Pisa, Continental -Azione di boicottaggio degli scioperi da parte della maggioranza Rsu

Pubblichiamo da Il Foglio Bianco  : uno dei tanti esempi del funzionamento della “democrazia sindacale” tanto invocata da Landini e co. Il punto non è certo, come avrebbe detto Tocqueville, la “dittatura della maggioranza”: basterebbe (e non sembra poco) fare realmente gli interessi della maggioranza, quindi dei lavoratori, così facendo magari la minoranza inizierebbe ad avere qualche timore… La delega è risultato dell’apatia e della mancanza di tempo per informarsi e decidere, quindi non dovrebbe far sentire nessun dei rappresentanti come “onnipotente”. Disponibili a pubblicare anche altri punti di vista, buona lettura.

Incontro RSU – azienda per regolamentazione PAUSE… in cambio di cosa?

E’ prevista per lunedì prossimo la riunione con l’azienda per la questione delle pause.

Da anni l’azienda chiede la regolamentazione delle pause tramite un accordo sindacale. E da anni la RSU evita l’accodo grazie al fatto che, non trattandosi di lavorazioni su catena di montaggio, va in pausa solo metà turno per volta e chi rimane garantisce che le linee non si fermino. In questo modo il carico della durata della pausa è tutto sulle spalle dei lavoratori che rimangono in linea e l’azienda non si accorge di nulla perché gli iniettori vengono prodotti lo stesso.
Questo situazione fino a qualche anno fa poteva funzionare. Ora invece coi turni ridotti all’osso diventa sempre più difficile portare avanti il lavoro quando metà addetti sono fuori per pausa. Quindi è chiaro che la pretesa di regolamentare le pause diventa più pressante nel momento in cui aumentano i carichi di lavoro sulle linee.
Ma cos’altro bolle in pentola questa volta? Abbiamo una RSU che non fa piattaforme rivendicative da una vita e continua a permettere l’aumento dei carichi di lavoro. Dall’altra parte abbiamo un’azienda che pretende sempre di più senza che nessuno provi a respingere le sue pretese. Unica azione sindacale che questa RSU è in grado di fare è quella di provare ad approfittare delle pretese dell’azienda per chiedere briciole in cambio.
In questo caso quale potrebbe essere lo scambio? Altri 3 Rappresentanti per la Sicurezza anche quando siamo meno di 1000 dipendenti? 
Sicuramente ai nostri amici della RSU non è venuta in mente una cosa del genere…. figuriamoci, che vantaggio ne avrebbero i lavoratori? Pause definite col rischio di sanzioni per chi non le rispetta in cambio di 70×3 ore di permesso sicurezza in più all’anno per i nostri delegati che PROMETTERANNO di rendere più sicura la fabbrica? E chi dovrebbe crederci? Nemmeno fosse una contropartita valida tipo un PREMIO RISULTATO STRABILIANTE!!!

Sicuramente non andrà a finire così e i nostri cari amici della RSU faranno di tutto per non dare all’azienda un accordo sulle pause visto anche che fino ad ora I LAVORATORI NON HANNO RICEVUTO NIENTE DI BUONO, anzi solo peggioramenti sempre più frequenti!

Subito dopo la pubblicazione del comunicato di sciopero indetto dalle 2 delegate di S. Piero, il resto della RSU ha divulgato questo volantino:

 Senza entrare per ora nel merito della questione facciamo semplicemente notare che chi l’ha scritto ha voluto indicare inequivocabilmente Giada Garzella come attrice dei fatti.
La prima considerazione che ci viene da fare è che la RSU, senza nemmeno verificare con l’interessata come si siano esattamente svolti i fatti, anzi considerando vera e sufficiente solo la versione data dall’azienda, pubblica un volantino di discredito nei confronti della delegata e, cosa più grave, le addossa la responsabilità di un futuro accordo sulle pause che sicuramente sarà causa di sanzionamento per i lavoratori.
E’ chiaro che l’uscita del volantino e il suo contenuto sono strumentali e finalizzati a screditare la delegata nel momento in cui dichiara lo sciopero. L’obiettivo è ancora una volta quello di BOICOTTARE LO SCIOPERO.
Eppure i motivi dello sciopero sono reali e chiari:
“Durante l’ultimo incontro abbiamo preso atto per l’ennesima volta della indisponibilità dell’azienda a discutere delle questioni sollevate dai lavoratori dei reparti produttivi di S. Piero e di cui noi ci siamo fatte carico.”

Anche i problemi sono reali e tanto per citarne alcuni:

- i carichi di lavoro aumentati;
- l’organizzazione del lavoro quotidiano sempre più insostenibile per i lavoratori che si devono adattare per sopperire alle inefficienze varie;
- i fermi produttivi per responsabilità dell’azienda i cui costi sono però scaricati sulle spalle dei lavoratori con recuperi a straordinario o sottrazione di ferie e par;
….
Cosa ne pensa di queste cose la RSU?
Il punto è che l’azienda SI PERMETTE IL LUSSO di non voler discutere con chi solleva i problemi dei lavoratori perché una maggioranza RSU inerte e complice LO PERMETTE e questa cosa è INACCETTABILE.24 luglio 2015

Il Foglio Bianco

Riceviamo e pubblichiamo:

Le continue riorganizzazioni delle produzioni hanno avuto implicazioni evidenti sui carichi di lavoro quotidiani e sulle prestazioni dei lavoratori costretti a pagare le conseguenze di una politica aziendale incentrata sul risparmio anche della manutenzione e dei componenti a scorta. Abbiamo avuto modo di verificare e di approfondire la situazione nei reparti di S. Piero e da mesi stiamo cercando di sollevare il problema all’interno della RSU e con l’azienda.

Durante l’ultimo incontro abbiamo preso atto per l’ennesima volta della indisponibilità dell’azienda a discutere delle questioni sollevate dai lavoratori dei reparti produttivi di S. Pieroe di cui noi ci siamo fatte carico.
Riteniamo grave questo atteggiamento e pertanto dichiariamo 2 ORE DI SCIOPERO A FINE TURNO per tutti i turni dei reparti produttivi di S.Piero presenti in azienda nella giornata di Venerdì 24 Luglio.
Stesse modalità di sciopero da effettuarsi nel primo giorno di rientro al lavoro per coloro che non rientrano nel primo caso.
24 luglio 2015
Giada Garzella RSU
Silvia Cini RSU
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