Una seconda piazza tematica in vista del Pride Fiorentino del 18 Giugno

Il 18 Giugno si terrà a Firenze il Toscana Pride, organizzato dalle associazioni LGBTI con il fine di rivendicare i diritti civili. Da un gruppo di persone slegate dal mondo associazionistico è nata l’esigenza di dar forma ad una seconda piazza tematica che esprima altri contenuti e significati.

Per quanto legittima infatti, la pretesa di diritti, se non supportata da una certa analisi, richia di portare il soggetto LGBTIQ ad essere normalizzato, assorbito e reso docile rispetto al sistema mercificato in cui viviamo, per esempio attraverso la ricerca sempre più spasmodica di un modello di famiglia nucleare stile “mulino bianco” che non abbatte veramente il patriarcato. Noi al contrario vogliamo tenerci aperte tutte le possibilità, decostruire, decostruirci, ricostuire modelli affettivi partendo da noi. Vogliamo ovviamente che questo valga per tutte/i/u al di la dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere.

LGBTIAQXYKHJ@? Non riusciamo tanto ad incastrarci in delle griglie o categorie, detestiamo ogni forma di gabbia, amiamo le sfumature, le intersezioni, l’intrinseca complessità dell esistente. Pensiamo che una lotta orientata esclusivamente all’allargamento dello stato di diritto porti con se un altro rischio, quello di essere strumentalizzata da governi, eserciti e multinazionali tramite operazioni di Pink Washing, Omonazionalismo e Diversity Management. Un esempio di Pink Washing sono le politiche israeliane di promozione all’ estero, Italia compresa, di iniziative culturali o di intrattenimento LGBTIQ funzionali ad ottenere un’immagine di apertura e civiltà verso l’opinione pubblica e contemporaneamente a mascherare le politiche di apartheid e discriminazione nei confronti del popolo palestinese.

Più in generale un meccanismo simile è portato avanti anche dai governi occidentali che sfruttano la promozione dei diritti civili per creare un ulteriore dicotomia fra “noi” e l’altro nel tentativo di discriminare il migrante. Anche la recente legge italiana sulle unioni civili rappresenta un esempio di Pink Washing regalando briciole di diritti ma di fatto ufficializzando percorsi legislativi differenziati a seconda dei diversi orientamenti sessuali. Detto ciò non ci dilunghiamo oltre, anche perchè questo testo non e’ stato scritto da una piattaforma già costituita ma vuole solo dare degli spunti per l’assemblea di costruzione dell’evento, in cui speriamo di vedere un confronto reale e, perchè no, anche delle critiche rispetto a quanto scritto sopra.

Questo è il link dell’evento: https://www.facebook.com/events/1213182472026209/

Vi aspettiamo venite in massa!

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