Pisa – Autisti Ctt incrociano le braccia: è sciopero a oltranza

altPisa – E’ iniziata ieri la protesta dei lavoratori della Ctt che stanno letteralmente paralizzando il trasporto pubblico. La mobilitazione da ieri è permanente e gli autisti dei pullman sono più che decisi a continuare lo sciopero selvaggio finchè l’azienda non ritiri i nuovi contratti integrativi che prevedono notevoli tagli sugli stipendi. Si parla di 300 Euro in meno sulle buste paghe.

Ieri per tutta la giornata si è segnalato un adesione alla protesta del 90%: pochissimi autobus in giro per la città. Nel tardo pomeriggio circa duecento lavoratori si sono riuniti in assemblea nel parcheggio di Piazza Sant’Antonio, dove hanno deciso di fermarsi, mentre una numerosa delegazione, circa quaranta operai, sono entrati in consiglio comunale, il quale è stato sciolto dagli stessi consiglieri durante le contestazioni fatte anche dai bancarellai sgomberati da Piazza dei miracoli un mese fa. Tornati dal Comune e riuniti tutti insieme, gli autisti hanno deciso di fermarsi a oltranza portando tutti i mezzi al deposito di Ospedaletto. Nel tragitto gli autisti hanno formato una lunga carovana che ha attraversato tutta la città, passando dai lungarni e sotto al Comune.

Gli utenti dei trasporti pubblici, nonostante il disagio causato dalla protesta, accettano e condividono lo sciopero: non solo tagli sugli stipendi dei dipendenti Ctt, anche gli utenti sono in balia della violenta privatizzazione che sta causando l’innalzamento dei costi dei biglietti ed una scarsa manodopera pericolosa per l’incolumità dei viaggiatori e di chi li trasporta.

Durante l’assemblea pomeridiana, una delegazione di autoferrotranvieri è giunta da Roma per unirsi alla lotta dei dipendenti Ctt. E’ stato un buon momento di confronto tra esperienze di lotta che stanno maturando contro le privatizzazioni e l’austerità.

Ieri sera in tarda serata fino alle dieci, i lavoratori hanno presidiato il deposito e hanno deciso per il picchetto di stamani.alt

Già dalle 4 di mattina decine e decine di autisti si sono messi di fronte ai cancelli, posizionando anche alcuni mezzi per il blocco totale. Nessun autobus è partito dal magazzino fino ad adesso.

Il numero dei lavoratori è salito tantissimo, soprattutto quando alle 8 sono arrivati i dirigenti negli uffici. Ad accoglierli c’erano circa duecento lavoratori che hanno contestato le scelte di questa azienda: “guidateli voi i pullman per 900 Euro al mese, Vergogna!”.

Verso le dieci il presidio si è spostato in piazza Sant’Antonio dove si sono ritrovati gli autisti insieme ai meccanici e ad altri lavoratori che svolgono attività nel Circolo Ricreativo “Il Tranviere”, sfrattato dalla loro sede pochi mesi fa dall’azienda, ostacolando così un’importante spazio di aggregazione e attività sociale che il Circolo porta avanti da quaranta anni.

Il presidio ha deciso poi di spostarsi in corteo che è passato per Corso Italia, comunicando con la città, con volantini e striscioni, i motivi di questa protesta. Tanti applausi e solidarietà dai bancarelleai e dai commercianti.

Il corteo è arrivato fin sotto il Comune, dove ad attenderli c’era soltanto la polizia e i portoni chiusi. Questa scena si presenta ogni qual volta che i cittadini protestano sotto ai palazzi del potere: nessuna risposta concreta da parte delle Istituzioni quando i lavoratori scendono in piazza contro i licenziamenti, quando gli sfrattati protestano per il diritto alla casa popolare o quando gli studenti rivendicano il fatto di studiare in scuole fatiscenti.

Il Partito Democratico sta sempre di più perdendo consenso tra i pisani: è sotto gli occhi di tutti quanto questi politici incompetenti stanno distruggendo i servizi pubblici ed essenziali per la città dimostrando quanto siano più importanti i loro profitti invece che i diritti delle persone.

altUna protesta insomma che ha tanto da dire ma soprattutto dimostra il potere che hanno in mano i lavoratori dei trasporti: il blocco totale dei pullman sta paralizzando le città toscane: scioperi, manifestazioni e blocchi anche in tutta la provincia di Pisa e di Livorno, ma anche a Firenze e all’Isola d’Elba i lavoratori stanno incrociando le braccia. creando grandi disagi.

Questo è il potere che hanno in mano i lavoratori: scegliere di fermarsi, rischiando precettazioni e multe ma senza mai cedere di un millimetro di fronte ai ricatti o ai contentini delle Istituzioni. La lotta dunque andrà avanti ad oltranza.

La redazione di Infoaut continuerà a seguire il corso di queste mobilitazioni che stanno paralizzando la città e che sempre di più mirano a stanare i responsabili dell’austerità.

da Infoaut Pisa

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