Raddoppiata la quota di “mantenimento in carcere” a carico di detenuti e detenute

Molte e molti che leggeranno questo post resteranno sorpresi:” ma come?” – penseranno – “in carcere ti ci buttano a forza, mica lo scegli. Allora che senso ha pagare il soggiorno?”

Il senso è quello che abbiamo letto nei libri di storie familiari e visto nei film e che ha cantato De Andrè “bacia la mano che ruppe il tuo naso…” La punizione si attua per il bene del punito, così ci dicono e ci hanno inculcato fin da piccoli. Devi ringraziare chi ti punisce, perché ti educa! Quindi lo stato si fa pagare perché ti rieduca e ti risocializza (?). Questo è lo stato delle cose. Sta a noi cambiarlo, se lo vogliamo! 

La quota di “mantenimento carcere” a carico del detenuto elevata a 108,6 euro al mese

 Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziari, con Circolare GDAP-PU-0298924  del 7 settembre 2015, ha comunicato ai direttori delle carceri ed ai provveditori regionali che la quota di “mantenimento in carcere” a carico del detenuto è aumentata a 3,62 euro al giorno (108,6 euro al mese, in pratica il doppio di quanto dovuto finora).

Di seguito il testo del Decreto ministeriale del 7 agosto 2015, che sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 18 del 30 settembre 2015.

“Visto l’art. 2 della Legge 26/07/1975 n. 354 recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà; considerato che la citata disposizione di legge precisa che le spese di mantenimento per le quali può farsi luogo a recupero sono soltanto quelle concernenti gli alimenti ed il corredo, e che il rimborso ha luogo per una quota non superiore ai due terzi del costo reale; ritenuto che il costo effettivo per gli alimenti ed il corredo risulta essere di €. 5,44 e che pertanto la relativa quota di mantenimento da porre a carico del detenuto, pari ai 2/3 del costo reale, risulta essere di €. 3,62 ripartito come segue: colazione €. 0,27, pranzo €. 1,09, cena €. 1,37, corredo €. 0.89 = quota mantenimento €. 3,62.

Visto il parere espresso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con nota prot. n.47323 datata 08/06/2015, decreta: la quota di mantenimento da recuperare a carico dei detenuti è fissata dalla data del presente decreto in €. 3,62 per giornata di presenza”.

Tratto da: http://contromaelstrom.com/

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