Sei ore di picchetto per rinviare l’ennesimo sfratto: sabato 31 corteo da pzza Puccini

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Sei ore di picchetto e trattativa stamattina allo sfratto per morosità incolpevole di due donne e un bambino in via Petrella 62.
Una trentina di uomini e donne del Movimento era lì per garantire che Elena, la madre e il figlio, uscissero di casa solo con una sistemazione provvissoria in cui poter aspettare l’assegnazione della casa popolare.

Elena ha diritto alla casa popolare. E’ terza in graduatoria. Ma per lei, come per tutte le altre famiglie, non esiste possibilità di “passaggio da casa a casa”.

“Esci di casa e tra qualche mese avrei l’assegnazione, sennò nulla”.

E’ questo il meccanismo perverso che oggi regola nel Comune di Firenze le assegnazione degli alloggi ERP…

Un dispositivo apparentemente insensato che trova spiegazione solo dentro ad una logica ricattatoria e vigliacca che il Comune mette in campo contro le famiglie sotto sfratto e a tutela dei proprietari…

“Vai da un amica, prendi una casa in affitto per qualche mese (???), trovati un lavoro (????)”. Solo questi “preziosi consigli” l’amministrazione comunale ha da offrire a chi vive l’emergenza abitativa. Come se la crisi non fosse una realtà…

Sei ore di resistenza ci sono volute per fare in modo che Elena e la sua famiglia non andassero sotto ad un ponte ad aspettare l’assegnazione dell’alloggio popolare…

Vergognoso come al solito il comportamento del Servizio Sociale, il cui ruolo sembra essere ufficialmente diventato quello di distribuire alle famiglie insulti, ricatti e umiliazioni. Soprattutto quando si tratta di famiglie che alzano la testa e rivendicano i propri diritti, come quella di Elena: in questi casi si aggiunge anche la vendetta.

La verità è che l’emergenza abitativa sta arrivando ad un punto di non-ritorno. Il Comune di Firenze non ha da offrire nemmeno posti nelle strutture di emergenza per le tantissime famiglie sfrattate e pensa di risolvere l’emergenza abitativa dichiarando guerra alle case occupate.

Assessori, dirigenti, servizi sociali dimostrano ogni giorno di vivere in un altro mondo. Nel mondo reale, in cui l’austerità distrugge diritti e vite, la rabbia cresce: sabato 31 gennaio ore 16 saremo in centinaia in piazza Puccini per dimostrarlo con una grande manifestazione contro gli sfratti.

Movimento di Lotta per la Casa

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