[Radiodimassa] Racconto di un’odissea: “vera D” e i suoi ospiti indesiderati

Di qualche ora la notizia degli scontri avvenuti questa sera in via Galileo Ferraris a Napoli, in occasione del presidio per i nove immigrati sbarcati clandestinamente a bordo di un  grosso mercantile proveniente da acque internazionali.

Domani alle 12:00 a piazza Bellini è prevista una conferenza stampa su quanto accaduto in questi giorni e in particolare oggi, giorno in cui con violenza indiscriminata e alla velocità della luce, si sono calpestati diritti umani fondamentali!

Napoli, 8 aprile. Nove i “clandestini” trovati a bordo della “Vera D”,  nave-mercantile liberiana di proprietà di un’ importante compagnia di armatori tedesca, attraccata nel molo Bausan mentre chiedeva all’Italia di farsi carico degli ospiti indesiderati presumibilmente saliti a bordo in uno degli scali in Costa d’Avorio e nascosti in un container  fino a Napoli. Solo oggi, 14 aprile, la nave salpa nuovamente, lasciando a terra i clandestini.

La giornata di ieri ha visto un’estenuante trattativa con l’armatore tedesco della nave, la capitaneria di porto, la questura di Napoli e la polizia di frontiera. In tarda serata la rete antirazzista che presidiava la nave (ormeggiata ora allo scalo Pisacane) è riuscita ad ottenere che tre persone salissero sulla nave e incontrassero i migranti. Fra queste tre persone, l’avvocato del CIR (Centro Italiano Rifugiati) di Napoli. Durante la visita tutti e nove i migranti hanno firmato la delega all’avvocato manifestando, anche davanti a un pubblico ufficiale (il comandante della nave), la volontà di chiedere asilo politico, di cui l’avvocato ha preso richiesta scritta. Inoltre cinque persone si sono dichiarate minorenni. Quando la delegazione è scesa dalla nave ha chiesto subito alla Questura di prendere atto delle istanze di asilo e di venire a prendere i migranti per formalizzarle e provvedere all’accoglienza a terra, come è suo dovere legale. Il Questore (che ha interloquito anche con diversi parlamentari) ha invece preso tempo sostenendo che gli uffici potevano formalizzare tutto solo domattina. Al tempo stesso l’avvocato ha notificato in questura e al tribunale un esposto firmato da tutti i presenti in cui si rendono note le deleghe e le manifeste volontà a fare richiesta di asilo politico dei migranti e la presenza presunta di minori che secondo la giurisprudenza dovrebbe indurre il magistrato a un atto di tutela nei loro confronti.

Intanto, da ieri e per tutta la notte scorsa, la nave “vera D” è stata presidiata dai compagni e dalle compagne della rete antirazzista, a che non venissero prese repentine e indiscriminate decisioni sulla pelle di questi “clandestini”.

Oggi il presidio si è spostato invece sotto l’ufficio stranieri, preposto a  determinare il percorso con cui i migranti sarebbero arrivati alla Commissione asilo: se in condizioni ordinarie e sacrosante di libertà e di accoglienza o con forme di restrizione della libertà (come ad esempio nei CIE) che rappresentano una grave coercizione all’esercizio del diritto alla protezione. Non ci è voluta che qualche ora a dimostrare la rotta che si è scelto di intraprendere. Gli attivisti della rete antirazzista hanno continuato a presidiare l’ufficio immigrazione per tutta la giornata e, quando in serata è giunto il momento di spostare gli immigrati verso il CIE più vicino, sono stati brutalmente caricati dalle forze dell’ordine che non hanno esitato a farsi spazio, in questo modo, tra i manifestanti.

Inaccettabile la dinamica delle cariche, ancora una volta emblema dell’atto di forza che le autorità devono imporre per portare a termine le loro politiche xenofobe e irrispettose nei confronti dell’immigrazione.

Convocata per domani alle 12:00 una conferenza stampa su quanto accaduto in questi giorni e in particolare oggi, giorno in cui con violenza indiscriminata e alla velocità della luce, si sono calpestati diritti umani fondamentali.

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9 risposte a [Radiodimassa] Racconto di un’odissea: “vera D” e i suoi ospiti indesiderati

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