La verità sui contratti di solidarietà alla Piaggio di Pontedera

http://3.citynews-pisatoday.stgy.it/~media/originale/8769541273853/piaggio-sciopero.jpgPubblichiamo questo comunicato dei delegati FIOM Piaggio, sulla situazione dei lavoratori dello stabilimento di Pontedera. Tratto da Il Manifestino

Sugli accordi di solidarietà occorre fare chiarezza. Al contrario di quanto viene sbandierato, rispetto alla CIG, ai lavoratori vanno pochi soldi, che compensano solo in piccola parte la perdita del premio di produzione, mentre per la Piaggio rappresentano un grande guadagno.

Confrontiamo gli argomenti di chi li ha voluti e firmati con la realtà dei fatti.

La Piaggio dichiara nel 2013 una diminuzione dei volumi di vendite per le 2 ruote complessivamente di poco superiore al 20% rispetto al 2010, e secondo l’accordo sarebbe questa la ragione dei contratti di Solidarietà.

QUESTA MOTIVAZIONE NON REGGE:

- La riduzione delle ore lavorate nel 2013, per gli operai a tempo indeterminato, rispetto al 2010, è solo del 7-8%, come si capisce dalla ventina di giorni in più di Cassa Integrazione.

- E deve essere così perché l’assenza nel 2013 dei lavoratori stagionali e l’uscita di 300 operai con la mobilità del 2011 avrebbe già coperto, a parità di ritmi di lavoro, una riduzione della produzione del 20 per cento.

Perciò la riduzione delle ore lavorate per gli attuali occupati può venire solo DELL’AUMENTO DEI RITMI DI LAVORO E DALLE IMPORTAZIONI DALL’ESTERO, e non ha niente a che fare con i numeri delle vendite dichiarati nel contratto di Solidarietà.

Per le stesse ragioni anche il numero di “esuberi” scritto nell’accordo è DEL TUTTO INFONDATO, come del resto sa benissimo la Direzione Piaggio, che in un comunicato sui giornali a Dicembre dice che “non è stato dichiarato alcun esubero, abbiamo cominciato a discutere di solidarietà solo perché ce l’hanno chiesto i sindacati, che ritengono questo strumento meno penalizzante in busta paga rispetto alla cassa integrazione”.

Ma perché allora l’accordo? E’ semplicissimo: alla Piaggio è stata regalata da Sindacati e Istituzioni la definizione di AZIENDA STAGIONALE. Grazie a questo ha potuto utilizzare ogni inverno la Cassa Integrazione. ORA LA SOSTITUISCE CON LA SOLIDARIETA’ perché ci guadagna molto, grazie alla riduzione del 35 per cento dei contributi sulle ore lavorate. Ma la Solidarietà si può applicare solo dichiarando “esuberi”, e per farla fare a tutti i lavoratori e coprire con i soldi dell’INPS la fermata invernale ha dovuto dichiarare IN ESUBERO 1/3 DEI DIPENDENTI.

Chi ci guadagna? Assumiamo che la Solidarietà si applichi a una riduzione di ore lavorate pari a quella 2013:

- Gli operai della 2R e meccaniche avranno in media circa 350 euro in più all’anno rispetto alla normale CIG, ma ne hanno persi 1200 di premio non pagato per il 2012 e almeno altri 1200 la Piaggio sicuramente li vorrà trattenere anche per il 2013, con la scusa dello “stato di crisi”. Totale: ogni operaio avrà perso in due anni 2050 euro.

- La Piaggio ha già guadagnato dalla Solidarietà 3 milioni e mezzo per il 2013 e ne guadagnerà almeno altri 5 per il 2014. Inoltre avrà sottratto a ciascun lavoratore 2400 euro di premio, in tutto 7 milioni. Guadagno totale: 15 milioni e mezzo, che andranno ad aumentare i dividendi per gli azionisti, che sono stati 33 milioni nel 2012.

Chi ha firmato ha fatto gli interessi dei lavoratori o quelli della Piaggio? Che cosa ha fatto per impedire il furto del premio? Dov’era chi ha firmato quanto aumentavano i ritmi di lavoro e crescevano le importazioni di pezzi?

Molti di loro erano troppo occupati a boicottare gli scioperi e le rivendicazioni. Per le Segreterie FIOM, con cui siamo sulla Solidarietà alla Piaggio in totale dissenso, come si concilia il riconoscimento di uno stato di CRISI INESISTENTE, incompatibile con le decine di milioni di dividendi distribuiti, con il sostegno più volte dichiarato alla Piattaforma approvata dai lavoratori, che diventa in questo modo più difficile da portare avanti? Sottomettersi alle pretese e alle “strategie” dell’Azienda mette sotto ricatto i lavoratori e ne indebolisce le rivendicazioni. Questo insegna la storia alla Piaggio negli ultimi 20 anni.

Lavoratori, se non affrontiamo le questioni vere che abbiamo davanti andrà solo peggio:

Limitazione e controllo delle importazioni

Certezza del salario aziendale

Diminuzione dei ritmi di lavoro

Sono i punti cardine della nostra Piattaforma per l’Integrativo, che non a caso in tanti, insieme alla Piaggio, cercano di affossare e che bisogna invece affermare e sostenere con le necessarie azioni di lotta.

Delegati FIOM Piaggio

Bellagamba Antonella, Cappellini Massimo, Guezze Giorgio, Malventi Massimiliano

Porticati Rossella, Selmi Simone, Tecce Adriana

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