Salvini contestato a Livorno: mostra il dito medio e se ne va dopo poco. Foto e video

Riportiamo di seguito il report della contestazione a Salvini scritto dai compagni di Senza Soste, il comunicato dei Comitati autonomi Ex caserma Occupata e l’appello che chiamava la contestazione a Salvini

Report della giornata di Salvini a Livorno: 10-15 persone ad aspettarlo al gazebo della Lega circondato da polizia e “buttafuori”. Qualche centinaio di persone a cantare Bella Ciao con lancio di uova e pomodori. Una bandiera della Lega bruciata. In poche parole Salvini è arrivato a Livorno, a nosao l’immancabl felpa con il nome della città, ha fatto il dito medio ai manifestanti ed ha passato il poco tempo in cui è rimasto, in piedi su una panchina con il tablet a riprendere i contestatori. Poi se ne è andato a gambe levate senza fare il giro del mercato come annunciato. Non c’è che dire, un politico di spessore. Oltre a passerelle, felpe e slogan, il nulla. E se non parla di immigrazione gli argomenti sono già finiti. Considerato il fatto che a Livorno il suo partito non esiste e i presenti erano più assimilabili ad un fan club che ad un soggetto politico, si può passare oltre. Probabilmente prenderà anche tanti voti in quanto fenomeno mediatico-televisivo martellante, ma anche oggi si è visto che sul territorio è inesistente. Chi invece vuole bene a Livorno, passate queste passerelle, torni a fare lavoro politico ad occuparsi di cose serie. Ce n’è tanto bisognoo. redazione 22 aprile 2015

Le foto e il video della contestazione a Salvini

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Il comunicato dei Comitati autonomi Ex caserma Occupata

Salvini cacciato da Livorno

La Livorno antifascista, democratica e popolare ha risposto all’appello. Nonostante il giorno fosse lavorativo centinaia di persone, lavoratori, migranti e gente comune ha contestato il razzista Salvini che dopo pochi minuti e dovuto andare via cancellando il “giro” all’interno del mercato.

Lo diciamo da sempre e oggi lo ripetiamo. Non riceviamo lezioni di democrazia da persone che fanno dell’intolleranza e del razzismo la propria  “fede” politica . Non prendiamo lezioni da chi gioisce quando muoiono in mare 700 persone bambini compresi.

E’ proprio nell’indifferenza che partiti come la Lega Nord hanno potuto in questi anni e anche in Toscana, propagandare le loro idee fasciste. A Livorno non succederà.

Ma chi sono i leghisti a Livorno? Che cosa fanno?

Sabato scorso c’è stata una grande manifestazione di lavoratori e lavoratrici che uniti cercano di sostenere quotidianamente le varie vertenze in atto. Tutti i giorni le nostre sedi sindacali e i nostri sportelli anti-crisi sono pieni di famiglie Livornesi e migranti che si autorganizzano e ricevono un aiuto concreto per affrontare questa crisi.  Le assemblee dei comitati vedono la partecipazione ogni settimana di centinaia di persone. Interveniamo quando le famiglie vengono sfrattate o sgomberate dalla propria casa pignorata dalle banche. La mensa popolare in via dei mulini offre pasti gratuiti o a prezzi popolari a tutti i disoccupati che ne facciano richiesta. Abbiamo diverse strutture di sostegno, orti urbani, palestre popolari  e portali di informazione libera e indipendente.  Per la nostra attività politica e sociale abbiamo accumulato in due anni 150 procedimenti penali.

Facciamo tutto questo consapevoli che i problemi della nostra città e del nostro paese non sono certo qualche centinaio o migliaio di profughi che scappano dalle guerre e dalla fame come abbiamo fatto noi per anni. In un paese dove la corruzione costa alla collettività circa 60 miliardi l’anno. Dove un manager di una società come la Fiat si permette di prendere uno stipendio pari a quello di 6400 operai. Un paese devastato dalle speculazioni e dalle “ grandi” opere qualcuno vorrebbe farci credere che i veri problemi sono gli immigrati o i Rom?. Noi sappiamo benissimo qual è il nostro vero nemico. Noi interveniamo concretamente per il lavoro, i diritti, la casa e la salute di tutti. I leghisti a Livorno non avranno mai agibilità.

Nessuno spazio per i fascisti di ieri, di oggi e di domani.

Comitati autonomi Ex caserma Occupata

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Fuori Salvini

Abbiamo appreso che la mattina di mercoledi 22 dalle ore 9:30, in via Grande, all’angolo con via del Giglio nella zona del mercato, sarà presente il razzista Matteo Salvini per un tour elettorale (da noi pagato).

Riteniamo che tale presenza sia una chiara e forte provocazione (iniziata con la presenza di Borghezio sabato 18) verso l’intera città di Livorno. Riteniamo indispensabile far capire in modo determinato che tale presenza è da ripudiare senza se e senza ma, soprattutto in questo tragico momento in cui, cercando la libertà, si muore a causa di politiche migratorie assassine, che Salvini vorrebbe ancora più restrittive. La propaganda vile e bugiarda della Lega prova in questi giorni anche a strumentalizzare l’ennesima strage in mare dello scorso 19 aprile. Centinaia di persone che cercavano di raggiungere le coste italiane sono state uccise dalle politiche migratorie dell’UE e dell’Italia di cui la stessa Lega è protagonista. Salvini in questa occasione torna a parlare di “invasione”, sciacallando sulla morte dei profughi e negando di fatto la realtà, perché il numero di italiani emigrati all’estero per lavoro ormai supera il numero di immigrati.

Cosa cerca Salvini? Sappiamo bene che la disoccupazione, così come gli sfratti, che raggiungono a Livorno livelli altissimi, sono causate dalle politiche dei governi, di cui anche la Lega Nord nel corso degli anni si è resa complice. Ma Salvini cerca tramite spot populisti di strumentalizzare l’impoverimento della gente gettando ogni responsabilità sui migranti, accusandoli di “rubare” case e lavoro.

Inoltre la Lega di Salvini si posta sempre più verso la destra fascista, creando alleanze con gruppi e partitini razzisti, xefonobi e fascisti, come casapound e alba dorata.

La giornata di sabato 18 Aprile ha lasciato un impronta chiara per quello che e legato alla questione del lavoro; tutte le nuove leggi sul lavoro (ad es. jobs act) hanno l’obiettivo di dividere i lavoratori, peggiorare tutte le condizioni lavorative e creare conflitti, all’interno della stessa classe sociale, tra i soggetti più deboli e ricattabili.

Noi sappiamo che la ricchezza nel nostro paese c’è ma è detenuta da soggetti speculativi come banche, capitalisti, e soggetti appartenenti alla casta politica. Mafia capitale ne è l’esempio più evidente: nella “Roma ladrona” i fascisti e i razzisti fanno affari gestendo l’emergenza immigrati, così come gli imprenditori della Lega fanno soldi a palate sfruttando i lavoratori immigrati.

Il futuro dei lavoratori nella regione governata dalla Lega è: lavoro gratis all’EXPO, la nuova frontiera della schiavitù.

I soldi necessari per avere garantite tutte le esigenze della popolazione, istruzione, sanità e servizi pubblici, ci sono. Lo dimostrano i miliardi destinati alle spese militari, all’EXPO, o a fallimentari investimenti in inutili grandi opere come la Tav.

Chiudiamo facendo un appello a tutte le realtà che ripudiano soggetti che minano alle libertà e propagano odio razziale a essere presenti in piazza per far capire che a Livorno non c’è spazio per loro.

“Salvini Livorno non ti vuole”

Tratto da: http://www.senzasoste.it/

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