Oggi: NO GELMINI DAY!

Il bilancio è ottimo, la giornata di oggi è stata decisa nel ribadire il forte NO ai tagli all’istruzione pubblica. In tutta Italia si sono visti infatti partecipati presidi fuori alle prefetture, alcuni di questi trasformati in cortei. Nella vicina Benevento, il paese delle cosiddette “Leonesse“, uno striscione chiaro e deciso: “il più grande licenziamento di massa della storia”. E così comincia l’autunno scolastico: Regione per Regione.

docenti_benevento

da: orizzontescuola.it

Partita da Catania l’iniziativa ha coinvolto molte province italiane. Oggi davanti alle prefetture i precari disoccupati per effetto della “razionalizzazione” del sistema scolastico. Le proteste scoppiano soprattutto al sud. Le rassicurazioni della Gelmini non hanno sortito l’effetto sperato.protocollo d’intesa con MIUR. Speriamo sia di buon auspicio.

Iniziamo con una buona notizia, i precari ATA di Palermo hanno sospeso lo sciopero della fame che durava da 15 giorni. Saranno ricevuti dal presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo, tra le regioni che per prima si è occupata dell’emergenza precariato scolastico, sottoscrivendo un

La Gelmini, ieri, in una conferenza stampa ha annunciato una norma salva-precari che prevederà contratti di disponibilità per coloro che lo scorso anno scolastico hanno ottenuto un contratto non rinnovato quest’anno fino al 30 giugno e che coinvolgerà i ministeri dell’istruzione e del Welfare e l’Inps. Questi docenti precari dovranno essere inseriti in apposite liste, ancora da elaborare, e saranno a disposizione di reti di scuole per attività legate al recupero della dispersione scolastica o a favore dei soggetti in difficoltà.

E qui scoppia la guerra dei numeri. Infatti, il Ministro, in un comunicato stampa, aveva parlato di falsificazione dei numeri da parte dei sindacati circa il coinvolgimento dei docenti che resteranno senza cattedra. La Gelmini con un calcolo molto semplicistico aveva parlato di 10.000 disoccupati, che di per sè non sono bruscoletti. La CISL aveva ribattuto, correggendo il tiro e rilanciando a più di 25.000 docenti rimasti a spasso, rimproverando al Ministro di aver dimenticato nel calcolo il frazionamento delle cattedre e il personale ATA. Anche la CGIL ha risposto con un proprio comunicato invitando la Gelmini a far “pace con se stessa”, dal momento che i numeri citati dai sincatai erano stati da lei stessa forniti.

Quanti precari saranno “salvati” dall’intervento d’urgenza che il governo si appresta a varare? Da fonti giornalistiche apprendiamo che il salvataggio previsto dal Governo oscillerà tra i 10.000 e i 18.000 precari. Un numero che dovrebbe lasciar perplessi i sindacati, che invece esprimono soddisfazione, CGIL esclusa, ovviamente.

Inoltre, la Gelmini ha tenuto a precisare che tale “salvataggio” riguarderà soltanto l’anno scolastico in corso, 2009/10, poichè il prossimo anno i pensionamenti riusciranno ad assorbire l’ esubero ed eventuali ulteriori tagli. Lo dice la Gilda, gli altri sindacati tacciono su una notizia così importante, sperando che questa volta i calcoli del ministero non saranno smentiti. Strano, però, il fatto che con la Regione siciliana l’accordo per far fronte all’emergenza precari abbia durata biennale. Qualcuno ha forse già rifatto i calcoli.

O l’intezione è di sottoscrivere con le regioni del sud accordi differenti? Infatti il 71% dei tagli riguarderanno le sole regioni meridionali: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Le 6 regioni del nord invece avranno un taglio del 20%, poco superiore alle 3.900 unità, inferiore anche alla sola Campania che ne perderà 4000. Appare chiaro, per chi non crede nelle coincidenze, un disegno padano avallato dalla Gelmini che mieterà ulteriori vittime nell’area del Risorgimento tradito.

Questo i precari lo sanno, e infatti la protesta, nonostante le affermazioni rassicuranti del Ministro sul salvataggio e Sacconi che appare, dopo Franceschini e la Beata Assunta, sul tetto dell’USP di Benevento, non si placa. Anzi.

Oggi è il NO GELMINI DAY. I precari presidieranno le prefetture per chiedere il ritiro dei tagli e le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti.

Il culmine di una settimana di proteste, che però non rappresenterà la fine.

Infatti, giorno 14 settembre, i sindacati FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal hanno indetto una manifestazione in contemporanea tra Ancona e Palermo. Mentre a Roma e a Genova il 7 settembre alle ore 15.00 presso i rispettivi ‘USP si terranno dei presidi permanenti.

 

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4 risposte a Oggi: NO GELMINI DAY!

  1. Pingback: L’istruzione respinge il governo at Radio di Massa

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