Picchiato studente di colore. “Urlavano sporco negro”

Aggressione a sfondo razzista la notte scorsa a Napoli, secondo quanto ha

denunciato la vittima, Marco Beyenne, italo-etiope di 22 anni di Capaccio, provincia di Salerno, giovane studente universitario. Il ragazzo ha riferito di essere stato aggredito da due persone a colpi di cintura intorno alle due di notte all’uscita da un locale per universitari in Piazza del Gesù, nel pieno centro di Napoli. “Ero in compagnia di un amico, anche lui studente come me – spiega Marco Bayenne – stavamo facendo una passeggiata in Piazza del Gesù e volevamo andare a bere qualcosa in un locale molto frequentato dagli studenti, specie il giovedì notte.

All’uscita dal locale, due persone si sono avvicinate e mi hanno chiesto cosa volessi. Non ho avuto neppure il tempo di rispondere, che uno dei due, con il capo rasato, ha tirato fuori una cintura e ha cominciato a colpirmi al volto con una ferocia inaudita, mentre gridava frasi del tipo ‘negro di merda!'”.

Molti i giovani che in quel momento gremivano la piazza ed hanno assistito alla scena. “Non uno dei presenti ha alzato un dito – prosegue Marco – Nessuno ha avuto il coraggio di intervenire, nonostante l’aggressione sia

durata un paio di minuti. Solo il mio amico ha tentato di difendermi, prendendosi la sua dose di calci e pugni”. Alla fine, Marco Beyenne è riuscito a divincolarsi, rifugiandosi in una rosticceria. “Sanguinavo dal

viso, così il titolare del locale mi ha dato alcuni fazzolettini di carta per ripulirmi”.

“Spero che sia il primo e l’ultimo episodio di razzismo in una città tanto bella e tollerante come Napoli, anche se da qualche mese respiro un’aria che non mi piace, un’aria di insofferenza che può essere molto pericolosa”.

“Mio marito è in Italia dall’inizio degli anni Sessanta – dice Paola

Raeli, la madre di Marco – è un uomo stimato e amato da tutti e in tutto

questo tempo non è mai accaduto niente nè a lui nè a mio figlio, ma ora

ho paura. Quello che è accaduto giovedì notte è il sintomo che qualcosa

nel nostro paese sta cambiando. C’è un clima di intolleranza”. Anche il

rettore dell’Università di Napoli Federico II, Guido Trombetti, ritiene

che in questo momento “ci sia un rischio di xenofobia, è inutile

nasconderselo”.

L’Assessore alle politiche sociali e giovanili del Comune di Napoli Giulio

Riccio ha lanciato un appello agli aggressori invitandoli a costituirsi, ha

stigmatizzato l’aggressione razzista allo studente italo-etiope ed espresso

alla vittima la solidrietà dell’amministrazione

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