Strage di Viareggio – 4 giugno: a due anni dalla “sentenza-reato”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Assemblea 29 Giugno e dell’Associazione dei familiari ‘Il Mondo che vorrei’ a due anni dalla “sentenza-reato” del giudice del lavoro di Lucca Luigi Nannipieri.

Il 20 maggio scorso avevamo invitato il giudice del lavoro Nannipieri e quelli di Firenze (Giovanni Bronzini, Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio), all’udienza per la strage ferroviaria di Viareggio, in cui è stato ascoltato come testimone Marco Piagentini. L’udienza era, ed è stata, l’occasione per sentire dalla viva voce di Marco cosa accadde quella maledetta notte.
Questi giudici, partecipandovi, avrebbero capito meglio cosa avvenne la notte del 29 giugno 2009 e si sarebbero posti una elementare domanda: ‘Ma cosa ho combinato? Cosa abbiamo fatto!’ per aver emesso la ‘sentenza-reato’ nei confronti di Riccardo Antonini; una sentenza di inchino ai poteri forti come a quello del cavaliere Moretti e degli altri imputati-rinviati a giudizio.
La ‘colpa’ di Riccardo è aver denunciato la mancanza di sicurezza in ferrovia ed essersi schierato pubblicamente e apertamente a fianco dei familiari delle 32 Vittime nella battaglia per la sicurezza, la verità, la giustizia.
Anche questi giudici ‘del lavoro’ dovrebbero sapere quali immense responsabilità hanno gli imputati della strage ferroviaria. Infatti, da ogni udienza emerge chiaramente la verità: una politica di abbandono della sicurezza a danno della collettività per il profitto di pochi. Una logica criminale che ha ucciso bambini, ragazze, uomini e donne e che, se fossero esplose altre cisterne, avrebbe potuto ucciderne centinaia.
Se Moretti & company avessero adottato misure di prevenzione e protezione necessarie ed elementari, rivendicate dai ferrovieri per anni, e oggetto pure nel dibattimento processuale, l’immane tragedia di Viareggio non sarebbe accaduta.
Come possiamo pensare che giudici del lavoro non siano consapevoli di tutto ciò? Come possiamo accettare una sentenza che impedisce al cittadino, al lavoratore, al ferroviere, di esprimere giudizi su un fatto di tale gravità e che cancella l’impegno per la sicurezza in ferrovia?
Lo stipendio (solo ferroviario) di 877.000 euro del ca. Moretti, una volta promosso a Finmeccanica, è passato ad un milione e 400 mila euro. Poi, con la (s)vendita della Breda ha incassato altri 700.000 euro …
Le minacce e i ricatti contro Riccardo (oramai documentati e testimoniati) sono caduti nel vuoto, come era giusto che fosse. Le minacce e i ricatti di Moretti nei confronti del governo Renzi (se mi abbassi lo stipendio me ne vado) sono state, invece, (ben) accolte.
Il cav. Moretti santificato da tutti i poteri forti (cavalierato, nomine e rinomine, promozioni …) è stato graziato anche con le vostre sentenze, ed istigato a continuare a terrorizzare ferrovieri e lavoratori impegnati sulla sicurezza. Tra l’altro, Moretti ha anche preteso che a sostituirlo a capo delle ferrovie fosse Michele Elia, il suo braccio destro, anch’esso rinviato a giudizio.
Sigg. giudici, non avete avuto il coraggio di opporvi allo strapotere di Moretti e di sentenziare l’unica verità: il licenziamento di Riccardo Antonini è di natuta politica e quindi DISCRIMINATORIO. E noi non possiamo che ribadire una sola cosa: VER-GO-GNA!

Lunedì 29 giugno (6° anniversario) manifestazione in città.
Ore 20.30: appuntamento in via A. Ponchielli, luogo della strage.

4 giugno 2015

Assemblea 29 giugno
Associazione dei familiari ‘Il Mondo che vorrei’

Leggi anche:

Strage di Viareggio e licenziamento Antonini – L’unica lotta persa è quella che si abbandona

Da Viareggio a Pistoia: dalle stragi di Trenitalia a quelle di Finmeccanica

Ferrovie – Nuovo attacco alla Rsu 47 Bordo Toscana da parte di Trenitalia

“Il nemico in casa nostra”: Mafia Capitale

Carrara – Il PD e la Politica dell’ Aut – Aut

Ataf vuole aumentare il biglietto: i nodi vengono al pettine

Facebook

YouTube