Continuano i tentennamenti istituzionali sulla costruzione dell’inceneritore di Selvapiana

Riceviamo dai comitati di Pontassieve e la Rufina, rispetto all’eventuale contruzione dell’inceneritore di Selvapiana (la Rufina).

VOGLIAMO UNA POSIZIONE CHIARA E DECISA SULL’INCENERITORE DI SELVAPIANA

Dopo anni di opposizione, di proposte e di iniziative (che hanno visto coinvolte centinaia ed in alcuni casi migliaia di abitanti della Valdisieve) rimaste sempre senza alcuna risposta, oggi tutti i candidati a sindaco già nominati di Pontassieve sembrano convenire sulla questione inceneritore di Selvapiana che al momento, a causa di una riduzione del flusso GARANTITO di rifiuti all’impianto, nessuno si direbbe intenzionato a costruire.

E’ compito nostro però ricordare che l’impianto ad oggi è regolarmente inserito in tutti gli atti ufficiali di Provincia e Regione, ha TUTTE le AUTORIZZAZIONI per poter partire, e dagli ultimi atti di ATO si evince solo una MORATORIA di 12 mesi (prorogabile per altri 12). Visto che possono cambiare le esigenze in così poco tempo, temiamo che dopo la moratoria tutto potrebbe tornare come prima.

Un’attenta lettura dei punti programmatici dei due candidati a sindaco del centro-sinistra di Pontassieve, non ci fanno comunque stare tranquilli.

Sul programma di Monica Marini, si legge:” Una città pulita e sana che fa della raccolta differenziata il proprio vanto premiando i cittadini virtuosi per non avere più bisogno del termovalorizzatore”; mentre il programma di Samuele Fabbrini riporta:” Insieme verso Rifiuti Zero: consolidiamo la raccolta differenziata e lavoriamo sulla riduzione dei rifiuti”. Le due posizioni possono definirsi adeguate e propositive per un nuovo modo di gestione dei rifiuti e perciò hanno un senso solo se il nuovo inceneritore di Selvapiana non sarà costruito. Entrambe le posizioni sono però ben lontane dalla soluzione netta e definitiva che vorremmo noi e gran parte della popolazione e che potrebbe essere così riassunta: <Cancellazione da tutti i piani ufficiali di Provincia e Regione dell’inceneritore di Selvapiana, adesione al progetto “Rifiuti Zero” senza ricorrere all’incenerimento per i rifiuti residui, così come prevede la “Carta di Napoli”, in modo da non scaricare il problema su altri impianti (come Case Passerini), incentivare invece nuovi centri di riuso e recupero sul nostro territorio>.

Invitiamo dunque i candidati, se la loro volontà è effettivamente quella di non costruire il nuovo “mostro”, ad integrare i propri programmi in modo tale da fugare ogni dubbio e dicendo onestamente ai cittadini quali siano eventuali altri problemi.

In caso contrario dovremmo pensare che ci troviamo di fronte alle solite chiacchiere pre-elettorali e che questa maggioranza in caso di rielezione, riconfermerà anche la volontà di non opporsi al progetto già esistente e ad un passo dall’avvio. In questo caso non potremmo fare altro che sfiduciarla negandole il voto ed invitando la popolazione a fare altrettanto.

L’intera popolazione della Valdisieve sa che il tema ambientale e l’inceneritore in particolare è capace di spostare in maniera consistente il voto di primavera. Adesso tocca agli aspiranti sindaci dimostrare in maniera chiara che ci si possa fidare di loro.

Rete Ambientale Valdisieve

Comitato Valdisieve

Associazione Valdisieve

Associazione “Vivere in Valdisieve”

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