[Livorno] Due pesi e due misure – Corteo giovedì 7 maggio

Il giorno 7 maggio riprende, dopo una pausa di circa 2 mesi, il maxi processo contro l’Ex Caserma Occupata e i Comitati Autonomi cittadini. Un processo farsa che vede imputati 24 attivisti Livornesi per reati che vanno dal danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale alla manifestazione non autorizzata e adunata sediziosa. Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una vera e propria escalation nella repressione dei movimenti sociali. 156 procedimenti penali aperti di cui 56 solo per le occupazioni abitative. Oltre agli attivisti e militanti delle organizzazioni politiche, tra i processati, ci sono decine di famiglie che nella disperazione hanno deciso di occupare alcune strutture abbandonate e mai assegnate. 14 processati per le manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. 10 processati per manifestazione non autorizzata e accensione di torce luminose durante i cortei. 22 attivisti a processo per le occupazioni della fortezza nuova.

Da dove nasce questa “attenzione” particolare verso i movimenti e i comitati? La risposta è molto semplice: Nella nostra città ci sono dei poteri forti da difendere, poteri che non devono essere messi in discussione. Moby Prince, disastro ambientale dei bidoni tossici finiti nel santuario dei cetacei, le speculazioni e le tangenti a Salviano 2, gli incendi e la diossina della Lonzi metalli, il fallimento del cantiere, l’ex carabiniere e l’incursore della marina che fabbricavano bombe in un garage di piazza Attias. La lista è ancora molto lunga ma come al solito nessun colpevole. Questi processi sono solo la punta dell’iceberg di un sistema collaudato di impunità. Decine di esposti e segnalazioni non generano nemmeno apertura di fascicoli presso la procura. Vogliamo parlare della “parentopoli” nel comune di Livorno? Dove parenti di alcuni dirigenti sono stati assunti da ditte in appalto? Vogliamo parlare degli esposti riguardanti la CTT Nord?  Il concetto di legalità, con cui si riempiono la bocca politici, questori e magistrati vale solo per i cittadini, i lavoratori e i precari. Chi comanda non paga mai.

Oltre a garantire impunità, la nostra procura fa molto di più. Spesso si sostituisce alla politica e alle amministrazioni esercitando pressioni inaccettabili, che puntualmente non vengono mai denunciate. Fu la procura ad imporre che i punteggi per le case popolari non venissero riconosciuti per gli occupanti, nonostante la prassi lo prevedesse e nonostante fossero stati proprio gli uffici comunali a consigliare alle famiglie di presentare domanda. Fu direttamente la questura ad ordinare che ad una famiglia fosse cancellata la residenza in una casa occupata. Vogliamo parlare poi delle “minacce” rivolte all’assessore alla casa e al sociale del comune di Livorno, dopo la sua partecipazione ad un picchetto contro uno sfratto?

Dopo la sconfitta del Partito Democratico alle ultime elezioni il blocco di potere reazionario che di fatto governa ancora Livorno, si è dato da fare affinché qualsiasi spinta progressista venga bloccata sul nascere. Stiamo parlando dei soliti palazzinari e speculatori, dei padroni del porto, della lobby dei rifiuti, delle cooperative rosse e bianche, degli alti dirigenti pubblici e privati.

Giovedì 7 maggio alle 0re 17:30 in piazza del Municipio scenderemo in piazza per questi motivi. Per far capire a tutti che non abbiamo paura. Che i comitati di cittadini, gli occupanti di case i lavoratori e gli studenti continueranno a lottare affinché il cambiamento chiesto da migliaia di Livornesi si realizzi davvero.

 Aprile 2015

Comitati Autonomi Ex Caserma Occupata

Tratto da: livornoindipendente.it

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