SqueerT parade: a Firenze un corteo che non si accontenta dei “diritti civili”

SqueerT PARADE 18 giugno 2016 h. 15.00  Fortezza da Basso Firenze

Che cosa è la SqueerT PARADE?

È una piazza trasversale al Toscana Pride: accoglierà tutte le soggettività non allineate che, al di là dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, non si accontentano della mera rivendicazione di diritti civili di base. Avrà un concentramento ed un percorso iniziale proprio per poi convergere nel QUEER VAG(o)NA all’interno del Toscana Pride.

Perché la SqueerT PARADE? 

Perché non vogliamo essere normalizzat* e riassorbit*!

Purtroppo troppe volte il Pride è diventato uno strumento usato da altri per scopi diversi da quelli per i quali era nato. Il Londra Pride (25-26 giugno) verrà aperto da 200 militari e non possiamo accettare il valore di questa presenza, in questo mondo sconvolto dalle guerre. Come non possiamo accettare che al Latina Pride (25 giugno) siano presenti i neofascisti di CasaPound, una delle realtà politiche più razziste, omofobe e sessiste d’Italia. Così come non accettiamo il sostegno che Israele offre ai Pride di mezza Europa, quando in patria mette in atto una vera e propria persecuzione contro i movimenti omosessuali e di liberazione di genere e, più in generale, contro il popolo palestinese.

Perché ci piace la libertà

La retorica del degrado, parte anche di questo Tocana Pride, è diventata solo una scusa per giustificare ogni genere di proibizione e limitazione della libertà individuale e collettiva. Davvero possiamo pensare che una lotta per la libertà sessuale e di genere possa passare attraverso la proibizione di comportamenti ritenuti “amorali”? Non è forse la morale comune, sottilmente imposta, uno dei nostri più grandi ostacoli? E che dire del “desiderio”? Pensiamo che la maggior parte dei desideri che riguardano la sfera personale ed intima siano desideri indotti, socialmente eterodiretti. E allora noi rivendichiamo la libertà di desiderare, fuori da schemi preconfezionati.

Perché non ci interessa la famiglia “Mulino Bianco”

Non ci interessa riprodurre la famiglia mononucleare biancaeterocattolica, non ci interessa l’ennesimo modello stereotipato che ci viene imposto. Vogliamo trovare la nostra identità e la nostra realizzazione lontano dalla gerarchizzazione dei ruoli familiari, lontano dal patriarcato, perno della nostra società capitalista e sessista, dove tutto è merce e occasione di guadagno, anche la liberazione sessuale e di genere. Non vogliamo incastrarci in gabbie, in categorie che ci fanno solo soffrire: amiamo invece le sfumature, le intersezioni, l’intrinseca complessità dell’esistente.

Perché non siamo solo froce, ma anche student*, lavorator* , precar*, disoccupat*, militant*

Non sentiamo nessun legame con quei partiti che ci hanno concesso qualche briciola con una legge Cirinnà filtrata e depotenziata (più d’apparenza che di sostanza) mentre ci hanno sottratto diritti sul lavoro, ci hanno impoverito, ci hanno consegnato una scuola e un’università votate al profitto. Gli stessi che ci vorrebbero anche costringere a vivere su territori sempre più inquinati unicamente per concedere maggiori profitti a chi guadagna dalla costruzione e gestione di inceneritori e altre grandi opere inutili. I diritti civili non possono esistere scissi dai diritti sociali: un vero movimento di liberazione deve avanzare su tutti i fronti!

Perché non siamo “armi da usare” contro “altre diversità”. Perchè siamo antifascist*

Siamo spesso usati come arma (sebbene in molti stati Europei la discriminazione omofoba sia ancora legale e fattiva) per vantarsi di un’ipocrita “civiltà”, una razzista superiorità rispetto ad altri. I “fatti di Capodanno” a Colonia, dove alcune donne sarebbero state molestate da un “gruppo di balordi extracomunitari” sono diventati la scusa per una forte propaganda razzista e fascista e per un’ulteriore militarizzazione del territorio: un tentativo estremo di controllo sociale in una situazione di grave crisi economica. Non vogliamo essere la scusa per “mostrificare” qualcuno, fase che precede sempre l’accettazione sociale di raid e pestaggi, leggi e decreti razzisti. Né vogliamo essere la scusa per giustificare svolte autoritarie o l’ennesima “esportazione di democrazia” a suon di bombe e soldati.

NON LASCIARE CHE IL TUO DESIDERIO DIVENTI UN BRAND!NON RIMANERE UN RIFLESSO DELLA CITTÀ VETRINA,  ROMPI LO SPECCHIO!

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