La bici è più veloce dell’auto

SingerInscatolatiRiportiamo questo articolo del 19 settembre 2005 tratto dall’inserto “Motori” (sigh) del quotidiano “La Repubblica” http://www.repubblica.it/2005/i/motori/settembre05/bicibatteauto/bicibatteauto.html.

La bicicletta batte l’auto. In Europa la strada è segnata

Secondo l’83% degli europei bisognerebbe riservare un trattamento privilegiato ai trasporti pubblici rispetto all’auto privata. Ma i trasporti pubblici non sono l’unica alternativa ecologica: in Gran Bretagna la stessa Automobile Association è favorevole a convincere i suoi membri a usare le due ruote come mezzo di scambio e per invogliarli ha effettuato uno studio sugli auto-ciclisti.

Combinando le misure a favore della bici e dei mezzi pubblici alcune città sono riuscite a ridurre i tassi di impiego dell’ auto. A Aarhus in Danimarca è scattata l’operazione Bikebusters che ha indirizzato molti automobilisti a optare per questo mezzo più rispettoso dell’ambiente, sempre più efficiente, comodo e silenzioso in grado di diventare competitivo con le quattro ruote anche in termini di rapidità.
E’ stato infatti verificato che nei tragitti urbani brevi la bici è più veloce dell’auto: anche 5 km, e più, man mano che aumenta la congestione del traffico, soprattutto se si considera che in Europa il 30% dei tragitti effettuati in auto copre distanze inferiori a 3 km e il 50% è inferiore a 5 km. E infatti la stessa indagine che ha accertato l’interesse degli europei per il potenziamento del trasporto pubblico mostra come il 73% dei nostri concittadini ritenga giusto riservare un trattamento preferenziale alle due ruote rispetto all’auto.
Ma la buona volontà va accompagnata da misure concrete: a Friburgo sta avendo successo l’iniziativa dell’auto ‘solo tollerata’ ormai sostenuta anche dagli operatori economici e dai commercianti che si erano inizialmente opposti a un centro storico aperto solo a pedoni e due ruote.

Ogni spostamento in bicicletta genera economie e vantaggi: assenza totale di impatto, sia acustico che atmosferico, tutela dei monumenti e della natura, minore occupazione del suolo, inferiore deterioramento del manto stradale, riduzione degli ingorghi e circolazione automobilistica più fluida, migliore accessibilità ai servizi, guadagno di tempo. Tanto che a Graz in Austria si è compiuta una stima dei possibili effetti e benefici a lungo termine di una politica a favore della bicicletta, che ha dimostrato la possibilità di una riduzione della durata dei tragitti porta a porta del 39%, un abbassamento dei costi per gli spostamenti del 30%, un incremento della sicurezza del 3%, una minore occupazione delle strade del 30%, una riduzione delle emissioni del monossido di carbonio del 36% e degli idrocarburi del 37%, mentre il decremento del biossido di azoto raggiungerebbe addirittura il 56%.