Toscana: l’acqua più cara d’Italia

Evviva! con ACQUE SPA siamo i primi in assoluto.

acqua soldiAbbiamo superato tutti con ACQUE Spa, da Pisa alla Val d’Elsa abbiamo l’acqua la più cara d’Italia, lo dice la Federconsumatori che conferma lo studio di Cittadinanzattiva (Toscana [2]) di qualche mesi fà.

http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20140513112219

La Toscana rimane la regione con le tariffe più alte di tutta Italia da sempre, da quando è stata privatizzata la gestione del servizio idrico e i due più grandi gestori regionali fanno da anni più profitti: PUBLIACQUA Spa nel solo 2013 ha guadagnato 44 milioni di euro con le nostre bollette, ACQUE Spa soltanto 10,6 milioni e prevedono per i prossimi 8 anni, alla fine della loro concessione, per ACQUE Spa guadagni per quasi 200 milioni mentre per PUBLIACQUA Spa più di 255 milioni (una media di 32 milioni per anno).

Meno male che il referendum del 2011 aveva sancito la fine dei profitti sulla gestione dell’acqua! purtroppo questo è quel che ci offre il mercato e la privatizzazione dei servizi: bollette illegittime (sentenza TAR Toscana) e investimenti programmati pagati in tariffa ma mai realizzati (31 milioni per ACQUE e 70 milioni per PUBLIACQUA).In epoca di crisi i servizi essenziali continuano a produrre grassi profitti e sarà per questo che le nostre due Spa pensano di farsi prolungare per altri 5 anni la concessione venduta loro dai nostri sindaci per una miseria (18,3 milioni per ACQUE e 60,1 milioni per PUBLIACQUA) che saranno tutti recuperati a fine concessione, quando dovremo pure pagare per tornare a una gestione interamente pubblica (67 milioni ad ACQUE Spa e 52,1 milioni a PUBLIACQUA).Malgrado questi numeri la situazione dell’acqua rimane critica nella Val d’Elsa, dove soprattutto a Poggibonsi e San Gimignano si beve acqua “in deroga” da anni, con tassi di solfati alle stelle, anzi la zona ovest di Poggibonsi ha superato anche i limiti delle deroghe autorizzate con un tasso di solfati, nel secondo semestre del 2013, di 425 mg/L (limiti 250mg/L).

Questo stato dell’acqua è regolare dal lontano 2002, anno dell’entrata dei privati nella gestione del servizio idrico, dunque non si tratta di emergenza dovuta alla siccità come nel 2012, ma di un problema non risolto per un servizio pagato caramente, non efficiente e dannoso per la salute dei cittadini.

COMITATO EMPOLESE-VALDELSA ACQUA PUBBLICA

13 maggio 2014

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