Colpite due scuole:I morti in Palestina aumentano, fino ad oggi sono oltre 600 e 3000 sono i feriti. Oggi almeno 42 i deceduti!

6-1-09 All’alba incursione dei carri armati israeliani nella zona est di Khan Younes, la più grande città del sud della Striscia. Colpite due scuole dove si erano rifugiati civili palestinesi, oltre 40 morti in una, tre vittime nell’altra. Lanci di Grad sullo Stato ebraico, fino a 45 km di distanza: ferita lievemente una bambina di tre mesi. Tsahal: “Uccisi 130 uomini del movimento radicale”. Tra ieri e oggi 6 soldati di Tel Aviv uccisi, 4 da “fuoco amico”. Bilancio delle vittime finora, secondo fonti palestinesi: 635 morti, di cui 100 bambini, 2.700 feriti. Croce Rossa: “Crisi umanitaria è totale”. Sarkozy: “Vicini alla soluzione”.

E’ stata bombardata una scuola dell’UNRWA a Jabaliya, che ospita circa 400 profughi fuggiti dagli scontri a Beit Lahiya. Fonti mediche riferiscono che nell’attacco sono rimaste uccise almeno 42 persone.
Colpita anche un’altra scuola delle Nazioni Unite a Rafah, nel sud della Striscia. Protestano i responsabli delle strutture, che rivelano di avere in precedenza dato alle forze israeliane le coordinate satellitari delle scuole, perché non fossero colpite.
Il portavoce dell’esercito israeliano, rispondendo alla domanda del giornalista del canale satellitare al-Jazeera sul motivo per cui avessero colpito due scuole, ha risposto con l’arroganza dei criminali che sanno di godere di totale impunità: “Noi non abbiamo bisogno di dare giustificazioni”.

L’esercito di occupazione continua il suo massacro contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza: nel bombardamento di una casa, nel quartiere az-Zaitun, a est di Gaza, è stata sterminata un’altra intera famiglia. 13 morti, in prevalenza bambini.

Il numero delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza ha superato i 600 morti e i 3000 feriti. Solo nella giornata di oggi i decessi di palestinesi sono almeno 42.

E’ oramai sempre più evidente la volontà da parte di Israele di voler cancellare la Palestina e così anche i palestinesi dalla faccia della Terra.

E’ necessario subito un intervento delle nazioni unite affinchè si imponga una tregua e una successiva trattativa che metta fine allo scempio attuato dall’esercito Israeliano che lede il diritto naturale dell’uomo di vivere nella sua Terra.


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