ma: Pubblichiamo una poesia molto significativa di Vincenzo Antonio Grellla, detto “Il Gotico”, che rappresenta in un certo senso il nostro rifiuto dell’esistente spoeticizzato
I flutti del mare interrompono la loro danza
il loro respiro di eternità.
Qualcuno vorrebbe dominare tutto ciò
vorrebbe imporre la sua arma fetida
su tutto ciò che il mondo è.
Ma la sua mano scheletrica esita!
Soaventata dal ruggito della montagna,
dal grave passo della foresta
Abbiamo solo desiderio di amare,
di imparare, di conoscere…
Rifiutiamo imprese messianiche
portate avanti da sciacalli impomatati
da iene ben vestite e sorridenti.
Noi siamo orsi imperiosi
lupi fugaci e torreggianti falchi.
Io sono un cinghiale e grido la mia sfida.
Questa furia non è un fuoco di paglia,
ma un cuore pulsante che chiede,
pretende di non essere fermato.
E a costo di questa impresa…
non ci potrà mai essere resa.
Vincenzo Antonio Grella
detto Il Gotico
Grande Gotico!!! è mlt bella…è capace di inventarle anche al momento…me ne dedicò una mlt romantica ed erotica allo stesso tmp!!!
W i compagni dei “campi”!
Ringrazio il gotico per questo momento di riflessione che mi ha concesso.
aspetto la storia del santo di Roncorise.
![:)](http://www.inventati.org/radiodimassa/wp-includes/images/smilies/icon_smile.gif)
Che animo sensibile tiene il gotico
grande gotico!