anche a Livorno si sciopera nel trasporto pubblico locale: si tratta di uno “sciopericchio” di 4 ore a fronte di un taglio salariale consistente e dell’affievolimento delle garanzie occupazionali. Per questi lavoratori si profila infatti la minaccia dell’esternalizzazione di alcuni servizi: il solito stratagemma che tanto nel pubblico quanto nel privato consente di “ridurre” i debiti spostando magicamente alcune spese da una voce di bilancio all’altra; introdurre altri privati all’interno della gestione del servizio; infine gestire in maniera più “flessibile” una forza lavoro in esubero piuttosto che “indisciplinata”. Sembra però che anche a Livorno sia giunta quella ventata di partecipazione e protagonismo che abbiamo visto a Genova: dopo l’assemblea sindacale, una settantina di lavoratori sono scesi in strada improvvisando un corteo fin sotto al Comune.
Un piccolo, ma importante, segnale di riscatto.
Nel frattempo, il 5 dicembre a Firenze (ATAF) e in tutta la Toscana, si sciopera ancora…

Di seguito pubblichiamo l’articolo di Senzasoste

ctt striscione scalinateSciopero CTT: dopo l’assemblea autisti in corteo fino al Comune
Questa mattina al deposito bus di via Meyer si è svolta l’assemblea dei lavoratori Ctt Nord (ex Atl) in concomitanza con lo sciopero di 4 ore indetto dalle sigle Faisa-Cisal e Cgil. Un’assemblea partecipata che si è sciolta dopo un’ora quando lo sciopero è continuato con un corteo spontaneo di una settantina di lavoratori e lavoratrici verso il Comune con in testa lo striscione “Giù le mani dagli stipendi”, affisso poi sulle scalinate del municipio vecchio.

Al centro delle richieste un netto no ai tagli degli stipendi e l’uscita dal CTT Nord. “Bisogna fare come a Pistoia” gridano i lavoratori. Infatti la Copit Pistoia nel CTT Nord non ci è entrata (a diferenza di Atl Livorno, Cpt Pisa e Clap Lucca che insieme ai privati di Cap e Lazzi formano il nuovo consorzio) e in un solo anno stanno riuscendo a rimettere i conti a posto senza bisogno di terapie shock.

Ma i fallimenti di questo primo anno di CTT Nord non finiscono qui: 600.000 euro di perdita ogni mese, tagli al premio produttività dei dipendenti nell’ordine di 200 euro, tolta la cassa assistenziale e il premio acquisibile dopo 25 anni di lavoro, diminuiti i buoni pasto e tolto l’incentivo alla vendita biglietti sul bus. Se prima infatti gli autisti compravano il carnet di biglietti all’azienda a 1,20 euro e lo rivendevano a bordo a 1,70 con un guadagno di 50 centesimi, ora l’azienda gliene vuole lasciargli solo 16 centesimi. A questo va aggiunta tutta una serie di lavori esternalizzati che presto causeranno esuberi e che come dicono i lavoratori “servono per far lavorare i pratesi”. I pratesi non sono altro che la famigerata CAP, cioè uno dei soci privati del CTT che è considerata un po’ il soggetto forte e il regista di questa fase di accorpamenti e di colonizzazione privata del TPL (Trasporto Pubbblico Locale).

Quali prospettive ci sono adesso? Per i lavoratori ora è prioritario difendere il proprio salario. Un autista senza il premio produttività porta a casa circa 1300 euro ma per stagionali e assunti da poco si supera di poco le 1000. Sono però tutti d’accordo che, al di là dei cospicui tagli governativi che hanno colpito il settore, ci siano anche delle responsabilità locali. L’esempio di Pistoia è quello sulla bocca di tutti ma lo è anche il fatto che sindacati e Consiglio comunale (con tanto di delibera) avevano sempre garantito che l’ingresso in CTT sarebbe stato una ventata di efficienza e razionalizzazione senza bisogno di tagli a personale e stipendi. Così non è stato, c’è tanta rabbia fra i lavoratori e forse anche un po’ di rassegnazione perché qui, a differenza di Genova, il danno è stato fatto un anno fa e ora se ne paga le conseguenze.

Il 5 dicembre ci sarà lo sciopero regionale.

Di seguito gli articoli di Senza Soste a riguardo (da notare come già da due anni la situazione creatasi oggi era denunciata e prevedibile) e il volantino distribuito da Sinistra Anticapitalista questa mattina. Redazione – 25 novembre 2013

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