La prefettura ricorre in appello contro i lavoratori ATAF, giovedì presidio in Viale Mille

La prefettura ricorre in appello contro i lavoratori che hanno vinto il ricorso alla multa di 600 euro x gli scioperi del dicembre 2013. Giovedì 9 aprile si terrà una protesta dei COBAS presso la prefettura. Di seguito il comunicato COBAS.

La Prefettura ricorre in appello…l’ennesima vergogna

Fino ad oggi sono stati oltre 100 i ricorsi vinti dal nostro studio legale contro le sanzioni comminate dalla Prefettura per lo sciopero del 6 dicembre 2013. Meno della metà, solo 46, sono stati i giudizi contrari.

Sapere che lo stesso identico comportamento viene valutato come legittimo o meno, a seconda del giudice che ha in carico la causa, ci sembra assurdo…

Ancora più assurdo ci pare, vuoi per ragioni politiche o vuoi perché quel numero di cause vinte dai lavoratori proprio non gli va giù, che la Prefettura abbia deciso di far appello contro le sentenze che ci hanno dato ragione. E non solo, anche qui l’ingiustizia prosegue perché magari non le appelleranno tutte ma solo alcune, visto che spesso non si presentano nemmeno in udienza e di alcune cause ignorano l’esito. Ancora non ci è dato sapere quanti appelli presenterà l’Avvocatura dello Stato, che difende la Prefettura senza spesa per quest’ultima ma solo per noi cittadini che contribuiamo al pagamento dei loro stipendi…

Che dire… complimenti a coloro che, padroni di potersi divertire passando le giornate in tribunale, possono permettersi anche di continuare a prendere in giro gli Autisti che si sono esposti in cause con l’unico intento di far valere i propri diritti.

A differenza di ogni normale cittadino che prima di far causa, e ancor di più prima di ricorrere in giudizio, deve pensarci bene e valutare se con il proprio stipendio riesce a pagarci anche l’avvocato, bolli e spese legali, questi personaggi sono liberi di sperperare i soldi dei contribuenti (ogni ricorso alla fine gli costerà oltre 200 euro, senza contare le eventuali spese legali in caso di sconfitta) per mantenersi l’agenda piena di impegni!

Ma non sarebbe più opportuno destinare i fondi pubblici ad altre cause di interesse comune? Gli esempi sarebbero infiniti, potremmo suggerire di investirli per migliorare il trasporto pubblico…. per esempio!!!

Come sempre, sarà il nostro legale a chiamare i “fortunati” che purtroppo dovranno farsi difendere in appello e se per gli iscritti sarà la nostra organizzazione a farsi carico delle spese, ai non iscritti, qualora volessero usufruire sempre della loro assistenza abbiamo pattuito la richiesta di un contributo di € 50.

Naturalmente crediamo che tutto questo non possa passare in silenzio quindi stiamo valutando l’idea, subito dopo pasqua, di far sentire ed urlare tutta la nostra rabbia direttamente sotto le finestre del palazzo.

Firenze 1 aprile 2015

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