Di ignoranti, Bomber e di un calcio malato

Tratto da http://www.minutosettantotto.it/

Vedi, il mondo si divide in due categorie:

chi è bomber e chi è ignorante.

Tu scavi.

13308288_1013473755426564_8086747836256879408_oAlla luce di quello che il mondo del calcio italiano nel 2016 sta subendo, è bene spenderci qualche riga. Da qualche anno infatti nell’universo calciofilo nel web e, progressivamente, anche in quello del giornalismo addirittura da carta stampata, si è di fronte ad una rivoluzione del linguaggio e dell’etichettatura di determinati atteggiamenti di calciatori o, comunque, di membri facenti parte dell’universo-calcio. Due parole valgano ad esempio: Bomber e ignorante, anche se il significato spesso coincide.

Il Bomber, rifacendosi al significato di “cannoniere”, è colui che primeggia in un determinato contesto anche fuori dal campo e nel calcio malato del ventunesimo secolo quel contesto altro non può essere che la Velina, ovviamente vista come un soprammobile senza dignità e non come una persona con dei naturali impulsi sessuali da soddisfare, a pecora.

L’ignorante invece rappresenta un concetto un po’ più borderline e ampio, ovvero sei ignorante se ti trombi la Velina come se ti fumi una sigaretta prima dell’allenamente, come se fai un’entrata killer e come ignoranti sono i capelli di Pogba (Also Know As “da coglione”).

Due termini che hanno sconvolto il panorama calcistico prima di internet, infatti nascono, crescono e fanno danni principalmente su Facebook, ma che si allargano presto anche a carta stampata come la celeberrima Gazzetta dello Sport (19-11-2015, prima pagina: “VITA DA BOBO – gol, amori e stravaganze di un grande bomber” / 12-07-2016, prima pagina: “WANDA, CHE BOMBER!”).

La situazione arrivando al quotidiano sportivo più venduto d’Italia è palesemente sfuggita di mano, e noi siamo qui proprio per spararvi un pippone su quanto sia sbagliato e malato questo mondo.

Prima però, ahimè, è importante fare una precisazione, forse la più dolorosa per chi, come noi di Minuto Settantotto, cerca di portare il calcio ad un livello culturale un pelino più elevato. Non siamo invidiosi e non cerchiamo facile pubblicità attaccando gli altri, andrebbe paradossalmente contro i nostri interessi.

Siamo una pagina che punta ad un pubblico di nicchia prediligendo la qualità alla quantità, i commenti alle condivisioni, e avere un’ondata di likes da parte di persone che non condividono i nostri ideali e le nostre convinzioni sarebbe un danno. Anzi, spesso siamo noi a fare pulizia tra i likes provocando o calcando fin troppo la mano su determinati argomenti spinosi.

Detto questo, iniziamo.

Calciatori BruttiChiamarsi Bomber è il raccrapicciante mondo di teste di cazzo che hanno creato e che, una volta riempitoli la testa di merda, hanno lasciato senza preoccupazioni alla vita vera e a una società del ventunesimo secolo come la nostra (sembra strano eh?). Per fare un esempio di questo imbarazzante esercito di cretini è importante mettere al centro della questione forse la cosa che più ci sta a cuore: il ruolo della donna nell’ignoranza e nel bomberismo.

Il primo giugno 2016 Pablo Armero, ex giocatore di Udinese e Milan, viene arrestato per aver aggredito la compagna dopo che lei si era rifiutata di fare sesso con lui. Nel mondo dell’ignoranza un gravissimo caso di violenza su una donna viene fatto passare come una cosa ridicola e, appunto, “ignorante”. “Buongiorno così, dal buon vecchio e pacifico Pablo Armero”. Il tono ironico è palese ma non è niente di grave – anche se “Buongiorno così, da quell’uomo di merda di Pablo Armero” sarebbe stato più giusto -, il meglio si ha con l’esercito di cretini di cui si parlava prima, che si scatenano con commenti imbarazzanti che vanno dallo sminuire la vicenda fino all’appoggio al calciatore, e che sfruttano la novità di Facebook – le reactions – per lasciare una bella risata. Se non èfavoreggiamento di un tentato stupro e di un’aggressione fisica ad una donna almeno spiegateci il cazzo che c’è da ridere.

Esempio tristemente analogo succede nel mondo del Bomber: Wanda Nara, moglie e procuratrice di Mauro Icardi, pressa la dirig enza dell’Inter per un ritocco sull’ingaggio. Peccato che Wanda Nara si sia scordata di essere una donna e di aver scelto di lavorare con il proprio corpo. Ma non c’è nessun problema, glielo ricordano i Bomber invitandola ad andare a “lavare e stirare” e il loro gruppo di adepti come Stefano Sansa, uno su tutti, quello con più likes al commento, che sfrutta quel grossolano errore della libertà di parola per dire la sua: “Grandissima bocchinara infame zoccola e ignorante ma dove cazzo vuoi andare che tu sei la regina solo in una cosa… nel dare il culo”.

Fa sorridere pensare che i partigiani siano morti per questo.

Questo era il problema morale, poi c’è anche il problema materiale. Ovvero che sono una scatola vuota che con i likes guadagnano soldi. Soldi che non sono un problema, l’avversità al vedere i likes su Facebook come clienti è una cosa che Minuto Settantotto ha ma che non è richiesta a tutti e non è che se non ce l’hai sei una cattiva persona – anche perchè noi siamo delle zecche, non scordatevelo. Il problema è che sono agenzie socialmedia che pubblicano roba spesso rubata senza ritegno dalla rete, ci mettono sopra il bollino e ci riscuotono sulla base dei mi piace. E a me di far guadagnare gente per una gif sulla rincorsa di Zaza che oltretutto nemmeno si sono sforzati di fare, nonmenepo’fregademeno.

Un esempio su tutti è che, come ci fa notare Federico Castiglioni, Chiamarsi Bomber sia sotto Newtopia, “l’etichetta” musical-commerciale fondata da Fedez e J-Ax. Serve altro?

Leggi anche:

DAL CALCIO DEI PADRONI A QUELLO DEI FONDI BANCARI

IL CALCIO DI PRIMA NON TORNERÀ PIÙ – INCONTRO CON PAOLO SOLLIER

Facebook

YouTube