Lo Sblocca Italia di Renzi serve anche per costruire l’inceneritore a Case Passerini

http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2014/10/BytVcTDCMAEuwEv1.jpgIL DECRETO SBLOCCA ITALIA RILANCIA L’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI
E FIRENZE VA VERSO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DI CASE PASSERINI

Molti paesi UE come la Germania, la Svezia e la Danimarca, che notoriamente hanno basato per anni le loro politiche di gestione dei rifiuti sull’incenerimento, stanno gradualmente riducendo il loro numero d’impianti, grazie all’elevata percentuale di raccolta differenziata, che permette di inviare sempre più materiali al riciclaggio generando nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro.

Mentre in Europa si punta a ridurre il numero d’inceneritori, in Italia il governo Renzi con il decreto Sblocca Italia rilancia l’incenerimento dei rifiuti nel nostro Paese. Nell’art. 35 dello Sblocca Italia, vengono definite le “Misure urgenti per l’individuazione e la realizzazione di impianti di recupero di energia, dai rifiuti urbani e speciali, costituenti infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”. Gli inceneritori vengono dipinti come impianti che tutelano la salute e l’ambiente e che promuovono la raccolta differenziata ed evitano la costruzione di nuove discariche. Sempre nello stesso articolo, vengono ridotti della metà i tempi per la valutazione d’impatto ambientale e con essi anche quelli per la presentazione di eventuali osservazioni.
Gli impianti d’incenerimento dovranno funzionare al massimo delle loro capacità, che vuol dire bruciare rifiuti urbani e speciali provenienti anche da altre regioni. Questo comporta che regioni virtuose che hanno raggiunto buoni livelli di raccolta differenziata e che stanno riducendo il ricorso all’incenerimento, vedranno vanificare il loro impegno con l’importazione di rifiuti da altre regioni.

Questa legge sembra scritta proprio per facilitare la realizzazione dell’incenerimento di Case Passerini che la società Qthermo (Quadrifoglio + Hera) vuole costruire a Firenze.
Il progetto prevede la costruzione di un impianto per bruciare circa 200 mila tonnellate di rifiuti l’anno, per un costo di realizzazione di 135 milioni di euro. L’iter autorizzativo è giunto quasi al termine, infatti è stata già approvata la valutazione d’impatto ambientale (VIA); ora si attende il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) che secondo i tempi procedurali dovrebbe arrivare entro fine anno.
Dopo l’approvazione della VIA, da parte della provincia di Firenze, il Comitato per la piana a Rifiuti Zero ha presentato un ricorso al TAR per contestare la delibera, in quanto molti fattori di rischio non sono stati presi in considerazione, come ad esempio l’effetto cumulativo delle emissioni, la vicinanza al centro abitato e le possibili alternative all’incenerimento dei rifiuti.
La raccolta differenziata a Firenze e provincia stenta a decollare e sembra quasi che la Quadrifoglio sia rassegnata ad ottenere una raccolta differenziata che non superi il 50%, in modo da giustificare il bisogno di un inceneritore per lo smaltimento dei rifiuti. Basterebbe applicare un sistema di raccolta differenziata spinto (porta a porta) e una tariffazione puntuale (paghi in base a quello che produci) per raggiungere percentuali di differenziazione superiori al 70%, come dimostrato dall’esperienza del Consorzio Contarina che serve più di 500 mila abitanti nella provincia di Treviso. Ma la strada intrapresa è un’altra ed è quella dell’incenerimento dei rifiuti.

Vogliamo che anche a Firenze come in tutto il resto del Paese si applichino le buone pratiche, attraverso le quali poter ridurre, recuperare, riciclare e compostare i rifiuti, evitando così la costruzione di nuovi inceneritori che graverebbero sull’ambiente, sulla salute e sull’economia di interi territori.

Non abbiamo bisogno dell’art. 35, ma solo di buone pratiche che ci guidino verso Rifiuti Zero.

Rifiuti Zero Firenze

Leggi anche:

Sblocca Italia, gli aiuti a Enel e alle ex municipalizzate con inceneritori “strategici”

[Brescia] C’era una volta l’inceneritore

Associazioni e cittadini ricorrono al TAR contro l’inceneritore di Case Passerini

A chi giova l’inceneritore a Case Passerini. E a chi no

Aeroporto – Il Pd conferma la volontà di allargare la pista e costruire l’inceneritore

La giunta Nardella non è proprietaria di Firenze, autorganizzazione per difendersi dalla speculazione

Come è nato il Pd di Renzi: un terremoto all’interno dei poteri forti di Firenze

Aeroporto di Firenze: in volo verso il G8

Gli affari del signor Gi-otto

Facebook

YouTube