Lavoratori livornesi solidali coi facchini SDA: #SeColpisconoUnoColpisconoTutti

http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2015/06/coordLiv_volantSDA-80620151.jpgQuesta matina siamo stati a volantinare presso la sede Sda di Livorno per denunciare quanto accaduto a Roma il 19 maggio scorso, quando un picchetto di facchini in sciopero è stato caricato da un gruppo di crumiri che ha mandato 4 operai all’ospedale. Solidarietà ai lavoratori in lotta!

Di seguito il testo del volantino:

SE COLPISCONO UNO, COLPISCONO TUTTI.
SUI FATTI DEL 19 MAGGIO 2015 DURANTE UNO SCIOPERO DEI LAVORATORI SDA

Qualche settimana fa, precisamente il 19 maggio scorso, un normale picchetto di lavoratori in sciopero presso un magazzino romano dell’SDA, è stato attaccato da una squadraccia di crumiri comandata da un responsabile stesso di SDA e un padroncino, che hanno mandando all’ospedale 4 operai, tra l’altro trasportati d’urgenza al pronto soccorso.

Ma facciamo un passo indietro.

All’interno degli hub e dei magazzini SDA capita spesso che molti lavoratori non siano dipendenti diretti dell’azienda, ma di cooperative di lavoro che forniscono la manodopera. Soprattutto in questi casi, capita di frequente che le norme contrattuali non vengono rispettate (siano esse adeguata retribuzione salariale, carichi di lavoro, garanzie sul mantenimento delle condizioni contrattuali in caso di cambio d’appalto, etc.) e in questi ultimi anni, alcuni sindacati di base – il SI COBAS e l’ADL COBAS – si sono attivati in molti magazzini per provare a cambiare le cose, riuscendo ad organizzare diversi scioperi, sempre molto partecipati, prevalentemente nei magazzini del nord Italia e in quelli romani.

A febbraio, SI COBAS e ADL COBAS sono, infatti, riusciti a strappare un importante accordo contrattuale alle multinazionali della logistica, imponendo passaggi di livello automatici, garanzie e stabilità contrattuali, e mettendo l’accento sulle questioni di salute e sicurezza, e sulla necessità di superare la figura del socio-lavoratore.

Nonostante SDA sia fra quelle aziende che hanno firmato l’accordo, continua a non rispettarlo in tutte le sue parti (nella fattispecie non ha avvisato i sindacati di un cambio di appalto, affidando a una nuova cooperativa il lavoro presso il magazzino bolognese).

A peggiorare le cose, è intervenuto un piano di ristrutturazione aziendale, che ha messo a rischio diversi posti di lavoro (sempre nell’hub bolognese, ad esempio, si parla di tenere soltanto 120 lavoratori sugli attuali 510). Per questo motivo, durante le ultime settimane di Aprile e per tutto Maggio, sono state organizzate numerose iniziative di lotta e di sciopero, come quella del 19 maggio a Roma. In questo, ma come in tantissimi altri casi, i lavoratori entrati in sciopero hanno poi bloccato gli accessi ai magazzini per bloccare i flussi di entrata e uscita delle merci.

Ma in quella mattinata del 19 maggio, i capi di SDA a Roma hanno deciso che ne avevano piene le scatole dei lavoratori, e hanno assoldato un gruppi di crumiri che ha aggredito con caschi e mazze il picchetto dei facchini di fronte al magazzino RM1 a Roma.

Nonostante quest’aggressione (avvenuta tra l’altro sotto gli occhi della polizia che non è intervenuta!), lo sciopero è proseguito, e in quella stessa serata SDA ha ceduto sulle richieste presentate dai sindacati sulla necessità del rispetto degli accordi di febbraio.

Questa mattina, Lunedì 8 Giugno, si svolgerà a Roma un corteo di lavoratori che vuole denunciare il grave atto di squadrismo avvenuto lo scorso 19 Maggio.

Come Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Livornesi vogliamo esprimere la massima solidarietà agli operai picchiati e abbiamo deciso, come gesto simbolico, di venire a volantinare l’accaduto – e la notizia del corteo – di fronte al punto SDA di Livorno, perché riteniamo inaccettabile che dei lavoratori che lottano per i propri diritti vengano picchiati selvaggiamente mentre scioperano.

Abbiamo sempre sostenuto che l’importante per vincere le vertenze e per evitare di subire nuovi attacchi sui posti di lavoro, è riuscire a costruire e mantenere la solidarietà tra i lavoratori, ed è per questo che ci riconosciamo nel motto “SE COLPISCONO UNO, COLPISONO TUTTI”.

Sempre al fianco dei lavoratori in lotta.

Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Livornesi

[tratto da https://www.facebook.com/lavoratorilivornesi]

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