Londra – #BusStrike, le ragioni dei lavoratori

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Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un breve articolo, in cui cercavamo di delineare e dare un primo commento a quello che era stato lo sciopero degli autisti di bus di Londra del 13 Gennaio. Perché reputavamo (e reputiamo) importante lo sciopero di Londra e la necessità di soffermarsi su di esso? Essenzialmente per due motivi.
Innanzitutto, per il carattere unificante che lo sciopero e l’impostazione complessiva della mobilitazione hanno saputo dimostrare nello sviluppo delle parole d’ordine e delle rivendicazioni (vedi volantino). “Stesso lavoro, stesso salario!”, a fronte di 30 anni di devastanti liberalizzazioni che oggi producono uno scenario “londinese” con 18 compagnie di trasporto e più di 80 tipi di contratti di lavoro. Elemento questo di assoluta rottura e controtendenza in uno scenario dove, l’opportunismo (in qualsiasi paese) tende, al contrario, a frammentare e suddividere, esasperando il terreno aziendalista della lotta. Un terreno dove la classe lavoratrice perde già in partenza.
Il secondo elemento che rende importante questo sciopero è rappresentato dal contesto sociale, sindacale, politico nel quale si colloca. Ossia quello del generale attacco che il governo (in questo caso quello di Cameron) sta portando avanti e che si muove su due binari: taglio dei salari ai dipendenti pubblici e ingessatura della procedura d’indizione di sciopero. Ma anche quello di un lento, ma costante, risveglio della classe lavoratrice. Gli scioperi dei lavoratori dei trasporti di Londra si collocano, in questo senso, in un generale processo di mobilitazione che sta vedendo muoversi lavoratori di diversi settori (il 29 sarà il turno dei lavoratori della Sanità), in maniera sempre più trasversale e sempre più distaccata dalla dinamica del singolo posto di lavoro. Elemento da seguire con attenzione. Per questo, pubblichiamo, di seguito, uno dei comunicati sindacali che il sindacato UNITE! ha fatto circolare sullo sciopero degli autisti, perché reputiamo riporti bene l’atmosfera e il senso della mobilitazione e l’ambito in cui è inserita.
Appena possibile inseriremo altro materiale, cercando di seguire la dinamica delle mobilitazioni di queste settimane.

Quando i lavoratori degli autobus londinesi vedono rosso. Migliaia in sciopero per un sistema salariale equo!
Nel periodo precedente allo sciopero dei bus londinesi di oggi (13 gennaio), il segretario dei trasporti Patrick McLoughlin ha criticato l’azione perchè presumibilmente mancava del supporto della maggior parte dei suoi membri.
Che tipo di mandato è questo?” ha chiesto, riferendosi all’affluenza al voto per lo sciopero. Ma così come è iniziata la giornata nelle prime ore del mattino, gli autisti degli autobus hanno provato quanto forte fosse quel mandato. Migliaia di autobus – un incredibile 70% del servizio della città – sono rimasti patcheggiati nei loro garage quando decine di migliaia di autisti hanno sostenuto la linea del picchetto lungo la capitale.
Scioperanti a Camberwell hanno dato il loro supporto in solidarietà, così il segretario generale della Unite Len McCluskey ha dichiarato alla folla di autisti che si stava ammassando, molti dei quali sono arrivati nel freddo e sotto la pioggia molto prima che la città si svegliasse.

MESSAGGIO
Stiamo mandando un messaggio ai padroni oggi,” ha detto McCluskey. “Se credono anche solo per un minuto che permetteremo che l’ingiustizia prosegua in questa città, è meglio che ci ripensino. La nostra solidarietà è solida come la roccia”, ha proseguito, salutando il travolgente supporto allo sciopero.
Londra è la più grande capitale al mondo, e voi siete il sangue che scorre attraverso le vene di questa città,” McCluskey ha detto agli autisti. “Senza di voi, questa città non funzionerebbe.” Ha incoraggiato gli scioperanti e restare fermi nella loro risoluzione.
Quando esiste un’ingiustizia, le uniche persone che possono aggiustare le cose sono i semplici lavoratori,” ha detto.

STESSO SALARIO PER LO STESSO LAVORO
Per quanto i media e i cinici politici inevitabilmente dipingano gli scioperanti come avidi ed esigenti, gli autisti di Londra chiedono solo un accordo collettivo su salario e condizioni per tutti i 18 differenti bus operator della città.
Per come funziona adesso il sistema, alcuni autisti guadagnano meno di altri per lavorare su esattamente le stesse tratte, con una differenza di oltre 3 sterine l’ora.

