Bicinomia

bicinomiaI_GIK copy BICINOMIA. Ciclo di iniziative su ciclismo urbano e mobilità.

Attualità della velorution?
Negli ultimi 10 anni l’uso quotidiano delle biciclette in città, le critical mass e la presenza sul territorio delle ciclofficine hanno incentivato e diffuso enormemente la bicicletta e tutta una serie di pratiche ad essa collegate, come il riuso, il riciclo, la condivisione dei saperi, la riappropriazione ludica e gioisa delle nostre strade e della nostra manualità.
Critical Mass e ciclofficine hanno creato un nuovo spazio politico in cui praticare il cambiamento, radicandolo nell’azione diretta quotidiana, sostenendo dal basso la lotta contro le nocività ambientali e contro la mobilità violenta e opprimente dei mezzi motorizzati privati.

Il II Forum europeo delle Ciclofficine che si è svolto a maggio 2013 negli spazi della Ciclofficina Donchisciotte / eXSnia è stato un importante momento di confronto e di dibattito tra le Ciclofficine e le Critical Mass di tutta Europa, in cui la condivisione di saperi, delle abilità meccaniche e delle esperienze di lotta hanno stimolato importanti riflessioni politiche sulla direzione del nostro andare in bicicletta oggi.
Ma, oltre alle ciclofficine e alla critical mass, molte associazioni di diversa natura hanno ormai fatto della promozione della mobilità ciclabile il loro terreno di lotta. Il mondo visto dal sellino è ormai definitivamente entrato nei social media, i sindaci di ogni colore promettono biciclette in ogni città, si sono moltiplicate le critical mass, anche sotto forma di “biciclettate” più o meno autorizzate, ed è nata la campagna #salvaiciclisti.
E non solo, perchè la controcultura della bici attrae ogni giorno nuovi adepti: i corrieri in bicicletta e le alleycat si sono moltiplicate, in molte città italiane si gioca a bike polo, sta rinascendo il piccolo artigianato legato a telai o riparazioni di biciclette. Oggi, dunque, una molteplicità di associazioni e individui partecipano di questo importante processo di cambiamento culturale della nostra società che ha riportato la bicicletta alla sua dignità di mezzo di trasporto creativo.
autonomia2Più bici significa meno auto?
Dunque l’utilizzo della bici è aumentato enormemente, ma la cultura degli spostamenti quotidiani in bici resta marginale rispetto all’uso privato dei veicoli a motore. Se nel 2012 sono state vendute più bici che auto, questo dato statistico va contestualizzato all’interno dell’immagine “green” della bici, che è stata sussunta dal mercato per aprire nuovi segmenti di vendita: aumentano le bici acquistate, ma non concorrono all’effettivo e reale aumento di mobilità ciclabile nelle città, e soprattutto non concorrono a sviluppare quel senso critico che permette di immaginare la vita metropolitana su basi umane ed ecologiche. Basti pensare all’inutile apporto delle due ruote ad uso e consumo sportivo: delle tante bici vendute, poche circolano quotidianamente nelle nostre città.
Inoltre, oggi come ieri il traffico dei mezzi privati motorizzati genera morti e feriti, distrugge l’ambiente e la società. Nei pochi momenti di assenza di traffico, la città è un immenso parcheggio che ostruisce la libera circolazione delle persone. Urbanisti e pianificatori promettono più strade e più parcheggi, dei mezzi pubblici nessuno parla, la terra è rinchiusa sotto il cemento e non si vede più.
autonomiaCi sembra opportuno aprire una discussione per capire se dopo anni di presenza nelle strade sia aumentato davvero il numero degli attivisti per i quali la bicicletta rappresenta anche un’alternativa al sistema imposto, oppure se l’impegno costante nel promuovere dal basso la bicicletta come simbolo anticapitalista sia fine a se stesso e se le ciclofficine vengano oggi considerate dei meri “negozi” meccanici a costo zero, dei quali servirsi esclusivamente in un ottica di risparmio.
E’ attraverso i video, ma non solo, che vogliamo cercare di articolare dibattiti e riflessioni sull’intero mondo delle biciclette con l’aiuto, la partecipazione e la passione di tutte e tutti coloro che condividono e fanno proprio l’utilizzo della bici come cultura conflittuale e di resistenza al circuito chiuso del produci/consuma/crepa. Tutto questo non tanto per ribadire il nostro punto di vista sul ruolo politico della bicicletta, ma per incontrarci, dibattere e divertirci con tutti coloro che amano il mezzo di trasporto più efficiente di tutti i tempi.
* 23 febbraio MOBILITA‘;
* 29 marzo FIXIE E POLO, ovvero nuove tendenze urbane;
* 26 aprile TECNOLOGIA CONVIVIALE;
* 24 maggio CICLOFFICINE e CRITICAL MASS in Italia;
* 28 giugno BIKEWASHING, ovvero la sussunzione delle bici da parte del mercato e il motus symbol ecologico.
Ciclofficina Donchisciotte / eXSnia