Tyrone Longville, autista di autobus da 13 anni, dice che i lavoratori dei trasporti come lui non chiedono la luna. “Tutto questo non è per prendere un mucchio di soldi da queste compagnie,” dice. “Vogliamo semplicemente rispetto come lavoratori – vogliamo una paga decente, termini e condizioni decenti. Alla fine della giornata, è TfL (Transport for London) che paga queste compagnie quindi, alla fine, è di denaro pubblico che stiamo parlando. Non riguarda solo noi, si parla di erigersi a difesa di un proprio e giusto uso del denaro pubblico.”

Danny Johnson, un altro autista veterano di 7 anni, concorda.
Facciamo lo stesso lavoro a Londra, subiamo le stesse pressione, ma abbiamo tutti diversi salari,” dice. Diciamo che sei un poliziotto nel sud di Londra, e guadagni 300 sterline a settimana, e un poliziotto nel nord di Londra ne guadagna 500, ma avete entrambi a che fare con esattamente le stesse situazioni e le stesse persone. Non vorreste essere pagati uguale? E’ la stessa cosa con gli autobus, noi abbiamo a che fare con gli stessi passeggeri e guidiamo sulle stesse strade. Ecco perchè siamo qui oggi – stesso salario per lo stesso lavoro.”

PRESSIONE INSOSTENIBILE
Matthew Virgo ha iniziato a guidare autobus 4 mesi fa, e conosce fin troppo bene le lotte che i nuovi assunti devono affrontare. I salari di base dei nuovi assunti sono così bassi che semplicemente non puoi viverci a Londra,” dice. “Come puoi farti una famiglia e comprarti una casa? E’ impossibile.” Virgo spiega che il basso salario che guadagna è in contrasto con le condizioni incredibilmente stressanti con cui gli autisti devono avere a che fare ogni giorno. Sopportiamo molti abusi a lavoro e in più abbiamo lo stress di trasportare centinaia di passeggeri,” dice.

Tolani Jinadu guida autobus da più di una decade, dice che gli autisti di lunga data camminano sul filo del rasoio per mantenere i salari alti basati sulla loro esperienza.
Se un autista veterano viene licenziato, dice, verrà messo a paga base da neo assunto quando viene assunto da un’altra compagnia, anche se ha anni di esperienza.
Spiega che non è inusuale per autisti di lunga data in particolare essere presi di mira e licenziati anche per le più piccole infrazioni, in quello che lei crede essere un tentativo di tagliare i salari degli autisti più esperti. Conosco un autista che ha lavorato per la stessa compagnia per più di dieci anni, e loro lo hanno licenziato per un vetro rotto.
Quando ho iniziato in una nuova compagnia dopo 12 anni di esperienza, sono stata messa allo stesso livello di paga di chi aveva appena passato l’esame di guida. Ho perso 3 sterline l’ora. Adesso ho a malapena abbastanza soldi per mangiare.

UNA TARIFFA, UN SALARIO
E’ contro questo assurdo sistema salariale, naturalmente progettato per mantenere i salari bassi, che gli autisti stanno lottando. Il segretario regionale di Unite Peter Kavanagh sostiene che ogni altra cosa della rete degli autobus londinese è regolata.
Il prezzo del veicolo, il prezzo del carburante, le tariffe, il fatturato delle tariffe, tutto é uniforme,” dice. “L’unica variante è il salario del lavoratore.”
Quando dei percorsi vengono appaltati, sono i salati ad essere tagliati per vincere l’appalto,” dice. Kavanagh prende ad esempio altri paesi in Europa, come la Germania, la Svezia e l’Olanda, dove le federazioni dei datori di lavoro dei trasporti si sono seduti con i sindacati per negoziare accordi per salari equi e uniformi.
L’assistente segretario generale della Unite Steve Turner dice che lo sciopero di oggi è parte di un’ampia lotta contro i peggiori eccessi della privatizzazione.
Tutto questo ha a che fare con la lotta contro 30 anni di privatizzazioni dei nostri servizi di autobus e contro la corsa verso il fondo nella principale capitale del mondo,” dice.
I passeggeri pagano una tariffa, gli autisti dovrebbero ricevere un salario, questa è la realtà,” ha aggiunto. “Per raggiungere ciò, abbiamo bisogno che le 18 compagnie di autobus vengano a sedersi ad un tavolo di negoziazione. Fin’ora si sono rifiutate, ma si erano rifiutate anche agli Olympic adwars due anni fa. Ma abbiamo vinto quella battaglia, e vinceremo questa esattamente nello stesso modo – con i lavoratori fianco a fianco in solidarietà.

da https://lanternarossa.wordpress.com/

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